Venere

di fewde
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Ore 23:30
Il corridoio è buio.
Solo uno spiraglio, sulla sinistra. 
Due persone stanno all'interno.
Lei è sdraiata sul letto con la testa appoggiata al muro.
Lui a gambe incrociate, vicino a lei.
L'aria non si muove. Non porta rumori.
L’aria non vuole che si capisca. 
L’aria è loro complice.
Lui le si avvicina ma non osa toccarla.
Nero.
.
Lui è ancora lì, fermo a dirle qualcosa.
Lei ha qualcosa di strano.
Nero.
.
.
Lui si sdraia accanto a lei.
L’aria non ci porta ancora suoni, ma inizia a muoversi lentamente.
Cullaci insieme. Ora.

Ore 00:00
Ride, questa volta senza nessuna nota di tristezza. Solo speranza.
Ama vederlo dormire, è così quieto e vero.
Il suo migliore amico fa sempre le cose a metà. 
Chissà se gli spiffererà i suoi sogni.
Nero.
.
.
.
Lei gli tocca il labbro.
Il sonno allenta la presa.
Nolendo destarlo del tutto, smette.

01:00
L’aria è con noi, ma ormai non si sentono rumori.
Solo i due respiri tranquilli.
Nero.
.
.
.
.

9:00
-Che hai sognato?-
-La schiuma del mare te?-
-Anche io.-


 
Angolo dell'autore: questa è una piccola poesia che ho scritto quasi  due anni fa, senza un
vero motivo, e ora mi è venuta voglia di condiverla con voi. Spero vi trasmetta qualcosa.
Federico




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