Destino

di _Schwarz
(/viewuser.php?uid=103424)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Destino



« […]e le Moire e le Kere generò spietate nel dar le pene:
Cloto e Lachesi e Atropo, che ai mortali
quando son nati danno da avere il bene e il male,
che di uomini e dei i delitti perseguono;
né mai le dee cessano dalla terribile ira
prima d'aver inflitto terribile pena, a chiunque abbia peccato. »
(Teogonia di Esiodo, vv. 211-222)




 
Il filo scorreva via velocemente dalle mani dell’anziana, che lo lasciava correre incontro alle mani rugose della sorella, che, delicatamente, lo avvolgeva sul fuso, decidendo la lunghezza d’ogni filo.
Una terza vecchia attendeva con calma quasi annoiata il momento in cui avrebbe dovuto tagliare ognuno di quei fili, con le sue lucide cesoie.
Atropo, l’inflessibile, guardava le sue sorelle, Cloto e Lachesi, lavorare fili di tanti colori che, ormai da più di 4000 anni, venivano intrecciati da Lachesi per formare il destino degli uomini e del mondo.
Ma un filo in particolare attirò l’attenzione della donna, un filo di un colore blu brillante, che gli umani avrebbero definito elettrico, che in quel momento Cloto stava per far uscire dalla sua cesta, e Atropo pensò, in contemporanea con le sorelle, stringendo la presa sulle sue cesoie:
Quel filo sarà breve, ma deciderà il destino dell’umanità.

 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2467197