cap1
Parallelamente a 'Sacrificio' voglio proporre anche su questo sito
questa piccola fic di soli 9 capitoli.
Spero piaccia anche a voi pubblico di EFP.
Buona lettura
CAPITOLO1.
“Otouto” un sussurro solleticò
il suo
orecchio
“Nh...” mugugnò in risposta al
fastidioso visitatore che lo rubava al suo sonno
“Dai micetto che devi fare colazione” e
gli
scoccò un bacio sulla guancia.
Guardò il bambino moro grattarsi gli occhi con i
pugni e
stiracchiarsi in modo molto felino
“Ti aspetto giù, piccolo” e il
visitatore se ne andò.
Si tirò faticosamente in piedi, si
trascinò in
bagno per lavarsi e poi si vestì e raggiunse il fratello
maggiore in sala da pranzo.
“Oh, buongiorno principessa, noto con piacere che
siete
sopravvissuta al risveglio!” ironizzò Itachi,
notando la faccia addormentata del fratellino
“Sta zitto” fu la cortese risposta di
Sasuke
“Ti accompagno io oggi a scuola, devo andare al
lavoro
più tardi”
“Non ti disturbare, vado a piedi”
Il più grande si alzò dalla sedia e
abbracciò da dietro Sasuke
“Voglio accompagnarti”
sussurrò, quasi
una supplica
“Va bene” acconsentì.
Ultimamente Itachi era strano, non solo cercava di passare
più tempo possibile col fratellino, questo lo faceva ancor
prima che morissero i loro genitori, ma aveva preso
l’abitudine di non lasciargli tempo da passare con i suoi
amici, quasi... quasi ne fosse geloso! No, non è possibile,
pensò Sasuke, ma poi si ricordò e allora si
corresse, forse non è possibile, ma neanche così
improbabile.
***
I loro genitori erano morti, e questo era di dominio pubblico.
I loro genitori li avevano lasciati con una marea di soldi, e
questo lo
sapevano tutti.
Erano i più ricchi della città, e questo
non lo
metteva in dubbio nessuno.
Sasuke Uchiha era il secondogenito, alto, fisico atletico,
moro,
17enne, intelligente.
Itachi Uchiha era il primogenito, alto, fisico atletico, moro,
22enne,
intelligente.
Ok, questo lo avevano tutti stampato nella mente.
Ma, c’era qualcosa che nessuno sapeva....
i loro genitori erano stati assassinati....
***
La macchina sfrecciava veloce e dopo poco furono davanti ai
cancelli
della scuola.
“Divertiti” e gli scompigliò
appena i
capelli
“Mh” monosillabico come sempre
“Ti vengo a prendere dopo scuola”
“No, io e Neji dobbiamo fare una ricerca da esporre
in classe
domani, vengo a casa tardi, stasera probabilmente”
“Come? La nostra biblioteca non è
abbastanza
fornita?”
“Cos’hai Itachi? E’ un
po’ che
sei strano”
“No, niente, scusa....è che il tuo amico
non mi
piace”
“Neji?! E’ innocuo te lo assicuro, se vuoi
un
po’ glaciale, ma inoffensivo”
“No, non è per quello” si morse
il
labbro e guardò altrove, sembrava nervoso.
Sasuke scese dalla macchina, consapevole che il fratello non
avrebbe
continuato, ma prima che chiudesse la portiera
“Telefonami, ti vengo a prendere comunque, quando
avete
finito... e se vuoi portiamo a casa anche Neji , non voglio che vai in
giro da solo di sera, è pericoloso”
//Quando ha pronunciato Neji sembra quasi aver ringhiato?!//
“Ok, a dopo” e si avviò per
raggiungere
la propria classe, quando gli si affiancarono i grizzly (per
intenderci: l’orso americano che quando adocchia la propria
preda non molla più finché non la cattura, alias
le SasukeFans ndA), per un momento il suo volto imperturbabile si
incrinò, ma venne in suo aiuto qualcuno
“Scusate ragazze, ma devo rubarvelo” e
afferrò per un braccio la ‘povera’
preda, e si spintonò fino all’uscita
“Nooooo....rimanete qua!!!” si lamentarono
all’unisono
“Mi dispiace ma dobbiamo preparare la gita noi
rappresentanti” e se la filarono molto
‘elegantemente’.
Raggiunsero la biblioteca, le lezioni sarebbero cominciate fra
una
ventina di minuti.
“Grazie per il salvataggio”
“Mi aspetto che ricambierai”
sogghignò
Neji.
Ebbene sì, Sasuke e Neji erano i ragazzi
più
ambiti della scuola e... i più braccati.
“Sul serio dobbiamo parlare della gita?”
chiese
perplesso il moro
“No, di quella ne parliamo domani pomeriggio con gli
altri
rappresentanti, e che non sapevo che scusa inventare e questa
è la prima che mi è venuta in mente, che
c’è, non ti piace?”sparò a
raffica senza prender fiato
“No, no, non ti scaldare!” e Neji prese un
profondo
respiro e si calmò
“Tutto bene? Sembri stressato” Sasuke non
si faceva
mai gli affari degli altri, non gli interessavano, ma con Neji era
diverso, era l’unico con cui sprecava più di due
parole, a parte il fratello. Erano diventati amici per caso,
probabilmente perchè avevano lo stesso carattere scontroso e
gelido, e da quel momento non facevano che confidarsi, mantenendo
sempre una certa distanza, com’era consono alla loro indole.
“No, non va granché bene... mio padre non
fa che
rompere perchè ho mollato la squadra d’istituto di
calcio, per il tennis; si sfoga su di me perchè un suo
affare non è andato in porto; sbraita perchè gli
rispondo per le rime...si è mai chiesto che forse
è il suo starmi sempre addosso a rendermi
indisponente?!!”
“Vuoi venire da me stasera, gli dici che dobbiamo
studiare e
che faremo tardi” propose Sasuke
“Cos’è un pigiama
party?”
“Vedila come ti pare, fa te, se non vuoi tornare a
casa o
accamparti dentro la scuola, una camera non manca”
“Grazie” rispose con più
mitezza
“In fondo ti dovevo un favore Hyuga” si
voltò e si diresse verso la propria classe.
***
Se avesse fatto tardi anche oggi, chi lo avrebbe sentito il
maestro
Iruka?
Un ragazzo biondo stava sfrecciando per i corridoi senza
prestare
troppa attenzione a dove stava camminando e voltato l’angolo
non fece in tempo a vedere che c’era un ostacolo e ci
andò a sbattere contro rimbalzando indietro.
Le immagini erano sfocate e sentiva non poco male al sedere.
Finalmente
quando riuscì a mettere a fuoco notò che
l’ostacolo non era altro che un ragazzo della sua
età. Era moro, forse una spanna e mezzo più alto
di lui, e dal fisico slanciato. Al momento era piegato verso di lui e
gli aveva teso una mano, che non vide subito, perso in quegli occhi
profondi e scuri.
***
Guardò in basso verso il ragazzino rannicchiato che
aveva
sbattuto il muso sulla sua schiena, rimase incantato da quegli occhi
cerulei, e da quel musetto che adesso lo guardava perso, si
piegò e gli offrì un mano, che dopo qualche
minuto accettò con un sorriso da pubblicità della
mentadent ( cioè da un orecchio all’altro ndA).
***
“Scusa sono mortificato, ti sei fatto
male?”
cercò di giustificarsi come meglio poteva
“Guarda che sei caduto tu per terra”
sottolineò il ragazzo che aveva davanti
“Ah, sì hai ragione” e
allargò il sorriso, se possibile
//Un caso perso!// pensò Sasuke
“Io mi chiamo Naruto Uzumachi”
“Sasuke Uchiha” e detto ciò il
ragazzo
moro si girò e si diresse verso la propria classe
“Spero di rivederti Uchiha!”
strillò
contento il biondino, che ricevette in risposta un cenno con la mano
dall’altro che però continuò il proprio
cammino senza voltarsi (molto alla: sì,sì,
cucciolo frena l’entusiasmo e già tanto che non
abbia tirato dritto quando mi sei venuto a sbattere contro e ti abbia
aiutato a rialzarti, non creare castelli per aria, io sono bello e
impossibile stammi alla larga ndA).
***
Naruto si diresse tutto contento verso la propria classe,
senza sapere
neanche perchè l’incontro con quel ragazzo lo
avesse messo tanto di buon umore.
Trotterellò verso il proprio banco
“Naruto, che è successo?”
chiese un
ragazzo dalla capigliatura spettinata
“Ah, ciao Kiba, sono andato a sbattere contro un
ragazzo”
“e sei contento?” chiese perplesso
“Dovevi vedere che faccia scocciata ha fatto quando
gli sono
andato a sbattere contro” e si mise a ridere ricordando il
broncio del ragazzo moro
“Gli hai chiesto almeno scusa?” chiese Kiba
“Sì, certo, e ho imparato il suo nome si
chiama
Uchiha”
“Sasuke Uchiha?!” spalancò gli
occhi
“Sì, come fai a sapere il suo
nome?”
chiese innocentemente il biondino.
Intanto una testa si era girata verso di loro richiamata dal
nome
Sasuke.
“Bhè, non ti ha fatto niente?”
e
cominciò a squadrare preoccupato l’amico in cerca
di lividi o tagli
“No, perchè avrebbe dovuto? Non ho mica
fatto
apposta! Anzi mi ha aiutato ad alzarmi”
//Pronto?! Sasuke che aiuta qualcuno? Verrà a
nevicare
rosso!// pensò Neji che era un po’ che ascoltava
“Sul serio?” chiese stranito Kiba
“Ma tu come fai a conoscerlo?” chiese di
nuovo il
biondo
“Naruto!!ma dico, sei fuori dal mondo o cosa?!
Sasuke
è il ragazzo più ricco e invidiato della
città! E inoltre e il più corteggiato della
scuola con Neji!”
“Non ti arrabbiare!! Come facevo a
saperlo?!” si
difese offeso Naruto
//Un caso perso!!// pensarono contemporaneamente Neji e Kiba
In quel momento entrò Iruka e la lezione
potè
avere inizio.
Doveva ricordarsi di fare qualche domanda a Sasuke appena lo
avrebbe
rivisto, pensò Neji.
***
Finalmente suona l’agognata campanella
dell’ultima
ora, pensa esausto Sasuke dopo aver ascoltato per due ore consecutive
la professoressa Anko parlare di un qualche deficiente che per noia o
per aver fumato roba scaduta si era messo a fantasticare su potenza e
atto (alias QuelImbecilleDiARISTOTELE ndA), nonostante avessero chiuso
l’argomento un mese prima, il nome Aristotele pareva non
avere fine ( tormento...tormento...tormento ndA).
Si diresse in biblioteca dove lo aspettava Neji
“Perchè lo hai aiutato? Stai
male?”
subito diretto
“Eh?”
“Naruto Uzumachi”
//Ah, occhi dolci! Occhi dolci??!! Pronto?! Sasuke
riconnetti!!//
pensò Sasuke
“Ah, il moccioso di stamattina”
“Precisamente, oggi in classe si gongolava con Kiba,
e gli
raccontava della faccia irritata con cui lo hai...”
“Bla, bla...non lo so perchè lo ho
aiutato, e
comunque non ha alcuna importanza” tagliò corto
//Nessuna?// pensarono all’unisono Sasuke e Neji
“Va bè! Allora cominciamo a scrivere la
relazione?”
“Allora stasera vieni da me?” chiese
Sasuke
cambiando discorso
“Sì, se non do fastidio, ho il
presentimento di
non piacere troppo a tuo fratello”
“No problem” e organizzatisi cominciarono
a
stendere la relazione.
Ci lavorarono tutto il pomeriggio e obiettivamente stava
venendo una
favola.
Arrivò la sera e la relazione era lì
bella che
finita, Itachi stava arrivando a prenderli.
“Mi piace Gaara” sussurrò Neji
“Come?” chiese Sasuke aguzzando le orecchie
“Mi piace Gaara” disse più
forte Neji
aspettando che l’amico ridesse, invece
“Sul serio? E da quando ha cominciato a
piacerti?”
“Da un po’” rimase sul vago
“
per questo quando ho sentito che hai aiutato Naruto,
pensavo...”
“No, frena, la tua fantasia corre un po’
troppo,
non pensavo che aiutare qualcuno mi creasse tanti problemi”
si affrettò a bloccare lo scorrere dei pensieri di Neji
“Sasuke, andiamo?” li interruppe Itachi
“Da quanto sei qua?” chiese Sasuke che non
lo aveva
sentito arrivare
“Sono appena arrivato” rispose
//Chi è Naruto?// si chiese Itachi che aveva
seguito il
discorso
“ah, ok, si ferma a dormire da noi Neji”
“Se per lei non è un problema signor
Uchiha” precisò Neji
“Chiamalo Itachi” intervenne Sasuke
“Sì, per me va bene”
acconsentì Itachi “Forza salite che andiamo a
casa”.
Così salirono in macchina e si diressero a villa
Uchiha, che
era la più grande della zona.
Contava un’infinità di stanze, ma solo
due
residenti: i discendenti.
***
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