Change of life

di Ashura_exarch
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9. Comprensione

- Grazie - disse Allyn alla lugubre figura che ci si parava davanti.
- Da questa parte.
"E sono quattro" pensai, leggermente divertito. Forse sapeva davvero dire solo quello.
Era un Umbreon normale, in tutto e per tutto, colorito nero pece, anelli gialli luccicanti, occhi rosso cremisi, e forme affusolate. Certo, era molto raro trovare un Umbreon in natura, ma in quel momento le fui grato.
Ci condusse ancora per un tratto di foresta, fino ad arrivare ad un gigantesco tronco incavato. - Potete riposarvi qui, se volete. - . "Allora sa parlare" mi dissi maliziosamente.
- Grazie ancora - disse Allyn.
- Ci sono anche delle bacche là in fondo, se avete fame.
Allyn si precipitò subito a mangiare. Esitai alcuni attimi, e lo seguì. Mentre Allyn si abbuffava, io giocherellavo con una baccaliegia, e di tanto in tanto lanciavo occhiate furtive ad Umbreon, che intanto si era girato, come per fare la guardia alla porta. Nonostante tutto non riuscivo ancora a fidarmi. Sarà stata forse una mia nevrosi, ma non ero per nulla sicuro di potermi affidare a quel pokemon sconosciuto. Del resto, mi ricordavo ancora dell'avviso di Reyne.
Appena finimmo di mangiare ci sedemmo per dormire. Il terreno era duro ma comodo. Il tronco che ci copriva aveva assorbito l'acqua, e si stava abbastanza bene all'interno dell'apertura, nonostante facesse un po' freddo, essendo notte.
Mentre Allyn si rigirava per trovare una posizione comoda, mi ritrovai a guardare direttamente la schiena di Umbreon. Non sembrava, ma era alto almeno un metro. Eppure, quando ero umano, le evoluzioni degli Eevee mi sembravano così basse. E' incredibile pensare quanto il giudizio dell'altezza sia così soggettivo.
Passo' un po' di tempo, e in lontananza si cominciarono a sentire i richiami notturni degli Hoothoot e dei Noctowl. Mi ritrovai a fissare il soffitto. Non riuscivo a prendere sonno, forse per le troppe emozioni di quella sera. Mi alzai, e mi stirai. Se non dovevo dormire, tanto valeva sgranchirsi un po' le gambe.
Uscii dal tronco, e camminai per qualche metro.
- Che bella notte - disse la voce dell'Umbreon dietro di me.
- Già - dissi in un tono inespressivo. Osservai il cielo. Era un'altra bellissima notte stellata, come quella di un paio di giorni prima, quando avevo consultato Flygon. Probabilmente anche quella notte era ritornato sulla sua rupe ad osservare la volta celeste.
- Perché ci hai aiutato? - mi rivolsi ad Umbreon
- Quegli Ariados sono una minaccia per il bosco e per i pokemon che ci vivono. Qualcuno deve pur combatterli. - disse, enfatizzando in particolare l'ultima frase - Visto che vi ho soccorso, potrei sapere per quale motivo viaggiate per queste terre? Non sono molto sicure, e ci vengono pochi pokemon e umani.
Soppesai bene le parole. Del resto, non potevo nemmeno mentire. Dal suo sguardo si intuiva che era molto perspicace.
- Non siamo in una situazione particolarmente bella. Siamo alla ricerca di qualcuno che pensiamo ci possa aiutare.
- Mi basta, come motivazione.
Cadde il silenzio. Non sapevo cosa dire. Infatti, anche se non mi fidavo ancora ciecamente, volevo tentare di rompere il ghiaccio.
- C'è anche qualcun'altro che vigila su queste zone?
- Per quanto ne so, solo io ho questa responsabilità.
- Perché lo fai? Gli Ariados ti hanno fatto qualcosa?
Umbreon non rispose subito alla mia domanda. Sembrava che non ne volesse parlare. Stavo quasi per cambiare argomento, quando mi rispose: - Diciamo che dei pokemon che conoscevo hanno avuto delle brutte esperienze con loro, e ho giurato di fargliela pagare.
Il silenzio della notte ritornò a regnare. Non mi veniva in mente più nulla da dire, così feci per rientrare nel tronco. - Non l'ho detto prima, ti ringrazio anch'io - dissi, prima di entrare.
Mi distesi di nuovo, e provai ad addormentarmi. Niente, nessun risultato. Dopo un po' finalmente il sonno si impadronì di me. Feci ancora degli incubi, e mi svegliai dopo non molto, di soprassalto.
Era stato un sogno terribile. Avevo sognato che Allyn non era riuscito a liberarsi, e gli Ariados ci avevano raggiunto lì dov'eravamo intrappolati sulla ragnatela, e ci avevano iniettato una tossina per farci perdere coscienza. Si stavano apprestando a divorarci, quando mi ero svegliato.
Non volevo riaddormentarmi, e così decisi di uscire di nuovo.
La luce lunare riflesse debolmente un anello di Umbreon che sparì dietro gli alberi. Incuriosito, decisi di seguirlo. Mi tenevo a distanza, perché non volevo che mi scoprisse, ma abbastanza vicino da scorgerlo per sapere dove andava.
Lo seguì per un po', finché giunse ad un grande prato. Visto che era un grande spazio aperto, e non temevo di perderlo di vista, rimasi al riparo degli alberi. Camminò ancora per un po', finché si fermò, e si mise in piedi. Rimase immobile per un tempo infinito, forse ore, non ricordo.
Alla fine mi stancai, e decisi di sapere il motivo per cui si era fermato. Costeggiai il profilo degli alberi, finché arrivai in un punto in cui potevo vedere sia l'Umbreon che quello che gli stava davanti.
Stava ritto, immobile, a fissare due cumuli di terra davanti a sé. Sembravano quasi... tombe. A quel punto capì a cosa si riferivano le "brutte esperienze", e decisi che ne avevo abbastanza. Fortunatamente il percorso che avevo fatto era stato abbastanza lineare, per cui non faticai molto per ritrovare il tronco.
Allyn, al mio arrivo, mi chiese assonnato: - Cos'è successo?
- Niente. Torna a dormire.
Allyn si girò sull'altro fianco, e anch'io mi stesi. Ripensando a quello che avevo visto, scivolai in un piacevolissimo sonno senza sogni.




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