Ah! Il vizio del fumo. Io me lo sono appena fatta passare, a luglio per l'esattezza e questa volta definitivamente.
Pall Mall o Winston perchč costavano poco. In occasioni speciali Marlboro rosse, quando stavo male.
Sento il bisogno di scrivere, vado da un foglio virtuale.
Il fumo grigio, non basta: sono sola in casa, non si accorgeranno, un po' di vodka, del rum e tutto lo schifo che trovo in casa.
Ma la birra no, troppo annacquata.
L'alcol? Non basta, non basta!
Non mi basta nulla, sto male.
Chiusa in una stanza, schiena alla porta, una forbice, non voglio.
Non voglio ma non mi fermo, non voglio ma sanguino.
Brucia il fuoco sulla mia pelle. Non devo macchiare i vestiti, chissā se rimarranno segni.
Il vuoto nella mia vita. Non esisto.
Ah, se solo si potesse. Esisto, eccome invece!
Esisto troppo.
Devo smettere.
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Angolo dell'autrice:
Ringrazio ventrePlat e SignoraKing che mi hanno ispirata senza saperlo facendomi ripensare ai miei periodi bui (ventrePlat per le sigarette sempre presenti nelle sue storie e SignoraKing per la poesia "Tre Tagli")
Ora sto meglio, ma di periodacci direi che ne ho passati tanti. Questo č stato il peggiore, credo.
E siate clementi! E' il primo nonsense che scrivo, č proprio uno scorrere di pensieri e ricordi incoerenti ma spero che vi piaccia. |