"Best-friends"
Era una
mattina, precisamente un Lunedi mattina, la sveglia inizio a suonare e cercai
di spegnerla in tutti i modi ma senza successo. Ancora mezza addormentata mi
trascinai in cucina per la colazione essendo da sola non dovevo preoccuparmi
delle urla di nessuno per il ritardo così mangiai una tazza di cereali, poi a
velocità supersonica mi lanciai verso il bagno per rendermi almeno
presentabile, mi truccai con un filo di matita e mascara e correndo mi infilai
i miei leggins preferiti e la giacca e mi fiondai fuori. Faceva
parecchio freddo per essere il 4 marzo e il cielo non era uno dei migliori, mi
misi le mie inseparabili amiche cuffie e come tutti i giorni mi esternai dal
mondo, salii velocemente sull'autobus e mi lasciai trasportare dalla musica.
Sentii bussare sulla spalla, era la mia migliore amica Jenna che imprecava
perché non l'avevo sentita, mi soffermai a guardarla: era perfetta come al
solito, io Jenna siamo amiche da quando abbiamo 10 anni ma pur essendo inseparabili.
siamo morto diverse, lei è la tipica adolescente da film sempre perfetta in
forma truccata e vestita in modo impeccabile e io beh.... Io sono io! Mi
risvegliai dai miei pensieri quando vidi la sua faccia visibilmente infuriata e
risposi
V: Mmmm...
Buongiorno, che vuoi?
J: Che
voglio? Voglio che ti svegli una volta tanto! Ma hai visto la tua faccia?
Sembri appena scesa dal letto!
V: Beh...
Tecnicamente è vero..
J: Sai
che saresti molto più carina se ti sforzassi di metterti a posto la mattina!
V: Lo
sia che non ne ho voglia! Poi comunque non mi perdo niente, manco dovessi
andare a una sfilata!
J: Vabbè
dai ho capito.. almeno sta mattina hai fatto chimica ?
V:
Chimica che chimica? Oh porca la miseriaccina e i cavolicci!
Lei mi
guardo con uno sguardo misto tra disapprovazione e rinuncia, aprii la sua borsa
rigorosamente di marca (che faceva invidia alla mia ormai consumata dal tempo)
e mi porse i suoi compiti la ringraziai e mi misi al lavoro, in 10 minuti avevo
finito tutto e le schioccai un bacio sulla guancia e lei come tutta risposta mi
fecce una linguaccia tipo bambina dell'asilo, ci mettemmo tutte e due a ridere.
Arrivammo a scuola in men che non si dica e entrammo in classe una nuova noiosa
e deprimente giornata scolastica stava per iniziare !
Le prime
due ore passarono velocemente e la campanella suonò la ricreazione. Mi stavo
dirigendo verso gli armadietti quando urtai (cosa che mi capita spesso, troppo
spesso) contro un ragazzo dai capelli mori, non mi sembrava di averlo visto
prima nella nostra scuola e non avevo idea di che fosse, lui si scusò ma
continuo per la sua strada, l'avrei rincorso solo per togliermi la
soddisfazione di piazzargli un calcio nel didietro ma poi realizzai che sarebbe
stato un po' strano e che mi avrebbe anche potuto denunciare, e di avere rogne
con il preside non ne avevo voglia, così rinunciai a togliermi quello sfizio e
mi limitai a insultarlo a bassa voce. Mi stavo per chinare a raccogliere la mia
roba ma qualcuno l'aveva già fatto per me, ringraziai e guardai meglio chi
fosse quell'individuo/a tanto caritatevole da aiutare una povera sfigata
distratta come me. Il 'tizio' che mi aveva fatto il favore di tirarmi su i
fogli era il mio migliore amico Harry. Appena lo vidi gli saltai letteralmente
addosso! Erano ormai tre mesi che non ci vedevamo lui era andato a fare
uno stage all'estero in Cina, ci sentivamo a volte su Skype ma non era come
averlo li con me in carne ed ossa.
H: Sempre
distratta Evans eh?
V: Certo
come sempre! Non avvisare del tuo arrivo tranquillo....
H:
Volevo farti una sorpresa, come stai?
V: Sto
come al solito ! Tu invece grand'uomo dai mille orizzonti ? Come stanno i
Cinesi?
Scoppiò
in una grande risata, mi mancava la sua voce e il suo modo strano di ridere,
era rassicurante averlo di nuovo li con me, mi era mancato veramente
tanto.
H:
Benissimo mi sono innamorato di quel paese! Apparte lo smog, la Cina
fantastica e i cinesi altrettanto, ma tu mi sei mancata tanto.
V: Hahah
anche te! Fantastico sono contenta per te! Dai ci vediamo dopo che ora sta per
suonare e non voglio che la Smith mi faccia la solita scenata se arrivo in
ritardo.
H: Ok ma
sappi che ti ho prenotato per sto pomeriggio ti devo raccontare parecchie
cose.... alle 5.30 pm a casa mia per te andrebbe bene?
V: Va
bene! Mi sento un po' sequestrata ma ok! Ci vediamo pi tardi!
H: Sei
il mio ostaggio! Ahhahah! A più tardi svampita!
La
giornata fortunatamente passo velocemente, e dopo l'ultima lezione riuscii a
prendere l'autobus per un pelo. Arrivata a casa mi sdraiai sul divano e accesi
la televisione per rilassarmi un po', i miei sarebbero stati fuori per tutto il
giorno quindi potevo prendermela comoda e non dover fare necessariamente subito
tutti i compiti, mi rilassai, forse un po' troppo perché mi svegliai un' ora
dopo, guardai il cellulare e notai che ero in ritardassimo così presi la giacca,
la borsa e uscii di corsa di casa diretta da Harry per un pomeriggio
all'insegna del menefreghismo e relax e credetemi ne avevo veramente bisogno.
Arrivata
sotto casa di Harry suonai al campanello ma nessuno rispose risuonai ma nessuna
risposta allora decisi di chiamarlo, provai ma anche al telefono nessuna
risposta allora voleva dire solo una cosa: si era addormentato. Così iniziai ad
urlare a squarcia gola
V: Harry
oh perchè sei tu Harry !!
La gente
si affacciava dalle finestre ma la testa del riccio non veniva fuori allora
alzai il volume e finalmente il pigrone usci dal balcone si vedeva che era
ancora addormentato mi guardo per un attimo io ripetei la battuta di prima e
lui si mise a ridere, rientrò in casa e mi aprii il portone. Salii le scale
perché l'ascensore era guasto, solo questo mi irritava parecchio ma mantenni la
calma. Arrivata alla sua porta suonai e il mio riccio venne ad aprire con un
sorriso a 32 denti in faccia lo salutai con un bacio sulla guancia e mi
accomodai (lanciai) sul divano, la Tv era accesa ma non c'era niente di
interessante.. Lui si sedette vicino a me.
V: Che
avevi di cosi interessante da dirmi da arrivare al punto di sequestrarmi?
H:
Niente di particolare... Volevo passare una giornata come le altre con la mia
scimmia!
V:
Seeeeeeee e tu pensi che la beva così facilmente ? Dimentichi che ti conosco da
quando hai 3 anni Harry Edward Styles so quando mi nascondi qualcosa...
H: Non è
vero non nascondo assolutamente niente!
V: Ti
avviso ti do 10 secondi per dirlo con le buone poi passerò alle maniere forti
sei stato avvisato!
H:
Hahahaha ma che cosa pensi di fare? Comunque non devo dirti niente di speciale,
sul serio!
V: 10,
9, 8, 7, 6, 5, 4, 3 ,2, 1............ Ok l'hai voluto tu !
Iniziai
a fargli il solletico, una cosa che non sopporta, iniziò a ridere come un matto
e a supplicare pietà ma non mi fermai, la cosa mi si rivoltò contro, ora
era lui che mi faceva il solletico e ci ritrovammo uno sopra all'altro
ridendo come degli ebeti in preda ad un attacco di pazzia, smettemmo di ridere
e i nostri respiri ancora affannati si calmarono ci guardammo negli occhi per
una 10 di minuti che mi sembrarono un'eternità, i nostri nasi si sfioravano ci
stavamo avvicinando troppo, quando il mio cellulare si mise a suonare mi
spostai e andai nel balcone a rispondere, era Jenna.
J: Hey
babe!
V: Hey......
J: Mi
sembri preoccupata che è successo?
V:
Niente, in verità non lo so neanche io! Scusa però ora non ne posso parlare.
J: Tutto
bene? Vuoi che venga da te?
V: Non
sono a casa, sono da Hazza non ti preoccupare tutto bene poi ti racconto più
tardi
J: Wow
da quel pezzo di figo di Styles? Dai ci sentiamo dopo che sono curiosa!
V: Giˆ!
Ti chiamo io dopo!
Mi presi
2 minuti per pensare a quello che era successo.. perché aveva fatto così? Che
ci fosse qualcosa sotto ad una semplice amicizia, ma io non volevo rovinarla
certo Harry mi piaceva tantissimo ma non in quel modo, era il mio migliore
amico non il ragazzo per cui avevo una cotta, lui era molto di più era
come un fratello! Ma allora perché era successo?
Mi risistemai
ed entrai in casa lui era ancora sul divano che guardava con nonchalance la Tv
ma sapevo che in fondo era imbarazzato almeno quanto me per quello che era
successo ma voleva solo nasconderlo, provai a fare la prima mossa ma non me la
sentii e rimasi seduta sul divano immobile a guardare la tv ad un certo punto
lui prese la parola
H: Vale
che diavolo è successo prima ?
Non mi
aveva mai chiamato "Vale" mi sembrava distaccato e freddo nessuno mi
chiamava più così dall'elementari odiavo quel soprannome e lui lo sapeva bene.
V: Non
lo so neanche io Hazza..... Non lo so proprio.
H: Ne
vuoi parlare o......
Si fermò
per qualche istante in una pausa che mi sapeva tanto di sospensione e imbarazzo
non era mai successo così fra di noi, di solito eravamo molto spontanei.
V: O?
Lui non
rispose si limitò solo a guardarmi negli occhi e avvicinare il suo corpo al
mio un brivido salii super la schiena, lui sorrise e si avvicino ancora
di più i nostri nasi si sfiorarono di nuovo e le nostre labbra
combaciarono, era un bacio timoroso ed impacciato ma poi diventò sempre
di più appassionato, non sapevo che cosa mi stesse succedendo, non capivo pi
niente ero completamente annebbiata riuscivo solo a pensare alle
conseguenze che avrebbe portato quel bacio, ci staccammo,
H: Credo
di doverti delle spiegazioni....
Io
annui, non riuscivo a fare uscire neanche una parola dalla mia bocca.
H:
Quando me ne sono andato 3 mesi fa pensavo fossi solo un'amica per me! E
in Cina il fatto di non poterti vedere tutti i giorni mi faceva soffrire,
quando ci chiamavamo su Skype volevo solo che tu fossi li con me, non
dietro uno stupido schermo a migliaia di chilometri di distanza, quindi
ho avuto il tempo di riflettere e ho finalmente capito che per me sei più di
una semplice amica, molto di più! Per favore dimmi qualcosa
Il suo
viso era contratto in un'espressione di riflessione sembrava quasi che
recitasse un copione io ero rimasta senza parole e non credevo alle mie
orecchie, mi limitai a guardarlo negli occhi sperando di trovare almeno un'
ombra di rimorso, ma non era cos“ i suoi occhi erano sinceri come non mai,
limpidi, simili a quelli di un bambino il giorno di natale quando giura
alla mamma di essere stato buono, speranzosi aspettavano solo una mia risposta.
Volevo un bene dell'anima a Harry ma per me era il mio migliore amico e
niente più, ma come facevo a dirglielo? Io non volevo perderlo per nessuna cosa
al mondo né ferire i suoi sentimenti non sapevo proprio come comportarmi e che dire.