Il pianto dell'umanità.

di Darkest side
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Mille odi e mille cantiche infernali posseggono voce, oggi.
Mille inni malati e blasfemi s’innalzano trionfanti al cielo aureo e sanguigno di questo giorno, l’ultimo dei giorni.
Mille angeli e arcangeli ciechi e sordi intonano, allo squillare di insane trombe, funeree melodie che nessun uomo può udire.
 
Il pianto dell’umanità.
 
E’ dunque questo il dolce suono ed il profumo.. dell’Apocalisse?


Ha assaporato il gusto della Morte, Kefka, e da allora non può fare a meno di volerla accanto, di amarla come fosse la propria diletta, la propria sposa.. una sposa che sotto un puro velo bianco cela i segni della decomposizione, della corruzione.
 
Cullato ed allietato dalle ripugnanti nenie di Pacifico e Madama egli si quieta, stanco, pronto ora a godere dell’eterna beatitudine che lo attende.
 
Abbandonato all’inebriante tepore del suo giaciglio, che di non altro è fatto se non del tormento di miserabili, detestabili creature, contempla la sua creazione una volta ancora: un immenso Eden dal crepuscolo perenne.
 
Egli stesso lo ha sognato, immaginato e disegnato; è un artista.
Un artista la cui tela è pura roccia e il cui pennello è sferza e flagello intriso del sangue degli uomini.


Il riso di una voce perfida, stridula e perversa echeggia in un nuovo mondo di tenebra.
 
 
 
 
 




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