Queste parole non hanno senso, se volete ascoltare qualcosa che ha
senso ascoltatevi Falling
inside the black degli Skillet, vi
racconterà il mio stato d'animo attuale senza le idiozie
presenti nel frammento che segue.
Non pubblico per una ragione in particolare, semplicemente non sapevo
dove altro salvare queste parole. EFP ha custodito le parole nate da
questa storia e mi sembrava giusto postarvi anche la sua conclusione.
Non ci saranno NDA e non siete affatto costretti a recensire, anzi...
se non lo fate è meglio, saranno solamente bandierine rosse
e in questo momento non potrei sopportarle.
Non ho molto da dire, se non consigliarvi di non leggere.
Col cuore perso nel
passato sarò in grado di dirti addio?
Dicono che amare sia desiderare il bene della persona amata e che
l'amore non corrisposto sia il più vero, il più
puro; ma cosa c'è di vero in un qualcosa che di per
sé non esiste?
Non è purezza, è idiozia e l'ho sempre saputo.
Amarti non è mai stato un problema e non so quale sia il
motivo che mi spinge a scrivere questa notte.
Non so nemmeno dove queste parole mi porteranno, ma se c'è
una cosa della quale sono certa è che stai vivendo la tua
vita senza di me.
E senza di te dovrò vivere la mia.
È triste, crudele, ma è la pura verità.
E se da un lato desiderò che la tua vita con lei sia
sinonimo di felicità, dall'altro non posso far a meno di
odiarla con ogni fibra del mio essere.
La odio per aver ricevuto in dono ciò che io evidentemente
non possiedo.
La odio per essere riuscita ad abbattere quel muro che avevi costruito
attorno a te.
La odio perché è riuscita dove io ho fallito.
Vorrei riuscire a piangere per te, ma non ci riesco.
Non riesco ad andar oltre l'abitudine, perché ormai questa
è la mia esistenza.
Non è una frase fatta affermare che mi innamoro sempre delle
persone sbagliate, è la pura realtà.
Tu non sei diverso dagli altri.
Deve esserci qualcosa di sbagliato in me; qualcosa che mi porta ad
amare l'impossibile.
O forse, forse sono solamente innamorata dell'idea dell'amore.
Eri questo per me? Un'idea?
Non lo so, so solamente che quell'idea pesa come un macigno e che da
oggi in poi ogni sorriso, ogni carezza, ogni abbraccio verrà
costantemente paragonato ai tuoi.
Non posso farci niente, temo... Amo l'idea che mi ero fatta di te e in
fondo all'anima sono convinta di non poter trovare un altro che incarni
quell'idea di imperfezione.
Perché tu eri tutt'altro che perfetto.
Non c'era un singolo aspetto in te che rasentasse la perfezione.
Sono qui a parlare di minchiate, lo so, ma sto facendo di tutto per non
pensare al vero motivo che mi ha portata a premer le dita sulla
tastiera questa notte, perché mi manchi, cazzo; mi manchi da
morire.
Mi mancavi anche prima di legger quelle tre parole, ma adesso quella
distanza ha assunto confini nuovi e una consistenza tangibile.
Mi manca ogni millimetro della tua pelle, ogni sfumatura della tua
anima, ogni fottuto sorriso, ogni fottuta parola.
Tutto.
Potrò mai andare oltre quell'idea?
Potrò mai cancellare il tuo nome dalla mia mente?
Potrò mai amare un altro sapendo che quell'unico filo color
sangue lega il tuo cuore al mio?
Potrò mai rabbrividire al tocco di un altro?
O sorridere solamente avvertendone la presenza?
Arrossire senza nemmeno capirne la ragione?
Tremare al pensiero di dover vivere senza lui?
So che accadrà.
Accadrà sicuramente, ma in questo momento non riesco a
sorridere.
Non riesco a pensare al resto del mondo.
Penso a te e a quelle quattro parole del cazzo.
Quelle quattro parole che hanno chiuso per sempre un capitolo che
stupidamente desideravo restasse aperto.
Dio... vorrei sapere che cazzo ci faccio alle quattro del mattino a
parlare con me stessa, a riversare su carta parole che non leggerai mai.
Non ha senso...
Non ha il minimo senso...
Perché lei?
Perché non mi hai mai risposto?
Perché sei sparito?
Cosa senti quando la guardi negli occhi?
Cosa provi quando la abbracci e i confini delle vostre anime si
confondono?
La ami davvero?
Troppe domande, nessuna risposta.
Perché proprio tu? Non potevo innamorarmi di un altro?
Ma
ripensandoci... nessun altro ha i tuoi occhi color nocciola screziati
di smeraldo e quel sorriso sfacciato colmo di sarcasmo e ironia; quello
sguardo provocante dalle ombre color della malinconia.
Nessuno.
È che ho bisogno di te.
Ne ho bisogno adesso, in questo istante.
Ho bisogno di sentire il tuo profumo, i tuoi passi e il rumore della
tua risata invadere la stanza e cancellare il mondo.
Ho bisogno di sentire le tue dita solleticarmi la pelle e le guance
andare a fuoco.
Ho bisogno delle tue labbra sulle mie, di sentirti dentro di me e di
perdere il senso del tempo e dello spazio.
Ho bisogno di te, della tua anima e di tutto ciò che eri in
grado di farmi provare.
Ho bisogno di sentire ancora la terra franare sotto i piedi e la
pioggia scivolare sulla pelle come quella notte.
Non voglio andare avanti.
Voglio tornare indietro, voglio tornare a quei maledettissimi giorni e
rifare tutto da capo.
Voglio trovare la forza di parlarti e cancellare le insicurezze, voglio
giocarmi il tutto e per tutto, rischiando un no.
Non voglio cancellare tutto questo.
Ma devo.
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