| CAPITOLO2
Il parco
Finché Manu non aprì bocche e disse " allora fratello ha accetto meg " li ,guardai in faccia la mia morte .Lima aveva gli occhi iniettati di sangue ed mi voleva uccidere. infatti " Meg chi ? Non sarà per caso mia sorella vero ?" Domando retorico e scocciato , in quel momento uccisi il mio migliore amico solo con lo sguardo " Em..... Si cioè no però " come risposta si incazzo di più " allora si o no " allora decisi di parlare tutto d' un fiato "Siuscirocontuasorellacheamodatantotempooggialle3.30allparcodelcastello" con un urolo tuono Liam " cosa !?!?" "Siuscirocontuasorellacheamodatantotempooggialle3.30allparcodelcastello" fu la mia risposta " questo lo capito ma come la ami perché non ne sapevo niente ?" Domando confuso " si la amo da tre anni non ne sapevi niente perché 1 sei geloso di lei 2 non vorresti " ci riflette su un attimo e poi rispose " hai ragione per il primo punto ,ma per il secondo no .so che ha una cotta per te da tanto tempo quindi vi lascerò uscire " come un bambino in un negozio di caramelle dissi " grazie grazie grazie " e quasi lo stavo per baciare . Arrivai a casa per primo logico era il primo palazzo dei tre e poi non volevo far ritardo per l' appuntamento. Dopo un sano pasto che di sano aveva poco decisi di prepararmi pettinando i capelli neri in un ciuffetto che cadeva sulla fronte, e mettendo una camicia a quadri verde e blu e i jeans con la cintura molto strano di solito non la uso . Ed iniziai ad andare al parco Sempione erano le 3.15 e se era puntuale presto sarebbe arrivata
POS. MEGAN
Come al solito in ritardo. e poi non è colpa mia se ci metto tanto ad abbinare qualcosa con gli occhi che mi ritrovo. perché si i mie occhi non sono marroni ,verdi o blu ma lilla già un colore orribile per me . Per lo più non centravano molto con gli occhi dei mie parenti ero l' unica quella diversa era orribile, stavo correndo più che potevo per arrivare puntuale controllai l' orologio 3.25 dovevo muovermi se volevo arrivare puntuale . Infatti eccolo li ad aspettarmi, sistemai i pantaloni e la maglia un po' scolata e mi fiondai per così dire tra le sue braccia " ciao e scusa se ho fatto tardi il pullman non passava più " dissi riprendendo fiato " non importa ora calmati.e adiamo prendere qualcosa okey ? " a quella frase punto i suoi occhi color caramello nei miei lilla in quel momento neanche la morte poteva separarci . Ma subito dopo prese la mia mano e sciolse quella specie di incantesimo e mi portò ad un bar vicino, li ci fermammo e prendendo una coppa gelato vaniglia e cioccolato era la nona meraviglia del mondo la prima era lui. Finito pagammo e andammo in un posto appartato per parlare un po' finché ........
CIAO
questo é forse il mio capitolo preferito spero vi piaccia e continuerò appena potrò e se lasciate una recensione continuo prima |