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“Chi… Chi sono io?”
Disse una voce. Nel buio, una
figura apparentemente umana galleggiava. Era raggomitolata in posizione fetale,
gli occhi chiusi. I capelli rossi e scompigliati, lunghi fino ai piedi
artigliati.
“Tu sei come me!”
“Eh? Chi sei?”
“Come chi sono? Io sono una bambina!”
Accanto alla creatura comparì
una bambina. Aveva i capelli neri legati in due trecce, ma anche due orecchie e
altrettante code di gatto. La creatura aprì gli occhi, gialli e luminescenti,
cerchiati di nero carbone.
“Beh, forse tu non sei proprio una bambina! Sei un bambino! Io
sono Nibi no Nekomata!”
La figura, che non era che un
ragazzino, si avvicinò a lei. Aveva un vestitino bianco. Lui invece no, aveva
una coda dello stesso colore del fuoco, e la muoveva sinuosa.
“Nibi no Nekomata?”
“Sì! A quanto ho sentito, tu dovresti essere Kyuubi no
Kitsune!”
Intanto, in un laboratorio,
degli scienziati osservavano dei tubi trasparenti, scrivendo degli appunti su
dei block-notes.
“Come sta andando?!”
“I Bijuu… Sembra stiano
comunicando!”
“Come?!”
“Sembra telepatia… Non mi
spiego come altrimenti! Il computer rileva delle onde psichiche!”
Il piccolo Kyuubi osserva
Nibi, gli occhi di lei sono azzurri e profondi.
“E… Chi è che parla fuori?”
“Aaahh, loro sono persone!”
“Persone? Noi siamo persone?”
“In un certo senso… In realtà, noi siamo come degli animali,
siamo Bijuu!”
“Non capisco… Sono una persona, o un animale?”
“Sei come me! Siamo Bijuu!”
“Allora siamo… Sia persone che animali?”
“Esatto”
Disse la piccola Nibi,
facendo una capriola. Intanto, al laboratorio…
“Dottor Pain… I Bijuu…
Sembrano essere stabili… Per ora!”
“Perfetto, Konan… Se tutto va
bene, avremo delle perfette armi viventi in ventiquattro ore…”
Ecco che compare un altro
ragazzino tra loro. Ha i capelli di un giallo crema, color sabbia. Una coda e
orecchie di tasso, anche lui chiede la stessa domanda che Kyuubi aveva fatto a
Nibi, e lei rispose…
“Tu invece sei Ichibi no Shukaku! Io mi chiamo Nibi no
Nekomata, e lui è Kyuubi no Kitsune!”
Videro
una luce, sopra di loro. Era una sfera rotonda, su uno sfondo azzurro.
“Cos’è quello?”
“Quello è il sole”
“A cosa serve?”
“Illumina il mondo e ci riscalda”
All’improvviso, il corpo di
Ichibi inizia a brillare, mentre inizia a scomparire lentamente davanti ai loro
occhi.
“Nibi… Che succede?!”
“Vedi Kyuubi…”
Mentre gli parlava, anche lei
scompariva lentamente. Kyuubi passò un braccio sul viso per asciugarsi le
lacrime.
“Che… Che sono queste?”
“Quelle sono lacrime. Vengono quando sei triste, ma tu non hai
motivo di averle…”
“Dove vai?”
“Grazie per essere stato qui con me… Io ora vado via, non ci
rivedremo più. Non piangere…”
“Aspetta! Ti prego, non andartene!”
“Non piangere, perché la vita è un dono bellissimo”
Detto questo, Nibi scomparì.
Al laboratorio, c’è il panico.
“Dottor Pain… Due Bijuu sono
morti!
“Come è possibile?! I miei
calcoli… Erano perfetti! I Bijuu rivivranno ancora!”
“Pain, ascolta! Non è giusto
nei confronti della vita…”
“ZITTA, STUPIDA! IO CREERO’
DELLE ARMI PERFETTE!”
Intanto, dentro il tubo
riempito d’acqua, Kyuubi si teneva ora la testa. I macchinari iniziavano a
guastarsi, e il vetro cominciava a creparsi.
“PRENDETE DEI SEDATIVI!
PRESTO! NON DOVRA’ RICORDARE NULLA!”
Di colpo, allora, il Bijuu si
calmò. Gli scienziati di un’organizzazione chiamata ‘Akatsuki’, volevano far
rivivere delle antiche potentissime creature… Appunto, i Bijuu. Per avere a
disposizione i loro spaventosi poteri e prendere il controllo del
mondo.
Ma questa, è un’altra
storia…
Note Autrice:
Finita questa One-shot :P In realtà, sarebbe l’introduzione a una
probabile Long fic! Comunque non so se la scriverò. Allora fatemi sapere!
Ciao!
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