Tempo Perso

di Francy_141
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Pulito il vestito Felicity tornò giù, ma non fece in tempo ad entrare nella grande sala che venne avvicinata da una cameriera che le consegnò un biglietto...PUOI VENIRE FUORI, DOBBIAMO PARLARE, LAUREL. Oliver era intento a parlare con degli azionisti, non serviva disturbarlo, quindi usci fuori nel giardino, ma quando scese le scale, senti un pizzico sul braccio, poi il buio.... Non vedendola ancora scendere Oliver chiese a John di salire e controllare, ma quando questo tornò giù disse che la camera era vuota, una delle cameriere allora si avvicinò a Diggle -"John se cerchi la signorina Smock, le ho consegnato un biglietto e l'ho vista uscire in giardino." Dig corse in giardino ed ai piedi della scalinata trovò il bigliettino, lo lesse e poi tornò da Oliver. Quando Felicity aprì gli occhi era legata ad una sedia, la stanza era buia, ma riusciva ad intravedere una scrivania ed uno schermo. Una voce le disse: "Benvenuta nella mia umile dimora". Oliver lasciò immediatamente la festa, nonostante le proteste di Isabel e corse a casa di Laurel. Bussò energicamente era preoccupato, ed aveva una strana sensazione, Quando Laurel apri la porta le disse: -"Dov'e'?" -"Chi...?" -"Felicity, le hai mandato un messaggio per incontrarla..." -"Cosa? Non so' di cosa parli, non le ho mandato nessun messaggio" -"È sparita e comincio ad essere preoccupato, sei sicura di non averla incontrata" -"Olly io...."rimase un attimo senza parlare, con lo sguardo perso nel vuoto, poi aggiunse" oddio cosa ho fatto!" Il ragazzo le si fece vicino la afferrò per le braccia e disse –“Laurel cosa hai fatto?" -"Scusami, io pensavo...ero gelosa, ho parlato senza riflettere, non volevo..." -"Cosa hai fatto?" disse alzando il tono della voce. -"Quando mi sono svegliata, c'erano delle persone in casa, giuro ho pensavo fosse un sogno, mi hanno chiesto se fossi la tua fidanzata, ho detto di no, ho detto che mi avevi lasciato per la tua segretaria....mi dispiace tanto”. -"Cosa altro gli hai detto" -"mi hanno chiesto dove potevano trovarla, gli ho detto che era a casa tua. Io non pensavo...ero ubriaca...mi dispiace tanto." -"Puoi descrivermeli..." -"Ricordo solo quello che mi faceva le domande, credo fosse il capo, era alto, ed aveva una benda sull'occhio, non ricordo altro, mi dispiace tanto" Oliver prese il cellulare chiamò Dig e disse: -"Abbiamo un grosso problema...!!!" ok questo e' il secondo capitolo...vi lascio con un pochino di suspanse per il terzo ed ultimo....ancora grazie a chi ha letto il secondo ed ha recensito....




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