Sherry,amore mio

di Sognatrice_2000
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                                                                    DUE ANNI DOPO.
Era una stupenda giornata estiva,il sole illuminava con i suoi caldi raggi i viali e le chiome degli alberi del parco di Beika. Le strade erano affollate di coppie e di famiglie che passeggiavano felici,mentre alcuni bambini giocavano ridendo spensierati.
Su una panchina era seduta una ragazza dai lunghi capelli corvini e gli occhi azzurri. Akemi sollevò lo sguardo verso il cielo,osservando il volo di una rondine. Quell’uccello che sfrecciava alto nel cielo era libero,libero come lo era lei da due anni prima. Quando i componenti dell’organizzazione erano stati arrestati,Akemi aveva potuto finalmente assaporare la vita vera,senza avere più quel peso che le opprimeva il cuore. Eppure non era felice come avrebbe dovuto essere. Quegli sporchi criminali le avevano portato via l’affetto di sua sorella Shiho,a cui voleva bene con tutta sé stessa. Se n’era andata così,all’improvviso,senza che lei avesse avuto tempo di salutarla,come una rosa che appassisce da un giorno all’altro.
Sua sorella era ancora giovane,era un bocciolo di rosa che avrebbe dovuto schiudersi per assaporare la vita,la vita vera,quella che finora non aveva mai potuto avere. Invece,i suoi petali erano appassiti,e con essi la loro lucentezza.
Akemi avrebbe voluto avere Shiho accanto a sé in quel momento,avrebbe voluto abbracciarla forte e dirle che le voleva bene. Ricacciò indietro le lacrime,sorridendo al ricordo dell’immagine di lei e Shiho ancora bambine,quando la sorellina aveva paura che un mostro potesse rifugiarsi sotto al suo letto,e Akemi l’aveva abbracciata forte,dicendole di non preoccuparsi,perché lei lo avrebbe messo in fuga.
La giovane si alzò lentamente dalla panchina,e percorse con passo spedito il sentiero che conduceva all’uscita del parco. C’era un posto dove doveva assolutamente andare.
Camminò con passo spedito per circa una decina di minuti,poi si fermò davanti ad un viale pieno di ghiaia,con ai lati numerose lapidi di marmo.
Akemi deglutì,si fece coraggio ed entrò. Camminò fino a giungere davanti ad una lapide dove si trovava la fotografia di una ragazza dai capelli castani e su cui era inciso il nome ‘’Shiho Miyano’’. Ai lati della foto,c’era un piccolo vasetto di vetro incastonato nella lapide,che conteneva delle rose rosse. I fiori preferiti di Shiho.
Akemi osservò la sua immagine per un po’,poi iniziò a parlare:- Sono certa che prima di andartene hai scoperto il significato dell’amore e della felicità,Shiho. E sono certa che tu mi abbia sempre voluto bene,nonostante cercassi di mascherare le tue emozioni. All’inizio ero disperata per la tua scomparsa,non riuscivo ad accettarla. Ma poi ho capito che la vita va avanti,per tutti. Voglio solo che tu sappia una cosa: ti ho voluto bene e te ne vorrò per sempre,Shiho.
Sentì le lacrime sgorgarle sulle guancie. Nonostante fossero passati due anni,non riusciva ancora a trattenere le lacrime. Di tempo non ne sarebbe passato mai abbastanza.
Akemi rivolse un ultimo sguardo alla sua foto,poi si avviò lentamente verso l’uscita. Il tramonto tingeva  i sentieri e le lapidi di un colore a metà tra il rosso e il porpora.
La giornata stava finendo,ma presto,per tutti,ne sarebbe iniziata un’altra,portando con sé un bagaglio carico di nuove sorprese.
                                                                            FINE                      
 




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