Gioia

di Babs Morgan
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GIOIA


 
Sogno il calore della tua pelle, sempre. Il calore del tuo sorriso che ormai non vedo da troppo tempo. Non oso nemmeno ammettere quanto mi manca. Al punto tale che lo cerco continuamente, ovunque, nello sguardo di ogni donna che mi passa accanto.  Anche la tua rabbia sogno, il tuo disprezzo, le occhiate furiose e contraddittorie con cui mi trafiggevi. Sogno le parole che mi rivolgevi per tenermi lontano, mentre il mondo complottava per avvicinarci, mentre il tentativo di resistere falliva ogni giorno di più e il nostro sfiorarci non poteva più bastare…. a nessuno dei due…
Sogno e cerco di raffigurare sulla tela il mio sogno di te, ma non è mai abbastanza vero, non è mai abbastanza vivo, non sei mai abbastanza tu. E un dipinto non lo posso abbracciare, non lo posso sentire, non lo posso vivere.
A volte mi chiedo cosa ci trovo in fondo in te, sei solo una ragazza come tante. Non più bella, non più dolce, non più intelligente. So solo rispondere che sei tu. Non posso nemmeno dire che ti ho cercata per anni, perché io non cercavo proprio niente e nessuno. Quindi la verità è che ti ho trovata senza nemmeno cercarti, ho aperto gli occhi e tu eri lì. Con tutti i tuoi colori, le tue sfumature, i tuoi sorrisi, le tue lacrime.
Quello che trovo in te, mi rendo conto, è ciò che mi è sempre mancato. Un’anima libera di essere felice, di afferrare la felicità e stringerla forte per non lasciarla andare mai.
Ecco quello che sei per me, sei la gioia. Per questo non posso afferrarti e dipingerti su una tela, lasciarti ferma lì, immobile e sempre mia. Posso raffigurare la tua bellezza, posso cercare di catturare i tuoi colori, la luce che splende nei tuoi occhi. Ma la gioia innata in te, come riesco a catturarla? Non posso, ecco la verità. Non posso, ma l’attendo come un dono che forse tu un giorno vorrai offrirmi. Perché la tua gioia io posso solo viverla, Caroline, io posso solo amarla…
 

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