ciao
Lily
si rigirò nel letto, sbuffando.
Non sapeva da quanto stesse cercando di dormire, l'ultima volta che
aveva guardato l'orologio erano le due.
La verità è che aveva troppi pensieri.
Si chiedeva come mai avesse quell'enorme macigno in mezzo al petto.
Stava malissimo. E, come se non bastasse, non capiva il
perchè.
Neanche quando si era lasciata l'amicizia con Severus alle spalle, si
era sentita così sola e vulnerabile. Forse perchè
aveva
accettato da tempo che se lei era stata smistata a Grfondoro e lui a
Serpeverde, ci doveva essere un motivo. Forse perchè il loro
rapporto aveva iniziato a sgretolarsi ben prima della rottura
definitiva.
O forse
perchè questa volta si sentiva in colpa.
L'hai accusato ingiustamente, Lily. Di nuovo quella
maledetta voce! -Zitta, coscienza.- mugugnò. Sai che ho ragione.
Lily si fece assalire ancora una volta dal ricordo di
quello che era successo quel tardo pomeriggio.
Entrò in Sala
Comune,
ansimante, gli occhi arrossati e lucidi. Le mani erano strette a pugno
lungo i fianchi, quasi volesse conficcarsi le unghie nel palmo della
mano, piuttosto che piangere. Si guardò intorno, e decise di
stare un po' lì, visto che non c'era nessuno. Giusto il
tempo di
calmarsi. Stava per avviarsi verso una poltrona, quando
sentì il
buco del ritratto aprirsi. Maledizione! pensò. -Evans...?-
si
irrigidì. Tra tutte le maledette persone che potevano
entrare,
proprio lui
doveva entrare?
-Che vuoi, Potter?- sibilò. Potter esitò per un
secondo.
-Che è successo?-
-Perchè dovrebbe per forza essere successo qualcosa?- fece
lei,
voltandosi di scatto. Madornale errore, visto che aveva ancora gli
occhi tremendamente arrossati.
Lui sorrise. Ma era un sorriso dolce, affettuoso.
-Perchè hai gli occhi lucidi, Evans. E non è un
buon segno.-
Lei alzò un sopracciglio, scettica.
-E cosa ti fa credere che venga a dire proprio a te cosa mi
è successo?-
-Il fatto che sono l'unico a cui potresti tirare un pugno senza farmi
niente...?- Fece lui, ironico.
-A parte il fatto che mi sottovaluti, ma poi non...-
-va bene, Evans.-
-Cosa...? Cos'è che andrebbe bene?-
Ramoso ghignò.
-Tirami un pugno.-
-COSA? Sei ammattito del tutto?- Lily era sbalordita. Cosa saltava in
testa a quel pazzo...?
-Avanti. In realtà, l'idea ti alletta parecchio, ammettilo.
Se non lo fai, è solo per paura.-
la rossa lo guardò malissimo. -Io non ho paura.-
-E allora,fallo. Serve per sfogarsi.-
La grifoncina era allibita. Potter era fuori di testa. Aveva pure
voltato la testa, quasi porgendole la guancia! Era da rinchiudere in
manicomio, non c'erano dubbi.
Eppure...la rabbia di poco prima la assalì, facendola
scaldare.
Aveva davvero bisogno
di
sfogarsi. E sapeva non sarebbero bastate mille parole per reprimere la
rabbia che aveva in corpo. E la guancia di Potter era lì,
invitante....Ma no Lily, a cosa stai pensando, non farti trascinare
dalla follia di questo psicopatico.
Anche se...
-Avanti, Evans. Sto aspettando.-
E Lily a quel punto non ragionò più.
la mano partì quasi senza accorgersene, e colpì
con violenza la guancia del Grifondoro.
Appena realizzò quello che aveva fatto, Lily
spalancò gli occhi. Cosa diavolo le era saltato in mente?
Potter intanto si massaggiava la parte offesa in tutta
tranquillità.
-Oddio. Potter, tu sei pazzo. Ti ho fatto male?maledizione!Non...non
volevo. é che io...-
-tranquilla,non mi hai fatto niente.- Si vedeva che mentiva, ma Lily
improvvisamente sentì uno strano calore.
Poi, Potter sorrise. Era un sorriso misto tra quello da Malandrino e
quello dolce, di poco prima.
-Hai visto che alla fine sono riuscito a distrarti?-
Lei rimase immobile un secondo.
-Hai ragione.- fece, con aria stupita.
Lui rise. -Ora mi vuoi dire cosa è successo?-
Lei sospirò. -Ho ricevuto una lettera da mia sorella. La
settimana prossima si sposa.- Rise,amara. Potter fece per parlare, ma
poi decise di non ribattere,aspettando che lei continuasse.
-Mi
ha espressamente pregato di non venire al matrimonio. Mi ha chiesto di
dire ai nostri genitori che ho la febbre, qualcosa del genere. E poi mi
ha mandato questi.-
Dalla
tasca tirò fuori dieci galeoni. -é andata persino
a farsi
cambiare dei soldi babbani con dei soldi magici. Come se ci fosse
bisogno di corrompermi, per non farmi andare al suo matrimonio.- Ci fu
un attimo di silenzio.
-Ma il problema non è solo questo. Non del tutto, almeno. Il
problema è che mi sento così maledettamente
sbagliata.
Sono in una terra di mezzo. Ne troppo Babbana, ne troppo strega. Vorrei
solo essere considerata normale da qualcuno. Persino...persino colui
che consideravo il mio migliore amico alla fine ha rivelato che di
questi tempi essere metà babbana è effettivamente
un
problema.- Calò il silenzio di nuovo. Poi Potter prese la
parola.
-Sai,io se prima di addormentarmi non guardo l'ora, dormo male per
tutta la notte.-
-Cosa...?che...-
-Remus ogni tanto si incanta a guardare fuori dalla finestra come se
avesse visto chissà cosa. Sirius a volte si comporta come un
cane.Peter è talmente maldestro che una volta è
riuscito
a far cadere tutte le sedie della sala grande, comprese quelle delle
altre case.-
Lei lo guardò, spaesata.
-Questo è per dirti,Evans, che in fondo in fondo la
normalità non esiste. Abbiamo tutti delle cose che agli
occhi
degli altri non sono "normali". E in fondo,va bene così.
L'essere metà babbana non è diverso
dall'incantarsi
davanti ad una finestra senza motivo, o dal portare gli occhiali, o- e
qui ridacchiò,piano-dall'andare dietro per sette anni alla
stessa persona.-
Lily rise, cogliendo l'allusione.
-Sai, non credevo che un giorno ti avrei dato ragione. Eppure, questa
sarebbe la seconda volta nel giro di un quarto d'ora.- Fece un sorriso
a trentadue denti, uno di quei sorrisi stupendi che il Malandrino non
si era mai visto rivolgere. -Credo che, quando ti togli quella maschera
da bulletto, tu sappia essere veramente una bella persona, Potter.-
Lui la guardò, stranito.
-Mi stai facendo un complimento, Evans...?-
Lei non smise di sorridere.
-Ora, non montarti la testa, ma credo proprio che quello possa
considerarsi un complimento,si.-
Fu un attimo. E Lily si sentì improvvisamente trascinare per
la vita. E, improvvisamente, si ritrovò con le labbra
attaccate a quelle del Malandrino. E quel che era peggio, era che
sentiva il suo corpo rispondere a quel tocco delicato sulla schiena.
Sentiva la sue labbra plasmarsi perfettamente con quelle del ragazzo.
Le sue mani volevano scompigliare ancora di più
quei capelli perennemente spettinati, volevano sentire la consistenza
dei suoi pettorali sotto la maglietta. Sentiva un caldo assurdo, eppure
aveva i brividi lungo la schiena.
E appena Lily realizzò tutto questo, appena
realizzò che quel bacio effettivamente le piaceva da morire,
qualcos' altro scattò nella sua testa. Quella parte
maledettamente razionale che portava sempre con sè venne a
galla, chiedendole cosa diamine stesse facendo,e ricordandole che era
pur sempre di Potter che si stava parlando. E a lei non
poteva piacere Potter. E si ritrovò così tra
l'incudine e il martello, non sapendo più cosa pensare di se
stessa. E a Lily Evans dava enormemente fastidio non capire. Si
staccò, indecisa se ridere istericamente o piangere a
dirotto.
E optò per la soluzione più semplice. Trovare un
capo espiatorio.
-Che diavolo fai? Non faccio in tempo a pensare qualcosa di carino su
di te, che mi fai subito ricredere!-
Lui sembrò riprenderesi, dopo un attimo.
-Non mi sembravi così disgustata, un paio di secondi fa.-
Fece, con una smorfia.
-Questo...questo non puoi saperlo,Potter!-
- E allora dimmi, perchè hai ricambiato il bacio,se ti
faceva ribrezzo,Evans?-
-Perchè...perchè mi facevi PENA!-
Si accorse di avere esagerato. Se ne accorse dai suoi occhi, che si
spensero improvvisamente. E si ritrovò come un marinaio in
mezzo alla tempesta buia e minacciosa, senza nessuna traccia di un faro
all'orizzonte.
-Bene.- disse lui,amareggiato. -Benissimo,Evans. Spero che sarai
felice.- queste ultime parole le disse sussurrando, con voce apatica.
Quelle parole, per Lily, furono una pugnalata.
Improvvisamente lui alzò la bacchetta, mormorando qualcosa.
-Che...che cosa fai?- chiese lei, indietreggiando.
-Vedo che hai come sempre un altissima opinione della mia stronzaggine.
Non ti ho fatto un incantesimo, se è questo che credi. Per
fortuna, non tutto quello che faccio ha un collegamento con te.- Detto
questo, alzò un braccio. Con un leggero fischio,
giù dal dormitorio arrivò una scopa.
A quel punto però, dal dormitorio scese anche Sirus.
-Ramoso!dov'eri finito, stavo...- ma si bloccò.
La tensione si poteva tagliare a fette.
-Che è successo?- domandò, passando lo sguardo
dal suo migliore amico alla Evans.
-Nulla di nuovo, Felpato. Ora, se volete scusarmi, vado a farmi un
giro.-
detto questo, uscì dalla sala.
-Ma fra un po' è ora di...-
Sirius guardò spaesato il buco del ritratto chiudersi.
E, dopo aver gettato un' occhiata alla Evans e aver borbottato qualche
frase senza senso, decise di seguire James, per capire cosa fosse
successo.
Lily si alzò di scatto dal letto. Aveva la gola
arsa. Andò in bagno, per prendersi un bicchiere d'acqua.
Non capiva più niente. Sentiva quasi un dolore fisico.
La verità era che aveva avuto paura delle senzazioni che
quel bacio le avevano fatto provare. La verità era che lei
era arrabbiata con se stessa, per non essere riuscita a controllarsi, o
forse solo per il fatto di essere stata cieca fino ad allora. E tutta
quella rabbia aveva bisogno di rigettarla fuori o se no, ne era sicura,
sarebbe esplosa.
E Potter ne aveva ingiustamente pagato le conseguenze.
Sospirò.
Sapeva cosa l'avrebbe calmata. Prese la vestaglia con un gesto
repentino.
Doveva andare in infermieria. Doveva vederlo.
La porta cigolò, in modo sinistro. La stanza era buia, i
letti erano vuoti. l'unico occupato era in un angolo, circondato da
macchine che emettevano bip inquietanti. Lily si avvicinò al
letto, cauta.
Il viso del Grifondoro era illuminato dalla luna, dandogli un aria
quasi spettrale.
Lily esitò. e
adesso? si chiese. Poi si sedette, senza smettere di
guardarlo. stette lì a fissarlo per un po', poi, come se
fosse la cosa più naturale del mondo, esclamò
-Ciao, James.-
Si sentì una emerita idiota. Eppure, la fece sentire meglio.
Eccomi qui con un altro capitolo ^^ alloooooora...grazie a tutti quelli
che mi hanno recensito, in particolare a:
Germana: Grazie ^^ si lo so che devo ingrandire, il problema
è capire come si fa =___= ho preso un colpo quando
ho visto il testo così piccolo: io stessa sono miope come
una talpa e quindi ho detto: "ooooodddiiooo..aiuto."
Tsuyuko: grazieeee...si, lo so, ogni tanto le maiuscole mi
sfuggono =__= grazie per avermelo fatto notare, cercherò di
rimediare!!
Ino chan: Mi fa piacere che ti piaccia ^^
Inu_p: Lo so, devo ingrandire la scrittura, sorry =___= per
quanto riguarda james...eeeeeehhhhhh saperlo...MHAHUAHHUAAHU...(risata
sadica...)
Frytty: Sono contenta che lo stile ti piaccia ^^
Emily Doyle: addirittura? così mi fai arrossire '^__^
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