Contro pareti distrutte

di La Mutaforma
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(tanto non smetterà)



Oggi piove.
Pioveva anche ieri.
Forse domani smette.
Ma tanto che differenza fa.
È una vita che aspettiamo il sereno, e sotto l’ombrello non abbiamo mai visto il sole.
 
Oggi piove.
Ma tanto che differenza fa?
Fuori e sotto l’ombrello c’è lo stesso tempo.
E non fa più nemmeno tanto freddo.
 
Ci accorgiamo di oltrepassare ogni ostacolo, ogni parete distrutta, e siamo grandi e forti.
Ridiamo.
E che quest’eco faccia crollare ogni cosa!
 
 
 
 
 
 
Cosa c’è di forte nel farsi trasportare alla deriva dalle tempeste?
Non siamo parte dei loro flutti, né condividiamo la stessa forza, la stessa violenza.
 
Hai barato! Hai barato!  
 
Attraversavamo i muri, come gli sbiaditi fantasmi che ci siamo lasciati alle spalle. E siamo come loro. 
E siamo loro.
Il resto è andato avanti.
Noi siamo rimasti indietro.
 
Da quanto tempo?
Sempre. Ovvero troppo poco.
 
 
Perde di ogni consistenza.
E si consuma lentamente. Come un fiore in un vaso, che sembra vivo e sente già l’asciutta delicatezza della morte.
Anche la pioggia non ci bagna. Ci lasciamo attraversare.
Solo per sapere che effetto fa.

 
 
 
 
 




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