Dolore

di 19_ACSECNARF_94
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Dolore


Eccomi qui, seduta alla mia scrivania, il libro di mineralogia aperto, devo studiare per questo dannatissimo esame, ma non ci riesco. I pensieri mi riportano a te, non riesco a smettere di pensarti, il lettore multimediale che accompagna il mio studio manda canzoni che mi parlano di te.
Gli occhi mi si riempiono di lacrime, mi alzo, non posso studiare in questo stato. Mi stendo per terra e inizio a fare l’unica cosa che mi calma quando sono così triste, addominali, addominali e flessioni e tu sparisci dalla mia mente… o di solito è così…
Ho un nodo alla gola, mi sento sola in questa stanza, mi sento inutile, mi sento nulla.
Mi sollevo e vado allo specchio, vedo il mio riflesso, stento a riconoscermi… vedo una persona, sono io, quello è il mio corpo, ma è come se la mia mente non ci fosse, come se quello non fosse il mio posto, come se questo corpo mi stesse stretto, come se la mia vita mi stesse stretta… la lontananza da te mi sta stretta, io ti voglio vicino, diamine!
Vedo le lacrime rigarmi le guance, non mi spreco ad asciugarle e silenziose si depositano ai miei piedi, le lacrime diventano un pianto incontrollato, sto singhiozzando e tu non sei vicino a me, non puoi consolarmi, non puoi calmarmi…
Ho un vuoto che mi squarcia il petto, mi rannicchio ai piedi dello specchio e cingo le gambe vicino al petto, cerco di ridurre così la voragine… ma nulla, non diminuisce.
Prendo il telefono, vorrei chiamarti, farti sentire quanto sto male, vorrei mandarti un messaggio con le mie parole di dolore, ma so che sarebbe inutile sprecare il mio tempo, sarebbe come prolungare la mia agonia…
Non voglio più soffrire a causa tua, ero risalita dal mio dolore, dal baratro in cui più volte mi avevi cacciata, ma poi sei tornato… con te era tornata la speranza di vita, era tornata la felicità, ma è stata fugace, quanto te, è sparita quando sei andato via… e il dolore è tornato più forte che mai, mi sta schiacciando… questa volta come farò a resistere? Non lo so… cercherò di sopravvivere senza più le dolci interferenze da parte tua… forse un giorno lontano tornerò a vivere.





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