Senza di lei non sono niente

di telesette
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Senza di lei non sono niente
( immagini tratte da internet )

 

- Buffy, che ti succede ?!?
- Non lo so - rispose l'altra, improvvisamente impallidita. - Angel, io... io non mi sento...
- Buffy !!!

Il vampiro ebbe appena il tempo di rendersene conto che, davanti ai suoi occhi attòniti, Buffy crollò a terra in preda a fortissime convulsioni.
La Falce con cui lei aveva appena ucciso Caleb, brillando di luce propria, sembrava ora attìngere direttamente dalla forza vitale della Cacciatrice.
Che l'arma massima avesse dunque qualche effetto collaterale del quale Giles e gli altri non avevano avuto tempo di accertarsene?
Il momento era drammatico.
Buffy non riusciva neppure a respirare, bensì stava "esalando", in preda ad una terribile agonìa che sembrava quasi sul punto di ucciderla.

- Buffy - gemette Angel disperato, chinandosi nel tentativo di aiutarla. - Buffy, ti prego, cerca di resistere!
- Haaah...

La schiena inarcata all'indietro, la poverina non poté fare altro che ansimare, come se qualcosa le ostruisse le vie respiratorie. Angel ignorava la causa di questo suo improvviso malòre e, pur essendo chiaramente sconvolto, non aveva la minima idea di come fare per aiutarla.
Stava ancora cercando di riflettere sul da farsi quando, ruggendo rabbiosamente alle sue spalle, Spike irruppe nella cripta rivelando così la propria presenza.

- Angel - urlò. - Che cosa le hai fatto?
- Spike - mormorò l'altro sorpreso. - Non è come pensi, calmati...
- HUAAARRRGGGHHH !!!

Rifiutandosi persino di ascoltare le patetiche giustificazioni del suo tanto odiato rivale, Spike si avventò su Angel stringendolo per la giacca, sollevandolo quasi dal pavimento in preda ad una furia animalesca.
Da principio Angel non reagì, non certo perché non ne era capace, cercando piuttosto di spiegare al suo simile che non vi era tempo da perdere.
Malgrado la collera che gli bruciava dentro, Spike lo lasciò andare.

- Qualcosa è andato storto. - esclamò Angel, alludendo al sinistro scintillìo dell'arma ai piedi di Buffy. - La Falce deve avere una specie di effetto collaterale: forse un tributo, una condizione particolare per usarla... Dobbiamo portarla subito dagli altri, sperando che Giles sia in grado di aiutarla!

Spike sbarrò gli occhi inorridito.

- E se non fosse in grado?
- E' l'unica possibilità che abbiamo - tagliò corto Angel. - Aiutami...
- Certo - annuì l'altro con un filo di voce.
- Dobbiamo portare quell'arnese a Giles, in modo che possa esaminarla!

Senza minimamente obiettare, lasciando a Angel il compito di sollevare Buffy, Spike raccolse dunque la Falce e si domandò come un simile oggetto potesse essere tanto pericoloso.
Anche tenendola in mano, infatti, il vampiro non percepiva nulla... ad eccezione del sangue che quella lama aveva fatto indubbiamente scorrere nei secoli.
L'istinto gli suggeriva di distruggerla ma, non potendo rischiare nulla che potesse oltremodo nuocere alla vita di Buffy, doveva per forza affidarsi agli amici di lei nonché all'essere che più odiava in assoluto.
Perché Angelus?
Perché Buffy lo amava, pur sapendo quello che era stato capace di commettere, e considerava invece William il Sanguinario alla stregua del più indegno ed immeritevole?
Un tempo l'avrebbe uccisa, avrebbe ucciso lei, vendicando così tutte le umiliazioni patite per via dei suoi continui rifiuti.
Ora però, essendo anch'egli tornato in possesso della propria anima, Spike poteva rammentare il "perché" di ciò.
L'amore segue le sue regole, senza costringere né tantomeno forzare qualcuno contro la propria volontà, e Buffy amava Angel così come Spike amava lei.
Ora però non era tempo per certi discorsi.

- Ti prego, non lei - mormorò Spike, rivolgendo il proprio sguardo alla croce sulla chiesa del cimitero. - Prendi il mio cuore dannato, le mie mani sporche di sangue e lo strazio eterno delle mie carni, dove tutto è pianto e stridòre di denti, ma lei no... lei no!

( continua )





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