| Da quando Elsa era stata rapita, Jack tornava ogni giorno, a controllare se riusciva a trovare il posto dove era stata portata, senza purtroppo alcun risultato. La piccola Anna stava male come lui, e si sentiva molto in colpa per il rapimento di sua sorella. Purtroppo l'incantesimo di Pitch faceva si che il castello sparisse ogni volta che Jack arrivava, e non poteva sentire neanche la voce della piccola che lo chiamava. Elsa, poverina era sempre spaventata, e viveva in una situazione di terrore costante, ma era anche molto tenace, infatti Pitch non aveva usufruito dei suoi poteri. La bambina tentava spesso di fuggire, anche utilizzando le sue magie, ma non ci era mai riuscita, dato che quell'castello oscuro impediva anche una minima via di fuga. Stava incominciando a perdere l'idea che qualcuno la salvasse, ed era anche triste, perché era sempre sola, e non aveva mai nessuno con cui parlare (NdA: la solitudine uccide, dice qualcuno) allora creò un pupazzo di neve, ispirato a quello che lei e sua sorella avevano fatto da piccole, e l'aveva chiamato Olaf. Si ritrovava ogni giorno a pensare alla sua famiglia, e a vedere Jack che veniva lì, chiamando il suo nome e cercando dove potesse essere. E intanto il tempo passava....
N.d.C.A.
Salve! Capitolo corto dato che sono stanca...povera Elsa...quanto tempo passerà prima che tu possa rivedere e parlare con Jack e tua sorellina...
Cu vediamo domani (con un capitolo più lungo)
Buona notte
Ely
P.S. ringrazio tutte le persone che hanno recensito! |