Forever in
your dreams
Cammini lento
per il corridoio, i tuoi passi risuonano come una musica nell’aria. Ti fermi,
respiri, poi riparti. Sai che ci arriverai, prima o poi.
Le porte
termineranno, quella giusta arriverà… e tu entrerai, finalmente raggiungerai la
meta.
Ed eccola,
proprio lì, davanti a te.
Quando entri
tutto è polvere, nulla sembra rendere attraente quella stanza, ma tu sai che qualcosa,
là dentro, c’è. Basta sapere dove cercare… e tu, sai bene dove farlo.
Nessuno
penserebbe mai di trovarti lì, tu che hai tutto: una bella casa, molti soldi,
una famiglia, degli amici. Ma forse, fra quel tutto, c’è qualcosa che manca
proprio nel tuo cuore.
C’è qualcuno che
manca… e che purtroppo mancherà per sempre, per te.
Sollevi il telo
che nasconde lo specchio… e attentamente guardi. La tua immagine si riflette
sulla superficie trasparente dell’oggetto, mostrando il riflesso di un giovane
ragazzo di diciassette anni, biondo e bellissimo.
Poi, però,
l’immagine cambia… e tu sai cosa apparirà al suo posto. Due mani che ti
afferrano per la vita, un bacio lieve sul collo e un calore leggero che ti
avvolge, rinchiudendoti in un abbraccio delicato e leggero come un soffio
d’aria.
Finalmente
sorridi, come non fai mai nelle tue giornate grigie tutte uguali. Il tuo cuore
sobbalza per la felicità, come se i desideri si stessero avverando, come se
quella visione potesse trasformarsi in realtà da un istante all’altro.
- Ti amo –
sussurri al nulla, quasi avessi paura di dire qualcosa di sbagliato.
La tua vita, il
tuo futuro… tutto è già stato deciso, i tuoi anni programmati, la tua anima
sacrificata. E infine resti lì, silenzioso ed assente, a domandarti come
sarebbe stato quel giorno se tu fossi stato meno arrogante, più comprensivo, se
ti fossi presentato in maniera diversa dinnanzi al tuo amore, chiedendo meno e
offrendo di più. Ti ripeti, per la centesima volta, che si tratta della tua
punizione per non aver riconosciuto subito quanto lui fosse importante, quanto
lui fosse bello e stupendo… e quanto non fosse tuo.
Non avresti mai
voluto scoprire quel luogo, quel dannato specchio che ha potuto mostrarti il
tuo desiderio più profondo, che ha carpito la tua felicità più acuta… ma che
non te l’ha concessa. A volte ti domandi cosa possa vedere lui, lì dentro. Puoi
immaginare tutto, ma non puoi scordarti di una cosa: sicuramente non vedrà mai
te.
Ti sembra quasi
di sentirla, quella stretta attorno al tuo corpo, quasi che le sue mani fossero
reali. Chiudi gli occhi ed immagini che lui sia lì, a consolare il tuo pianto,
a lenire il tuo dolore e ad ascoltare il tuo cuore.
- Ti amo
anch’io… -.
Sussurri irreali
persi nell’oscurità… credi di sentirla, adesso. La sua voce, che ti giura
eterno amore… quante volte l’hai immaginata? Troppe, tanto che ti sei convinto
della sua esistenza, come ora.
Riapri gli occhi
di scatto e decidi di allontanarti. Come sempre, ti riprometti che sarà
l’ultima volta, che non verrai più, anche se queste promesse ti spingono ancora
a ritornare, seguendo sempre lo stesso cammino, ripetendo gli stessi gesti e sognando
le stesse cose.
Harry è dietro
di te, sorride. Almeno questa è l’immagine che vedi nello specchio. Con un
gesto brusco lo ricopri, prendendoti il volto fra le mani.
Ti volti… e
rimani pietrificato.
Lui c’è davvero,
non è una visione. E’ proprio dinnanzi a te, ti osserva e sorride. Lo guardi,
poi ti stropicci gli occhi. Osservi di nuovo. Non è scomparso.
- Draco… -.
Qualcosa dentro
di te si muove, il tuo stomaco si contorce ed è sollievo quello che provi,
anche se non ne capisci il motivo. Realizzi che lui, stavolta, non è un sogno.
Lo vedi in quella stanza polverosa, proprio vicino a te, mentre lento avanza
timoroso, forse per paura di fare qualcosa di avventato.
Tu rimani
immobile, non sai che fare, ti senti inerme dinnanzi a quello sguardo smeraldo
che legge la tua anima.
Poi, tanto
improvviso quanto meraviglioso, ecco quel gesto che tanto hai desiderato e
cercato durante tutti questi anni, ma che hai solo potuto immaginare nella
pallida soddisfazione dei tuoi sogni. Lui ti abbraccia, come non aveva mai
fatto, appoggiando il proprio mento sulla tua spalla e rimanendo così,
immobile. Il suo respiro ti accarezza il collo, i suoi capelli ti solleticano
il viso e il suo corpo aderisce perfettamente al tuo, come foste fatti per
stare insieme.
- Non ti
allontanare – sussurra sulla tua pelle.
Un brivido ti
percorre interamente la spina dorsale, facendoti fremere intensamente. Perché
mai dovresti andartene da lì, dal luogo più bello del mondo?
La sua bocca si
sposta lungo il tuo volto, raggiungendo il tuo orecchio.
- Ti prego… -.
Quella supplica
ti colpisce come un macigno, arrivando direttamente sino al tuo cuore. Cosa
puoi fare allora, se non piangere? Vessare una, due, tre, tante lacrime
silenziose… lacrime soffocanti di liberazione, mute richieste di affetto da
sempre inappagato.
Lui si accorge
del tuo pianto e si scosta un poco per osservare i tuoi occhi, ma il tuo
sguardo sfugge il suo imbarazzato.
- Guarda lo
specchio con me – ti chiede deciso, mentre gentile asciuga le tue lacrime.
Tu annuisci
piano, ti allontani e scosti il telo che ti impedisce di osservare l’oggetto
amato e odiato, attendendo. Lui si riavvicina, appoggiando le proprie mani
sulle tue spalle, come se non potesse fare più a meno del contatto fisico fra
voi.
Tu osservi la
superficie riflettente come assorto… e finalmente, non vedi più nulla. Il vuoto
regna attorno a te, mentre il tuo amore ti sta accanto, mentre tutto torna al
suo posto e la tua vita si tinge per la prima volta di colori brillanti e
vivaci, veri.
- Non vedo nulla
– dici allora, sperando con quella rivelazione di chiarire all’altro almeno una
piccola parte dei tuoi pensieri.
Lui ti scosta
una ciocca ribelle dal volto bagnato, portandola dietro il tuo orecchio.
- Nemmeno io –
risponde lui. – Ma se tu non ci fossi – aggiunge poi. – non vedrei altri che
te, ho sempre visto te e sempre vedrò solamente te. Accanto ai miei genitori
c’eri tu, la prima volta che ho guardato la sua superficie. Ora ci sei tu. Non
ho bisogno di nessun altro -.
E finalmente ti
volti e lo baci. Il sapore delle sue labbra è qualcosa che non scorderai mai,
perché sai che sarà anche l’ultima volta che lo potrai sentire. Il vostro amore
non avrà futuro, entrambi sapete bene a cosa dovete andare incontro. Serpeverde
e Grifondoro, Auror e Mangiamorte, Eroe e Nemico. Nulla nelle vostre vite può
portarvi ad un incontro, a non scandalizzare chi vi sta accanto, a non
sconvolgere l’universo intero.
Ancora qualche
istante e vi staccate, il tuo respiro ancora fuso al suo fa sgorgare nuove
lacrime dai tuoi occhi, ma con stupore ti accorgi che anche lui sta piangendo.
Prendi la sua mano dolcemente, cercando di infondergli forza, nel cuore e nella
mente. Lui ti sorride, come sai non saprà fare per nessun altro, regalandoti il
suo ultimo ed unico attimo di pura gioia, immediatamente soppressa dalla
consapevolezza che il tempo è terminato. La porta cigola e si apre, tu esci per
primo e lui ti segue.
Sapete di
dovervi salutare. Dovete spezzare l’amore che finalmente avete rivelato,
nascondendolo nuovamente sotto la coltre di maschere che entrambi portate senza
orgoglio, ma con rabbia e dolore. L’angoscia è il sentimento che si prova
dinnanzi a qualcosa di ignoto… ed è proprio angoscia quella che provate voi
ora, mentre le vostre mani infine si separano, dandosi un ultimo addio.
Così ve ne
andate in direzioni opposte, lui in alto, vero la torre, mentre tu in basso,
nei sotterranei. Opposti anche in questo. Sempre e comunque, in ogni cosa… ma
per questo anche maledettamente uguali, perfetti.
Gli anni
passano, il tempo scorre… e cosa resta del tuo amore per lui, per il Salvatore
del mondo? Tutto, come se fosse la prima volta, il primo giorno in cui vi siete
visti, l’unico istante in cui vi siete veramente capiti. Lui ti osserva alla
fermata del treno per Hogwarts, accanto ai suoi figli. Non dice nulla e ti
scruta, ma nei suoi occhi leggi ancora lo stesso amore di quella sera, in
quella stanza polverosa.
Un cenno l’unico
saluto, che vale più di mille parole. Un cenno a ricordare che, fuori da tutto,
dal mondo, dalla famiglia, dai doveri, dalla società… siete sempre voi, i
diciassettenni Harry e Draco, innamorati e distanti come il Sole di notte e la Luna di giorno. Gli occhi incollati ancora una volta, perché solo gli sguardi restano, di
quel bacio scambiato nell’oscurità.
Sguardi carichi
d’amore, di due amanti che si cercano per l’eternità.
Note dell’autrice: Ero indecisa se pubblicare o meno questa
storia, ma alla fine la volontà di condividerla con qualcun altro è stata più
forte della riservatezza di cui sono vittima. Quindi eccola qui, per me ha
significato una sorta di riflessione, un modo per venire a patti con il finale
che la Rowling ha dato ai suoi sette libri. Spero vi piaccia. Alla prossima.