Titolo: Le riserve
Autore: Lilya
Genere: Angst
Riassunto: Parlano le ombre, i
ragazzi della panchina…le riserve.
Protagonisti: Cedric Diggory, Cho Chang, Draco
Malfoy, Harry Potter
Pairing: nessuno
Rating: PG
Disclaimer: tutto Ó di J. K. Rowling…O
quasi.
Le riserve
Tassorosso: Cedric Diggory
Non posso dirvi che non me
l’aspettavo, perché mentirei. Tecnicamente, sarebbe stato deciso soltanto
quest’anno, la prima settimana di scuola…Ma io sapevo che sarebbe finita
così, me lo sentivo. Fino all’ultimo ho sperato che tra i ragazzini del secondo
anno ci fosse qualcuno più bravo di me…Ma non è accaduto. È toccato a me. Proprio
a me. Sono il Cercatore dei Tassorosso, ora…Ma non riesco a sentirmi tale. Fino
all’anno scorso era una riserva, soltanto…Soltanto la riserva di Cedric
Diggory, uno dei migliori Cercatori e Capitani che conosca….Quello che non mi
ha mai fatto sentire come “una riserva”. Noi riserve non siamo tenute in gran
considerazione: alle selezioni per il Quidditch dicono sempre “le riserve sono
i primi che perdono.” Agli allenamenti non veniamo molto considerati: di solito
finiamo per giocare il ruolo di “squadra avversaria” e veniamo bombardati dai
Bolidi o centrati dalle Pluffe mentre tentiamo di difendere gli anelli anche
quando non è il nostro ruolo. Già…Gli allenamenti. Quante volto ho
inseguito “lo scarabeo dorato”, con Ced che spesso restava qualche metro più in
basso a guardarmi e ad urlarmi consigli e incoraggiamenti? Non lo so, ho perso
il conto. Ricordo il giorno in cui partecipai alle selezioni per la squadra di
Quidditch, alla paura tremenda che avevo…Ricordo la voglia che avevo di scappar
via prima di mettermi in imbarazzo davanti a tutti e come bastò un semplice
cenno di incoraggiamento da parte di quel mio compagno di un anno più grande
per farmi decidere a rischiare.
Sono sempre stato felice di
essere la tua riserva, Ced.
Eri un ottimo Capitano e un
grande Cercatore….Per non dire un vero amico. Ti ho mai ringraziato per non
avermi mai trattato come un’ombra, come un’inferiore perché ero soltanto la tua
riserva? Forse l’ho fatto, forse no…Forse non abbastanza e ora è tardi, perché
te ne sei andato.
Al diavolo, Cedric. Non era così
che doveva andare. Se tu fossi qui e sentissi i miei pensieri, so già cosa
diresti: << Così è la vita >>
e nel dirlo ti stringeresti nelle spalle e piegheresti in giù l’angolo della
bocca come facevi sempre quando ti riferivi a qualcosa che era andato
storto…Perché tu quella frase lì la ripetevi spesso, molto spesso, nelle più
disparate occasioni. La tua frase, Ced.
Nonostante tutto, ancora non
riesco a crederci. Eppure sono qui, nello spogliatoio, insieme agli altri. Non
li guardo, Ced. Non riesco a guardarli, ma so che loro guardano me. Lo sento. E
so anche che si chiedono se sarò alla tua altezza, se riuscirò a farli vincere,
se sarò degno della tua memoria…Perché io fino a ieri ero solo la tua riserva.
Sono domande a cui non so rispondere, Ced. Ma ce n’è un’altra che mi tormenta,
ben più grave: come farò ad affrontare Cho Chang, la Cercatrice di Corvonero,
la tua ragazza? Il solo pensiero mi paralizza, Ced…Ho paura che la lascerò
vincere e sono certo che non è questo che vuole. Non voglio essere io il Cercatore,
Cedric. Voglio essere ancora la tua riserva. Non sono ancora pronto per
questo…Sarei diventato Cercatore l’anno prossimo, Cedric, mentre tu avresti
iniziato l’addestramento per diventare un Auror o forse un Indicibile, non
avevi ancora deciso. Era così che doveva andare….Ma che vogliamo farci. Così è
la vita.