E mi ritrovo qui a camminare persa tra le vie uggiose di Tokyo.
Oggi le persone sembrano parlare una lingua incomprensibile e le loro voci arrivano alle mie orecchie come rimbombi di passi in una stanza vuota.
Guardo i fiori dei mandorli fiorire e prendere colore,mentre la nebbia placa la loro bellezza come a nasconderle.
La mia mente vaga tra i ricordi, quando viene interrotta da un rumore.
Il rumore di un sasso che cade ai miei piedi.
Lo raccolgo e sento una fitta al cuore, poi una gelida carezza che mi attraversa la schiena.
Oggi sono 5 anni dalla morte di mia nonna, la mia roccia.
Sono forte,sono fragile, sono come una farfalla.
Potrei spezzarmi se mi stringi in un pugno ma posso volare in alto.
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