Le parole che non ti ho detto

di frisifra
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Prologo
4 anni,4 lunghissimi anni,lontana da Konoha.
 Un sospiro le uscì dalle labbra carnose, ecco a cosa pensava mentre un paesaggio selvaggio e silenzioso, le faceva compagnia, in quei rari momenti di quiete.
Un rumore alle sue spalle la fece sussultare, forse Neji si era svegliato e, da li a poco, avrebbe sicuramente richiesto tutte le sue attenzioni.
Il suo bambino, l'unico vero amore della sua vita. Quel diavoletto di appena 4 anni che, con il suo carattere e la sua sola presenza, riusciva a renderle la vita migliore.
Aveva lottato, per lui.
Aveva abbandonato il suo paese, il suo Clan, i suoi amici e Lui.
"Mamma, mamma! L'ho fatto ancora!Ho sognato di essere il Ninja più forte del Mondo! La gente mi amava e, con i soldi che guadagnavo facendo missioni, comperavo un grandissimo palazzo per me e te".
Fu impossibile non sorridere, per Hinata, sentendo i sogni del suo bambino. E ne era convinta, un giorno li avrebbe realizzati tutti, quei sogni.
Andare via da Konoha, aveva comportato anche questo: una vita spartana, nella povertà.
Ma era forte Hinata, sapeva adattarsi e rimboccarsi le maniche, se necessario.
Anima nobile e semplice, non era mai stata un'amante dell'ostentazione e della ricchezza, cosa che la faceva sentire più volte un pesce fuor d'acqua, nel suo antichissimo ed illustrissimo Clan.
"Mamma?!Ci sei?Mi stai ascoltando?!"le chiese Neji, sempre più euforico, "C'era una volpe enorme e feroce, ed io riuscivo a sconfiggerla!Era enorme,mamma!E io diventavo l'eroe!".
Hinata sussultò, quasi le si bloccò il cuore. Una volpe,enorme,per giunta.
Che potesse trattarsi di...no!
Inutile fantasticare, il suo bambino non avrebbe mai messo piede sul suolo di Konoha, né tantomeno avrebbe conosciuto il suo passato.
Troppo doloroso, complicato.
"Su, Neji, calmati!Non agitarti così tanto, bambino mio"disse Hinata, mentre ripiegava il futon sul quale aveva dormito il piccolo di casa,"Piuttosto vai in cucina, o la zuppa di miso si raffredderà".
Non fece in tempo a finire la frase che il piccolo Neji stava già divorando avidamente la sua colazione nella piccolissima cucina.
Si guardò intorno, la giovane Hinata, quella casa era piccolissima e ridotta in pessime condizioni:infiltrazioni d'acqua, finestre che non si chiudevano bene, lasciando passare tutto il freddo o l'umidità esterna, e le numerose crepe sui muri, che sembravano ingrandirsi sempre di piú.
Sarebbe facile, tornare a vivere a Konoha, pensò; io e Neji vivremmo nel lusso, potrei dargli tutto ciò di cui ha più bisogno; frequenterebbe l'Accademia e potrebbe diventare facilmente un ottimo Ninja; conoscerebbe Hanabi, Kiba e Shino e, ne sono sicura, impazzirebbe di gioia al pensiero di poter giocare tutto il giorno con Akamaru.
Una lacrima le sfuggì, veloce e solitaria, le rigò il bel volto niveo.
Era bella, Hinata, lo era sempre stata:lunghi capelli neri che, illuminati, sembravano avere tantissime sfumature di blu;occhi chiarissimi tendenti al bianco, eredità genetica degli Hyuga; pelle bianco latte e lunghe gambe toniche.
La gravidanza non aveva affatto alterato la sua bellezza, anzi. Hinata aveva un seno ancor più generoso di quello che già la caratterizzava, attirando le numerose invidie femminili, ventre piatto e vita sottile.
Aveva sempre avuto tanti ammiratori, Hinata, ma lei sembrava sempre non accorgersene, troppo presa dai suoi pensieri, dalle sue preoccupazioni, dalle sue insicurezze.
“Mammina, ho finito tutta la zuppa di miso, era squisita!Cosa mangeremo a pranzo?”chiese il bambino speranzoso,bevendo poi il the che sua madre aveva riscaldato, la corvina lo guardò meravigliata. L’appetito del bambino aumentava ogni giorno di più, sorrise.
“Se non vai subito a lavarti e vestirti, dubito che, al mercato in paese, troveremo le verdure che ti piacciono tanto”e ,dandogli un bacio sulla piccola testa rossiccia, lo vide sparire nel piccolo bagno della loro abitazione.
Sorrise, Hinata, era lui il suo tutto.


Buonasera,cari lettori e care lettrici,forse,alcuni di voi,mi conosceranno come recensore,altri non mi conosceranno prorpio.
Mi sembra doveroso presentarmi,innanzi tutto.
Sono Francesca,ho 22 anni,e per la prima volta pubblico qui su Efp un mia fanfiction;non vi nascondo che questa nuova avventura mi spaventà un po'.
Ho paura di deludervi,di farvi crescere false aspettative o di non essere puntuale nell'aggiornare la storia.
La storia ha dei ritmi un po' lenti,è introspettiva e,spero,vi piacerà.
Lasciatemi pure una recensione per farmi capire e conoscere un po' i vostri pareri.
Ho molte idee e la storia è già chiara,palese e completa,nella mia testa.
Ma...mai dire mai,potrebbe succedere di tutto :)
Bacioni,
al prossimo aggiornamento
Francesca




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