Al tuo fianco { Conoscersi, combattersi, amarsi } di Mania (/viewuser.php?uid=588696)
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PROLOGO
▬
C A P I T O
L O O
4 ▬
“ Al tuo fianco „
{ Conoscersi,
combattersi, amarsi }
O4 • Alle cinque del pomeriggio
■
{ Rating Verde | Slice of life + Commedia | AU!Nel futuro |
623 parole - sssht!
}
Le
cinque del pomeriggio erano un’ora bizzarra. Era troppo tardi
per
molte cose e troppo presto per tutte le altre – una fascia di
bonaccia insidiosa, nel quale si ritrovava a girovagare per casa senza
pace. Se non fosse stato per le minacce particolarmente incisive di
Emma, si sarebbe permesso di andare a disturbare Henry, persuadendolo
molto facilmente a combinare qualche diavoleria insieme.
Invece era costretto a vagabondare per l’appartamento
silenzioso
– eccezion fatta per i lievi suoni di matite e penne che
venivano
appoggiate sulla superficie della scrivania da Henry, e il lieve brusio
delle punte sui fogli a intessere lettere o numeri a seconda della
materia studiata. Per di più fuori pioveva, e non una
pioggia
sopportabile, perché almeno sarebbe potuto andare da Granny
e
lì almeno quattro chiacchiere si scambiavano; no, doveva
essere
uno schiacciante acquazzone, incredibilmente fitto, dalla prepotenza
esagerata a creare nebbia di vapore umido a galleggiare
nell’aria, inspessendola.
«Puoi guardarti un film se non sai cosa fare»,
appoggiato
allo stipite della porta, con l’aria circospetta di chi si
attende l’irruzione della madre, Henry indicava con lo
sguardo il
televisore con la relativa pila di dvd ben sistemati nelle mensole
affianco. «Puoi guardarti il film di Peter Pan, quello della
Disney», suggerì ridacchiando appena,
«Così
capisci perché pensavamo che non fosse lui il
cattivo.»
«Non so come farlo funzionare, ragazzino»
osservò
molto semplicemente Hook, alzando le spalle di poco con aria rassegnata
alla vita in un mondo di cui faticava a comprendere i meccanismi
– abitudine, ecco cosa gli mancava per poterci prendere la
mano,
l’abitudine in una vita diversa appena cominciata.
«O puoi leggerti il libro» propose in alternativa
Henry,
«Se arrivasse mamma mentre ti insegno a far funzionare il
lettore
dvd dubito che passeremmo una bella serata.»
«Non ne dubito. E libro sia», acconsentendo al
consiglio
del bambino, lo seguì in camera sua il tempo per poter
prendere
dalla sua libreria il volume dalla copertina allegramente colorata, in
cui figure dei personaggi si accaparravano un posto subordinato a
quello del protagonista, disegnato più in grande rispetto
agli
altri. Storse lievemente il naso, in espressione di palese disappunto,
quando comprese chi tra le varie rappresentazioni dovesse corrispondere
alla sua persona. Chi aveva pensato che un pirata potesse conciarsi a
quel modo, rifletté Killian più volte durante
l’inoltrarsi tra le pagine, doveva aver avuto dei seri
problemi,
perché era abbastanza certo che nemmeno in quel mondo privo
di
magia, avrebbero mai potuto assumere quelle sembianze.
Quando Emma tornò, con sacchetti della spesa e inzuppata
più di quanto lo sarebbe stata se si fosse buttata in mare,
si
ritrovò lievemente preoccupata nel ritrovare Hook accomodato
sul
divano, silenzioso e intendo a far scorrere gli occhi da una riga
all’altra. «Stai veramente solo
leggendo?»
«Davvero mi avete conciato così?»,
l’espressione cruciata e il tono risentito con il quale
alzò il libro, tamburellando sulla figura che gli sarebbe
dovuta
corrispondere, fece sfuggire più di una risata alla donna,
che
non riuscì a placare nemmeno quando le proteste di Killian
continuarono. «Non è affatto educato, tenendo
soprattutto
in considerazione che non
sono io il vero cattivo.»
«Solitamente i pirati non sono classificati come buoni, non gli si
attribuiscono qualità
particolarmente elevate e non si reputa che siano attraenti»
tentò Emma di giustificare le scelte stilistiche di una
fiaba,
chiedendosi poi per quale ragione dato che non era
responsabilità sua, e finendo per il mettersi in trappola da
sola, troppo ingenuamente, nell’intenzione di allentare la
tensione con la quale stava infossando le sopracciglia.
«State dicendo che io sono in realtà tutte queste
cose,
Swan» chiosò improvvisamente compiaciuto Hook,
tornando a
sfoderare il sorriso.
«Assolutamente
no!»
negò prontamente, spalancando lo sguardo per
l’inaspettata
replica prima di allontanarsi furente, nascondendo un imbarazzo a cui
preferiva non dar peso.
M A N I
A’ s W
O R D S
Rieccomi,
un po' prima del
previsto - ma avendole già tutte scritte, mi viene da
aggiornare
appena ho un po' di tempo per mettermi al pc.
Allora, questa è ancora in un'ambientazione molto fluff, con
quel po' di Hook insieme a Henry che a me piace tanto -
essì,
dai, ammettetelo che un po' vi sto contagiando, almeno un pochino!
E non fate conto che io abbia sforato di 123 parole, è
già un miracolo che io non lo abbia fatto fino ad ora, in
realtà - e questa flash è anche una delle rare
eccezioni
in tutta la raccolta, quindi si può chiudere un occhio, non
è vero?
Comunque, l'idea si basa principalmente sulla scena della prima puntata
- se non erro - della terza stagione, quando Killian chiede a Emma lui
com'è nelle fiabe in cui c'è Peter Pan. La
risposta di
Emma è stata così deliziosamente pungente che non
poteva
non influenzarmi a scrivere qualcosa in cui Hook si vedeva nella
versione Disney.
Tutta quest'aria fluff, chissà fino a quando
durerà - qui
inserite una risata malvagia. In tanto dico che questa semiflash avrebbe
meritato di essere una oneshot a parte, forse è
perché ho compresso il più possibile che non sono
del tutto soddisfatta del risultato, ma spero che vi piaccia almeno un
pochino!
A Euridice100
e Alix katlice
vanno come sempre i
miei più sentiti e ripetitivi grazie, sia
per aver recensito lo scorso capitolo sia per seguirmi sempre con tanta
dedizione nelle mie storie, siete fantastiche ♥ Ovviamente
un
grande grazie a chiunque abbia inserito la storia tra le
seguite/preferite/ricordate, come anche a chi legge ogni volta
silenziosamente - e vi invito a lasciarmi una recensione, di tanto in
tanto, giusto per farmi sapere anche voi cosa ne pensate e rendermi
felice!
Al prossimo aggiornamento,
Mania■
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