Pensieri di una suicida.

di Lady_Juliette
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Meraviglia? Cos'è questa sconosciuta? Sono passati mesi ormai che non ne provo più. Nel mio nuovo mondo, dove mi sono rinchiusa per scelta e per sfuggire a quello vecchio in cui mi sentivo in trappola, non esiste la meraviglia; infatti è un mondo grigio, spento, apatico. Ma è l'unico luogo dove nessuno mi giudica e a me sinceramente sta bene così. Però un po' mi dispiace, davvero, che in questo mondo non sia contemplata la meraviglia, non c'è più e di conseguenza non c'è neanche la gioia. Dopotutto la felicità è anche questo, stupirsi delle piccole cose proprio come quando si è piccoli. E io da piccola com'ero? Ho un vago ricordo della mia infanzia, è tutto così annebbiato. Forse  sono queste maledette pillole che devo prendere. Dicono che devono rendermi un po' meno depressa, che mi "guariranno", ma loro non sanno che non funzioneranno perché sono io che non voglio guarire. O almeno non come vogliono farmi guarire loro. Io voglio solo sentirmi libera. Uscire da questa punizione divina a cui sono stata condannata ma conosciuta da tutti come vita. Ecco perché oggi ho deciso. Esco lentamente dal mio letto e vado verso il bagno. Riempio la vasca e mentre mi spoglio mi  guardo per un fugace istante allo specchio e altro non scorgo che il fantasma di ciò che ero. Mi immergo nell'acqua gelida e prendo la mia cara amica, l'oggetto che per mesi accompagna le mie giornate e che segna ripetutamente i miei polsi. Incido un taglio orizzontale, una linea perfetta che incide la mia candida pelle. Oggi però sono decisa, la mia mano non trema scossa dai singhiozzi e dalle lacrime e il taglio mi dilania profondamente. Il sangue inizia a scorre a fiotti e a me non resta che aspettare. Aspetto un bacio. Un semplice bacio che da mesi ricerco. È il bacio di un angelo. Un angelo nero, bellissimo che mi porterà con lui lontano da qui, lontano da questo mondo, da questa vasca ormai rossa. Forse nel vederlo proverò finalmente meraviglia.  




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