«Jaimie
sei meravigliosa!!»
Parlo entusiasta osservando
l’attrice mentre cammina davanti a me nel suo costume da Lady Sif. «Adoro l’aria da “badass”
che ti dona il corpetto.»
Lei sorride cordiale verso di me.
«Vorrei che fosse più comodo da
indossare.» Dice con un tono non così scocciato come vorrebbe far passare.
«Con tutto il rispetto per
Natalie, ma Thor dovrebbe stare con te e non con Jane.» Dichiaro portando alla
bocca una patatina.
Complimenti a me per aver saltato colazione e mangiare schifezze adesso.
«Detto fra noi.» Dice poco prima
di guardarsi intorno e portarsi una mano a coprirsi la bocca. «Sono d’accordo.»
«Facciamo una petizione!»
Propongo prima di sgranocchiare un’altra patatina e porgerle il pacchetto, che
declina.
Ed ecco perché fra le due lei è l’attrice e tu la fotografa.
Faccio spallucce alla voce nella
mia testa e, ovviamente, Jaimie aggrotta la fronte
senza capire.
«Niente. Pensavo.» Sventolo una
mano davanti al volto e sorrido a tremila denti per rassicurarla.
Per fortuna il cameraman di turno
la chiama e rimango da sola. Mi sento fuori luogo, ecco perché non volevo
venire.
Ed è assurdo che Jaimie
riesca a leggermi come un libro aperto dopo neanche due settimane che ci
conosciamo.
In momenti come questo ho nostalgia dell’America.
Non che sia pentita della mia
decisione, la riprenderei altre mille volte. Sono esattamente dove voglio
essere, vorrei solo avere da lavorare e non essere sballottata su un set perché
altrimenti “potresti diventare tutt’uno col divano.”
Hemsworth ed il suo tatto da gentiluomo.
Scuoto la testa e qualcuno decide
di scompigliarmi i capelli subito dopo.
Rivolgo uno sguardo omicida
all’uomo biondo alle mie spalle.
«Che ho fatto di male per
questo?» Chiedo indicando i miei capelli.
«Hai il muso lungo.» Risponde
pronto Hem versione Dio del tuono. «Sai che non devi
avere il muso lungo perché poi…»
«Perché poi Tom pensa che sia
colpa sua e manda te ad indagare…» Finisco la frase per lui mentre accartoccio
la busta vuota della mia merenda. «C’è solo un minuscolo dettaglio in questa
spiegazione, che non torna.»
«Ovvero?» Chiede incrociando le
braccia al petto.
«Che io e Tom parliamo. Tom sa
cosa sto passando e lo capisce. Sa perfettamente che non sono musona per causa
sua, ma perché sono senza lavoro e perché mi manca un po’ casa. Quindi…» Vedo
le sue difese crollare ancora prima di porgli la domanda. «Perché ti interessa
tanto sapere del mio umore?» Chiedo cercando di nascondere il sorriso che mi
sta nascendo sul volto al suo imbarazzo.
«Tom non mi ha retto il gioco?»
Chiede dopo qualche attimo di silenzio.
«Ci ha provato.» Sorrido. «Ti è
fedele, ma non riesce a fregarmi.»
«Mi basta sapere che mi è
fedele.» Dichiara sostenuto facendomi sfuggire una risata. «Ed anche oggi ho
svolto la mia missione.» Mi posa una mano sopra la testa come se fossi una
bambina piccola.
La differenza d’altezza sicuramente è azzeccata.
«Stai cercando di fregarmi il
lavoro?»
Mi paralizzo.
Non posso crederci.
Spalanco la bocca prima ancora di
incontrare i suoi occhi.
Mi è mancato da morire.
Annullo velocemente la distanza
che ci divide.
«Tu che ci fai qui?» Chiedo un
attimo prima che lui mi abbracci.
«Sì, anche io sono contento di
rivederti, Alex.» Evans sorride contro la mia spalla. Non lo vedo, ma lo so dal
suo tono di voce. «Sei un po’ meno sexy rispetto all’ultima volta che ci siamo
visti.»
«E tu sei lo stesso…stesso…»
Gonfio le guance senza trovare un aggettivo per definirlo.
Il fatto è che sono sorpresa. Ci
siamo sentiti pochi giorni fa e non mi aveva detto niente.
Infingardo.
«Quando arriva il mio turno?»
Giuro che potrei mettermi a piangere adesso.
«Charlie!!!!!» Urlo ancora
stretta nell’abbraccio di Chris. Quest’ultimo molla la presa su di me per
massaggiarsi l’orecchio.
«Grazie per avermi assordato.» Si
lamenta.
«Taci.» Rispondo allontanandomi
da lui e andando a stritolare la sua ragazza. «Mi sei mancata da morire!!!»
«Anche tu!» Charlie stringe forte
le braccia attorno a me.
«Guarda che accoglienza…» Evans
ci guarda dando di gomito ad Hem. «Potrei ritenermi
offeso per questo.»
«Sei sempre il suo preferito.» Hem lo rassicura.
«Vorrei ben dire.» Chris annuisce
convinto. «Ci vuole molto più di un mese per sostituirmi.»
«Quanti?» Hem
lo guarda serio. «Mi basteranno tutte le riprese?»
«Non ci pensare nemmeno.» Evans
lo guarda indignato. «Sei già il preferito di Charlotte, non puoi rubarmi anche
Alexis.»
«Christopher…» Charlie versione
peperone richiama l’attenzione del suo ragazzo. «Cosa ti avevo chiesto di non
fare?»
«Tirare fuori la storia che sbavi
per lui.» Indica Thor con il pollice.
«E cosa hai appena fatto?»
Charlie è assolutamente calma, ma questo la rende solo più terrificante.
«Mi spiace?» Chris solleva un
sopracciglio quasi fino all’attaccatura dei capelli e sfodera il suo miglior
sorriso strafottente. Charlie sospira.
Trucchetto notevole, devo ammetterlo.
«Come mai siete qui?» Chiedo alla
ragazza. «Non che mi stia lamentando, eh…» Mi affretto ad aggiungere.
«Mini vacanza per me. Lavoro per
lui.» Mi volto verso Evans sorpresa.
«Giri un film?»
«Ca.meo…Giusto
una scenetta.» Sorride un attimo verso di me prima di iniziare a confabulare
con l’altro Chris.
«Come è enigmatico sul suo
lavoro…» dico sottovoce con una nota di scherno a Charlie la quale si limita ad
annuire.
Troppo silenziosa.
La cosa mi insospettisce, ma decido di lasciar perdere per ora e seguo il suo sguardo, indugiandomi
ad osservare i due Chris.
I Chrisis.
Come si diverte a chiamarli Rob.
E devo ammettere che il nome è
azzeccato.
Questi due ti mandano sul serio in crisi quando stanno insieme…Ed anche
quando sono da soli.
«Siete arrivati!!» La voce di Tom
mi fa voltare verso di lui.
Pronta a baciarlo o abbracciarlo,
ma…Scoppio a ridere e con me tutti gli altri.
«Ah…ah…Divertente.» Tom si finge
offeso.
«Tom, non importa che lo
indossi…» Chris Hemsworth cerca di parlare fra una
risata all’altra. Impossibile.
Tutti quanti guardiamo Tom e
ridiamo. Volto truccato per Loki, parrucca con quei
capelli lunghi e neri sarebbe perfetto se non vestisse la tutina aderente di Captain America.
«Sei ridicolo.» Dichiaro ancora
in preda alle risate.
«Niente sesso.» Risponde facendo
spallucce e poi abbracciando Charlie che è più vicina a lui. «Non sono male…»
«Come sarebbe niente sesso?»
Rispondo improvvisamente seria. «Stanno ridendo tutti, perché vengo punita solo
io?»
«Perché mi hai definito ridicolo,
cosa che nessun altro ha fatto.»
«L’hanno pensato.» Guardo Hem che evita di proposito di guardare me o Tom, poi mi
giro verso Chris. «Vero??»
«Quella tuta ha un suo perché
solo addosso a me.» Chris mi rivolge un occhiolino e guarda Tom con fare
dispiaciuto. «Scusa, amico.»
«Ma anche a me fascia il sedereeeee…» Si lamenta peggio di un bambino girando su sé
stesso e cercando di attirare l’attenzione di ciascuno di noi.
«Ti prego fallo smettere.»
Charlie si massaggia le tempie con le mani.
«Thomas William Hiddleston.» Hem tuona nello
stesso istante in cui poso una mano sulla spalla di Tom. «Stai facendo venire
il mal di testa alla mia fan numero uno.»
«Elsa non c’è.» Tom risponde
pronto passando un braccio intorno alla mia vita e mostrando un sorriso perfido
al suo fratellastro.
«Sto parlando della dolce
Charlotte.» La nominata si lascia sfuggire una risatina gongolante, vedo Evans
scuotere la testa contrariato.
«Giriamo?» Invita infine
sospingendo Hem verso il centro della scena.
«Gelosone
il nostro Chris, eh?» Tom mormora guardando me e Charlotte dall’alto in basso.
«Vai CapLoki.»
Lo sospingo verso i suoi due colleghi posando una mano leggermente sopra il suo
fondoschiena.
«Quel vestito istiga.» Aggiungo
in fretta allo sguardo indagatore di Charlotte. «Dovresti saperlo meglio di
me.»
«Non ti sto giudicando.» La
guardo affatto convinta. «Ok, solo un pochetto.»
«Sentiamo.» Incrocio le braccia
al petto e aspetto.
«Dovrei essere io ad ascoltare.»
Aggrotto la fronte senza capire. «Tom ci ha chiamati. Ci ha chiesto di venire
prima per te. Dice che avevi bisogno di qualcuno con cui sfogarti che non fosse
lui, perché hai paura di ferirlo.»
«Wow.» Guardo Charlie ma in
realtà fisso il vuoto. «Tom ha fatto questo? E voi siete corsi qui? Per me?»
«In un certo senso sì.» Charlotte
sposta una ciocca di capelli dal volto.
«Mi volete proprio bene.» Dico
come un automa.
Come se l’avessi capito solo ora.
«Mi pare ovvio. E quello stupido
vestito in maschera e con la parrucca mora ti ama. Dovresti ricordartelo e non
tenere il muso.» Mi sgrida bonariamente.
Ma dovrebbe farlo con più
durezza.
Perché me lo meriterei.
«Non è facile.» Sospiro. «Lui
lavora ed io mi giro i pollici. Sai quanto è frustrante sapere di voler godere
appieno ogni momento e avere una vocina nella testa che continua a ripeterti
che non sei abbastanza?»
«Non sei abbastanza per chi?»
«Per lui.» Mi mordo il labbro
cercando di non guardare i tre ragazzi o Charlotte, poi muovo una mano davanti
al volto di Charlotte. «Lascia stare. Sono idiota.»
«Sì, lo sei.» La mia amica mi
guarda severa. «Sei proprio scema.»
«Grazie.»
«Prego.» Ci guardiamo per qualche
secondo negli occhi, poi sbuffo.
Quando ha ragione, ha ragione.
«Da quando sei diventata così
saggia?» Chiedo tornando a guardare il set e sedendomi su una sedia poco
distante. Charlotte mi imita accomodandosi accanto a me.
«Non saprei.» Risponde
sovrappensiero. Sembra voler aggiungere altro, ma si limita a chiudere la bocca
e mostrare un sorriso tirato.
***
Le riprese sono lunghe,
divertenti ma stancanti. Io e Alexis non parliamo molto per non disturbare, di
conseguenza dopo la pausa pranzo che passiamo insieme al resto del cast,
decidiamo di andare a farci un giro per Londra.
Questa città ha un che di magico
che riesce a catturarmi, non è casa, ma potrebbe esserlo.
Alexis sembra più tranquilla
adesso, le poche parole che ho usato sembrano aver avuto l’effetto sperato.
Beh, oltre alla chiacchierata privata con Tom che ha avuto appena ha finito di
girare, ovvio.
Capisco la mancanza di lavoro possa essere frustrante, ma non sentirsi
all’altezza proprio no.
Basta guardare come lei e Thomas
si guardano per capire quanto siano legati.
Odio essere smielata in questo modo.
Passo una mano fra i capelli e
osservo la mia amica camminare guardando il Tamigi che scorre alla nostra
sinistra.
«Peccato che l’Eye of London sia chiuso.» Dice
senza staccare gli occhi dal fiume. «Ti avrei portata lassù altrimenti.» Muove
il braccio ed indica la ruota con la mano.
«Tu soffri di vertigini.» Dico
facendo una smorfia. «Non mi ci avresti mai portata.»
Spero.
«Ho un bel ricordo lassù.» Dice
con un sorriso girandosi verso di me. «Batte le vertigini.»
«Non voglio sapere.» Dico
fingendomi schifata. «Sarà una cosa assurdamente romantica.»
«Disse la donna dal cuore di
ghiaccio.» Mi interrompe Alex poggiandosi con la schiena al parapetto del lungofiume.
La vedo sorridere leggermente mentre porta una mano al collo, poi sbuffa e
infila la mano nello scollo dei vestiti.
«Non ti ho detto niente.» Dice
prima di mostrarmi una catenina con appeso un anello.
Aggrotto la fronte avvicinandomi
alla mia amica e sorrido quando finalmente capisco.
«Lassù?» Domando indicando la
ruota alle mie spalle.
«Assurdo, lo so.» Osserva l’anello sorridendo prima di
nasconderlo di nuovo sotto i vestiti. «Anche Tom soffre di vertigini…»
«Siete masochisti, per caso?»
Domando sghignazzando, Alex si limita a fare spallucce. «E quando?» Chiedo curiosa e felice per loro.
«Non ne abbiamo idea.» Si gratta
la nuca pensierosa. «Magari la prossima volta che torniamo in America facciamo
una scappata a Las Vegas.»
«Non ci pensare nemmeno.» Le
punto un dito sotto al mento. «Devo essere la damigella. Voglio una cerimonia
in pompa magna.»
Non sono romantica, amo solo spendere soldi in vestiti bellissimi che
mi fanno sembrare una principessa.
Alexis si mette sugli attenti.
«Sissignora. Vuole anche decidere
la data?» Stavolta sono io a stringermi nelle spalle.
«Magari potreste farlo ad inizio
anno nuovo.»
Riprendo a camminare verso Hungerford Bridge, Alex mi raggiunge appena si riprende
dalla mia affermazione.
«È prestissimo.» Constata quando mi raggiunge ed insieme attraversiamo
il ponte.
«Ti stai lamentando?» Domando
sghignazzando divertita.
«Affatto.» Obietta accelerando il
passo e guardandomi mentre cammina all’indietro. «Ti faccio vedere un’altra
cosa.»
«Un’altra sorpresa riguardo Tom?»
Domando sollevando un sopracciglio.
«Beh, sì.» Alex sorride.
«Oddio. Sei incinta?» Chiedo
sconvolta.
«No…» Alexis aggrotta la fronte.
«Perché ti avrebbe devastato così tanto?»
Mi guarda confusa e mi obbligo ad
abbassare la testa, guardare la strada, fare spallucce.
«Allora, di che sorpresa si
tratta?» Chiedo mentre lei continua a guardarmi in tralice affatto convinta dal
mio comportamento, poi si decide a parlare mentre mi guida lungo una strada
verso il centro.
«Qui vicino si trova la Donmar Warehouse.» Mi spiega
mentre cammina con passo sicuro. «Tom reciterà a teatro di nuovo.» Dichiara
sprizzando gioia da ogni poro.
Ho quasi paura che si metta a ballare in mezzo alla strada.
«Bene…» Dico accennando un
sorriso.
«Dovrete venire a vederlo.» Ci
invita. «Tu e Chris. Ve lo dirà anche Tom stasera a cena.» Aggiunge e mi sforzo
di mordermi le labbra.
Stai zitta. Stai zitta.
Hai promesso a Chris di non farlo.
Non sollevare lo sguardo verso di lei.
Non guardarla dritta negli occhi mentre ti scruta.
«Si può sapere che c’è?» Chiede
nello stesso istante in cui esplodo.
«Sono incinta.» Mi porto le mani
davanti alla bocca mentre lei spalanca la sua.
«OHMIODIOOOOOOO!!!!!» Annulla lo
spazio che ci divide per venire a stritolarmi in un abbraccio. «Ma è
meraviglioso. Da quanto? Come è successo? No…questo lo so. Ma…Wow!!!»
Continua a stritolarmi mentre
urla e saltella, obbligando me a fare altrettanto.
Scoppio a ridere.
Non posso evitarlo, perché contro
ogni previsione, contro tutto ciò che ho sempre creduto.
Sono felice.
Non di essere amata e di avere
amici così, ma sono veramente felice di questa cosa.
«Dovevate dirmelo subito.» Mi
ammonisce gonfiando le guance.
«Chris voleva dirvelo con calma
ed insieme.» Spiego tornando a mordermi il labbro inferiore con fare colpevole.
«Oh.» Alexis rimane un attimo in
silenzio poi mi dà un colpetto sui fianchi col gomito. «Vuol dire che avremo
qualcosa da farci perdonare entrambe, se sai cosa intendo…»
«Convivo e sono incinta di Chris
Evans…» Rispondo.
«Quindi capisci benissimo.»
Alexis scoppia a ridere.
«Capisco perché siete amici.»
Commento cercando di trattenere un sorriso divertito.
«Tu ci stai insieme, quindi non
fare la santarellina.» Mi rimprovera ridendo.
«Mai fatta in vita mia.» Rispondo
divertita prima di riprendere a camminare.
***
Salve, O
lettori coraggiosi giunti fino in fondo a questa…questa….
Vi starete
chiedendo che cosa diamine è questa roba…E lo capisco perfettamente.
Questo è un
delirio.
È la
conseguenza della visione di Thor: The Dark World con il cameo esilarante di
Chris e l’uscita di qualche giorno fa della clip speciale del dietro le quinte
di quella scena.
Ecco da dove
nasce questa…ehm…cosa.
Volevo
scrivere di Charlie incinta (non riesco a mollare quella ragazza) e volevo
scrivere di Tom versione Captain America perché mi fa
troppo ridere. Questo è il risultato.
Spero vi
piaccia un pochetto.
I luoghi
descritti ovviamente esistono davvero e sono tutti a Londra. <3
Come avrete
capito la storia è ambientata all’incirca un anno fa, durante le riprese di
Thor: The Dark World ed è un missing moment sia di “You make me wanna”
che di “The scent of roses”.
Non vi
prometto che non scriverò più con i personaggi di queste storie, perché mai
dire mai nella vita.
Vi lascio, se
volete farmi sapere ne sarò contenta.
Un abbraccio
Cos