a- mors

di ElenaDeLonge
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-Di qualcosa su di te, ti prego.
 disse fissandomi neglio occhi, come se avesse capito cosa relamente nascondessi dentro.
- Sono tante cosa sai?
  Sono un disastro cosmico, uno sbaglio epico, un'insicura cronica, una psicopatica omologata.
  Sono una latitante diversa in una societā omologata.
  Sono un enigma troppo complicato per essere interessante.
  Sonol'ultimo scaffale di un biblioteca poco frequentata.
  Sono la nota sbagliata in una sinfonia perfetta.
  Sono la malinconia in un giono di festa, il vetro sporco di una pasticceria di       lusso, la corda rotta di una chitatta nuova, il tastoscordato di un pianoforte       accordato, il buco nelle scarpe in una giornata gelida, lo spigolo delle porta, il   tč freddo in una sera  invernale.
  Sono troppo indifferente al dolore che ho dentro per compatirmi.
  Sono troppo triste per essere compresa, troppo apatica per amare, troppo empatica     per essere apprezzata, troppo trasparente per essere ricordata.
  E purtroppo troppo debole per reagire alla malinconia chemi scorre nelle vene , e     ancora una volta troppo fragile per combattere contro un destino giā segnato da       tempo.



 




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