Isola di pensiero

di KeyLimner
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Perciò non spaventarti
quando mi guardi
agitarmi da lontano,
come una piccola
folle
ape operaia
intorno al solitario castello
che tutte le sue compagne
hanno abbandonato.
 
Sono soltanto una povera ape
incapace di diserzione.
Soltanto un insignificante
membro
della ciurma,
incapace di abbandonare la nave,
a costo di ricrearne
l’illusione
con un’ossessione.
 
Sono brava, sai?
Il castello dei miei pensieri
è la più solida delle prigioni.
 
Non spaventarti dunque.
Sto solo creando
un’isola di pensiero
da cui posso osservare gli altri,
impermeabile ad ogni giudizio…
 
Sono al sicuro,
quaggiù.
 
Chilometri
e chilometri
di mare
separano i nostri pensieri.
Chilometri di mare
proteggono la mia fragile roccaforte.
 
Ma tu puoi ancora salpare.
Puoi ancora armare la tua nave
e venire qui a distruggerla.
 
Io combatterò per un po’.
Opporrò una timida resistenza.
Giusto quel che basta
a dare un po’ di dignità alla mia sconfitta.
 
Poi crollerò senza ritegno.
E appenderò le tue vele
in cima alla mia torre.
 
Le farò sventolare
come mie bandiere.




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