Salve
a tutti, sono Lady Style. Questa
è la prima one-shot in assoluto che pubblico. Pensavo che la
prima sarebbe
stata su Dramione coppia che, personalmente, trovo bellissima. Ma il
momento di
ispirazione nei riguardi del mondo di Potter & Co. è
passato prima che io
potessi capire l’uso dell’html. È da
qualche giorno che mi sono appassionata a
una coppia che già mi piaceva in passato: Dasey. Ovvero
Derek e Casey di ‘La
mia vita con Derek’.
Ovviamente
sono agitata, essendo
la mia prima one-shot, e non sono neanche molto convinta della
decisione di
pubblicarla qui sopra. Ma perché non rischiare un
po’ nella vita?!
Ho
iniziato a riguardare i video
su You-Tube
dedicati a questa coppia e
mi è venuta di getto. Non è la prima che scrivo
su di loro, ma la primo che
completo sicuramente. È nato come gioco e l’ho
scritta tra ieri pomeriggio e
ieri sera quando sono tornata da una pizza fuori casa. Poi ho aperto
Nvu
sperando nel miracolo, ed è accaduto: ho imparato a postare!
^^
Ovviamente
ieri sera sarei stata
più sicura di me, nel pubblicare, ma poi ho deciso di
scrivere le Note dell’Autore,
era già tardi e ho perso un mucchio di tempo.
Perciò posto ora. Credo anche di
essere in debito con me stessa, mi merito di postare, soprattutto dopo
che gli
operai che mi stanno montando i mobili della camera nuova hanno
continuato a
sbirciare (in particolare un grassone), costringendomi a chiudere e
riaprire la
finestra di Word a scatti, mentre rileggevo.
I
commenti ovviamente sono ben
accetti, sia di elogio (magari… XD!) sia di critica, a patto
che sia
costruttiva e non distruttiva!
Bene,
vi lascio alla one-shot e vi
auguro buona lettura!
P.S.
Littlenora mi aspetto un
commento!!!
* *
Lady Style * *
Erano
fratelli, o meglio,
fratellastri. E ci hanno fregati tutti. (titolo provvisorio)
Erano bellissimi.
Erano i ragazzi più belli
della scuola, quelli che tutti
avrebbero eletto come Re e Reginetta del ballo di fine anno. E infatti
l’anno
prima era stato proprio così!
Quando, proprio come tutti si
sarebbero aspettati, si erano
scambiati uno sguardo complice, prima di tornare a dissotterrare
l’ascia di
guerra con battutine pungenti e occhiatacce.
Come ci si aspettava da due fratelli
d’altra parte. Come ci
si aspettava da loro. Nemici da sempre.
Nemici da quando Casey era venuta ad
abitare a casa di Derek
e aveva iniziato a frequentare la sua scuola. Da quando i loro
genitori,
entrambi sigle con a carico due figli lei, tre lui, avevano deciso di
unirsi in
matrimonio.
Derek era già il playboy
della scuola. E come non notarlo
con il suo fascino carico di mistero?!
Ma Casey aveva conquistato tutti. Non
spiccava per le arie
che si dava o per i soldi. Spiccava per la sua bellezza genuina.
Sembrava così pura.
Ecco, quello era l’aggettivo
adatto.
Erano fratelli, ok, fratellastri. E
perciò tutte le ragazze miravano
a Derek, e tutti i ragazzi fantasticavano su Casey.
In effetti ebbero le loro storie,
più o meno serie. Derek
perse la testa per Kendra e poi ebbe anche qualche sporadico incontro
con me,
lo ammetto, ma finì presto e lui tornò a
frequentare una ragazza diversa ogni
settimana.
Per Casey invece ci furono Sam, Max,
Trevor e Scott e poi
più niente.
Erano fratelli, ma ci fregarono alla
grande!
Cominciò tutto qualche
mese fa.
Casey iniziò a diventare
sempre più distratta, ogni tanto la
sorprendevo a fantasticare a mensa, nei corridoi, persino in aula
durante la
lezione!
Poi le sue telefonate si diradarono.
Ogni tanto andai a
trovarla, in veste di sua migliore amica, ma la trovavo sempre distesa
sul
letto con l’ipod nelle orecchie, o attaccata al suo diario. A
volte mi sedevo alla
scrivania e le dicevo di continuare pure a fare quello che stava
facendo, in
modo da poterla osservare meglio. Scriveva, scriveva, scriveva e
poi…
stracciava tutto. Lettere, presumo. Lettere che il destinatario non
avrebbe mai
aperto.
A volte cercavo di trascinarla fuori,
farle riprendere i
contatti col mondo esterno, ma dopo le prime volte desistetti: mi
seguiva
apatica, ciondolando e non appassionandosi a niente.
Era diventata più
taciturna, quasi più pallida e sicuramente
più magra di un paio di chili.
Però si curava ancora di
più se possibile!
Era chiusa in un mondo tutto suo e
nessuno riusciva a
entrarci. Anche Nora era un po’ preoccupata.
Mi ricordo che Lizzie era serena come
non mai, e ci guardava
con quell’aria di chi la sa lunga.
Provammo a chiederle cosa sapeva un
pomeriggio in cucina,
afferrò il suo succo di frutta dal bancone e ci
guardò quasi con aria di
sufficienza –Come non l’avete capito?! Casey
è innamorata!- detto questo girò i
tacchi e uscì dalla cucina.
Mi ricordo anche che dalla porta era
entrato Derek in tempo
per sentire l’affermazione della sorella minore. Fu
lì che colsi il primo
segnale strano anche da lui, ma, tant’ero presa da Casey, che
non ci feci quasi
caso. Se fossi stata più attenta me ne sarei accorta ben ben
prima!
Derek ci guardò con uno
sguardo indecifrabile e, indicando
con il braccio teso le scale che portavano alle camere da letto,
ripeté
incredulo –Casey è innamorata?!-
Ero appoggiata coi gomiti sul bancone
e lo guardai
distrattamente –Così sembrerebbe… -
Non ne sapevamo molto più
di prima. Perché? Di chi? Quando
era successo? Tutte domande senza risposta.
Nora mi chiese –Emily puoi
andare su a dirle di mangiare
qualcosa?! È ora di merenda e non tocca cibo da
stamattina… - detto questo la
donna si accasciò su uno sgabello, portandosi una mano sul
viso. Non mi piaceva
vedere Nora così spaesata, era sempre stata una donna sicura
di sé. Non mi
piaceva sentirmi così inutile e, soprattutto, non mi piaceva
vedere la mia
solare amica ridotta così male!
-Emily, portagli quel piatto di
biscotti già che ci sei…
Chissà, magari si ricorderà che sapore
hanno… - lo disse con un tono sconsolato
mentre mi porgeva il piatto, ma Derek lo intercettò prima di
me –Non ti
preoccupare, Nora, glielo porto io!-
Se ben ci penso ricordo che rimasi
sconcertata lì per lì, ma
liquidai la questione pensando volesse stuzzicarla come suo solito e
questa
volta non mi andava di difenderla. Casey aveva decisamente bisogno di
una
scrollata e chi meglio del suo odiato fratellastro poteva dargliela?!
Non potevo pensare che fosse cambiata
così tanto da non
urlargli più dietro!
E infatti, anche se molto dopo
rispetto al solito, seguirono
le solite urla provenienti dal piano di sopra, dov’era
sparito il ragazzo. Io e
Nora ci scambiammo un mezzo sorriso. Che stesse per tornare tutto alla
normalità?!
Ma poi sentimmo cosa stava urlando la
mia amica.
-Io non sono innamorata di nessuno! E
comunque non sono
affari tuoi!- fu l’ultima cosa che urlò prima di
sbattere la porta della sua
camera.
Mi sembrava un pochino troppo
suscettibile sull’argomento:
brutto segno!
Derek scese giù con il suo
classico ghigno dipinto sul viso
ma una luce diversa negli occhi. Gli chiesi qualcosa ma mi rispose a
monosillabi e si andò a chiudere in camera sua.
Tra le altre domande gli avevo
chiesto cosa le aveva detto
per farla urlare tanto, fu l’unico quesito per cui ottenni
una risposta
soddisfacente: le aveva chiesto chi le aveva fatto perdere la testa, ma
non
aveva scoperto niente. “Non ho ancora
scoperto niente” aveva precisato e
io aspettai fiduciosa. Ma da lui non seppi più niente.
La situazione con Casey non dava
segno di cambiare e allora
iniziai a volerne parlare in disparte con Derek. Anche lui era
diventato più
meditabondo ultimamente, più taciturno e riservato.
Combinava persino meno
cazzate!
Stava meditando su qualcosa, o almeno
stava progettando
qualcosa! La cosa non mi tranquillizzava affatto. Erano tutti troppo
tranquilli.
Com’è che si dice, la calma prima della tempesta?!
Era quello che sentivo: l’imminente
arrivo di una tempesta che ci avrebbe travolti. Ma non sapevo sotto che
aspetto
si sarebbe presentata e la cosa mi agitava parecchio.
Cosa sarebbe successo di
lì a poco?
Iniziai ad osservare il fratello
della mia amica con più
cura, per cercare di prenderlo in disparte e chiedergli notizie,
spiegazioni.
Casey sembrava essersene accorta e sembrava quasi impedirmi di rimanere
sola
con lui. Osservando, però, iniziai a notare una serie di
comportamenti
interessanti anche in lui.
Osservava spesso la sorellastra,
meditabondo, soppesandola
quasi, con lo sguardo. Notai anche che Casey sembrava esser parecchio
imbarazzata, come se sentisse il peso di quello sguardo ogni volta che
gli dava
la schiena.
Faceva di tutto per evitare che i
loro occhi s’incrociassero
e, quando succedeva, sembravano incatenarsi per qualche secondo e
staccarsi dal
resto del mondo. Poi tutto tornava alla normalità, loro
proseguivano, il mondo
tornava a girare e il tempo a scorrere con regolarità.
Cercai anche d’introdurre
l’argomento ‘Derek’ nelle nostre
conversazioni, ma era abile a cambiar discorso repentinamente. Sembrava
quasi
fiutare quando lo si poteva incrociare, o quando si poteva incappare in
un qualcosa
che aveva anche solo un lontano legame con il fratello.
Un altro segnale mi arrivò
dall’ultima persona dalla quale
avrei potuto anche solo immaginare di chiedere informazioni, ma che era
l’unica
a osservarci sempre ben bene: Marty.
Un giorno ero a casa Venturi come mio
solito. Non potevo
pensare di lasciare sola Casey, anche se poi mi rinchiudevo in cucina a
sospirare e a trarre le ipotesi più improbabili del mondo
con Nora, e questo
perché non riuscivo proprio a guardare i suoi occhioni
velati dalle
preoccupazioni e persi in chissà che roseo mondo creato su
misura per lei e il
suo misterioso amante.
Marty arrivò di gran
carriera come solo una bimba molto
piccola può fare, sentendosi in completo agio nel suo
territorio.
Arrivò e iniziò
a cantilenare urlando –Derek e Casey si sono
baciati! Derek e Casey si sono baciati! Derek e… - non fece
in tempo a
completare per la terza volta la frase che uno spettinato Derek le
arrivò da
dietro e le portò una mano sulla bocca, sollevandola in aria
al contempo. Non
era giunto molto tempestivamente, però: la frase
l’avevamo sentita forte e
chiara, ripetuta due (quasi tre) volte, per giunta, e ora lo guardavamo
con gli
occhi sgranati. Poco dopo alle sue spalle era sbucata di corsa una
trafelata
Casey.
Fu Nora la prima a prendere parola,
mentre Marty da in
braccio al fratello sorrideva a tutti.
-Derek, Casey- il suo tono di voce
era reso acuto
dall’incredulità e dallo shock iniziale
–Che sta succedendo?!-
Casey aprì bocca per
rispondere ma quel piccolo genietto di
Marty la batté sul tempo –Si stavano baciando. Li
ho visti. Lui era in piedi ma
era piegato su di lei, la stava spingendo per farla sdraiare sul letto.
Le
teneva i polsi stretti perché lei faceva resistenza e prima
di baciarla… -
Derek la interruppe con tono scocciato, quasi schifato, tanto che anche
Casey
si voltò a guardarlo, quasi offesa, ma questo non ci
stupì perché il ragazzo
stava dicendo –Marty! Io non l’ho baciata!- stava
quasi urlando, sembrava
davvero esasperato e ci indusse quasi a credergli senza obiezioni. In
fondo il
tutto era talmente irreale! Ma i bambini sono o no la bocca della
verità e il
volto dell’innocenza?!
Ok, forse non Marty, ma anche Derek
è sempre stato un bravo
attore e decidere a chi credere era davvero un’impresa! Casey
sembrava
sconvolta e non ci era di nessuno aiuto.
Marty però aveva preso il
lato testardo dei Venturi e
ribatté convinta, guardando il fratello e urlando
–Si, si che l’hai baciata! Vi
ho visti! Che schifo!- Derek, che la teneva ancora in braccio, la
posò a terra,
la bimba si girò verso me e Nora e ci disse con
un’espressione complice in
volto –Dicevo che prima di baciarla le ha anche detto
‘Dai, non ci vede
nessuno!’, perché, sapete, lei era indecisa- detto
questo corse via chiamando a
gran voce il suo orso di pezza.
-Mamma- intervenne Casey come la
bimba uscì dalla stanza. Il
suo volto era pallido, non capivamo per quale dei tanti possibili
motivi. Derek
la interruppe prepotente –Non le crederai mica, Nora?-
La donna lo guardò
indecisa e Derek passò all’attacco
–è una
bambina! E sai quanta fantasia ha Marty… In fondo ti sembra
possibile?! Stavamo
litigando come al solito… vero, Casey?- assestò
una gomitata nelle costole a
Casey.
-Si, si- ripeté
automaticamente, poi si riscosse e aggiunse
–Ovvio. Derek mi ha spinta sul letto e voleva convincermi a
partecipare a uno
di quei suoi stupidi giochi. Sai, quelli che fa con i suoi amici, no?!
Scommesse e robe del genere… Niente di pericoloso, ma a me
non piacciono, lo
sai! E ultimamente non sono molto in vena di giocare!-
Derek le lanciò
un’occhiataccia –Si, infatti- disse come se
fosse la cosa più naturale del mondo –E Casey mi
ha risposto male come al
solito, sai come fa lei, no?! Ti viene vicino e ti parla a due
centimetri dal
naso per risultare più minacciosa, tanto che ti fa diventare
strabico…-
Nora si concesse un sorrisino mentre
Casey inceneriva Derek
con lo sguardo. Era lo scena più normale a cui avessimo
assistito da molto
tempo e sperammo che fosse un buon segno. Lentamente sarebbe tornato
tutto alla
normalità.
Devo ammettere che non faticammo a
credere ai miei amici,
soprattutto conoscendo la fervida immaginazione dei bambini in genere,
e di
Marty in particolare. Il discorso non venne più toccato.
Ma,ora che collego tutti i tasselli e
mi rendo conto di
quanto sia stata cieca, mi ricordo anche di piccoli particolari che, a
loro
tempo, mi erano sembrati insignificanti.
Per esempio mi ricordo che Derek e
Casey si scambiarono uno
sguardo compiaciuto e uscirono dalla cucina. Subito dopo uscii
anch’io per
dirigermi a casa e loro erano lì, sulle scale. Derek le
circondava le spalle
con un braccio, il palmo aperto della mano premuto sulla schiena di
lei. Casey
aveva la testa chinata e le braccia conserte e lui per parlarle si era
leggermente piegato verso il suo orecchio.
-Stai tranquilla- le disse con un
tono insolitamente
premuroso, poi mi vide e si staccò quasi di malavoglia
iniziando a salire le
scale e regalandomi una gelida occhiata. Non capii il
perché, salutai e mi
diressi a casa senza pensarci più.
Un altro fatto curioso fu come, da
quel bacio (ma me ne
rendo conto solo ora che fu nei giorni che subito seguirono il bacio)
ai giorni
e poi le settimane e i mesi a seguire, Derek smise gradualmente di
uscire con
le sue tante spasimanti, evitando con cura di portarle a casa.
E poi ci fu il fatto del cinema.
Eravamo tutti in fila per vedere
l’ultimo film uscito nelle
sale. Stranamente (o forse non poi così tanto?!) sia Casey e
io, sia Derek e
Sam avevamo deciso di andare a vedere quel film, così ci
trovammo in coda gli
uni dietro le altre.
Derek è da sempre un bel
ragazzo e, lo ammetto, ogni tanto
gli lanciavo uno sguardo appena appena interessato. Ma una cosa mi
colpì alla
terza o quarta occhiata di sfuggita: la direzione del suo sguardo che
puntava
direttamente sulle pieghe della gonna di Casey.
Mi sembrò una cosa
divertente e innocente lì per lì, ma lui
continuò per tutto il tempo che stemmo in fila. Ormai vicino
alla biglietteria
diedi di gomito alla mia amica –Hey Casey- la chiamai
sottovoce, ma non
abbastanza –è da quando siamo in fila che Derek ti
guarda il culo. Che sia così
disperato?! Non l’ho più visto uscire con nessuna
da mesi… - le dissi.
Mi accorsi subito che qualcosa non
andava perché Casey
divenne rossa di botto, ma non si girò a fronteggiare il
fratello, o a chiedere
spiegazioni, come avrebbe fatto normalmente. Non sembrava
scandalizzata,
sconvolta o esasperata. Sembrava solo tanto tanto tanto imbarazzata,
come se
fosse stata colta in flagrante nel fare qualcosa di molto sbagliato. Di
proibito.
Derek che aveva sentito tutto ci
passò in mezzo di
malagrazia con un –Scusate!- che mi suonò come un
ringhio, mentre un confuso e
ignaro Sam lo seguiva a ruota alternando gesti
d’incomprensione a gesti di
scusa alle persone che l’amico urtava nella foga.
Casey e io rimanemmo in silenzio per
il resto della giornata
e non ne facemmo più parola.
E ora?!
Bhè, ora mi suona ancora
parecchio strano andare a casa
loro, entrare dalla porta principale come se fosse casa mia e vederli
in
atteggiamenti affettuosi sul divano.
Mi è già
capitato. In quei casi Casey si alza di botto
imbarazzata e anche Derek sembra arrossire leggermente, borbottando
qualcosa e
accendendo il televisore.
Ma non importa quanto sia difficile
per me, è niente in
confronto a quello che hanno passato loro, sentendosi sbagliati
per così tanto tempo. Sfiorando per molti mesi
l’idea di
mollare perché troppo difficile, troppo doloroso, ma
accantonandola subito
dopo, perché impossibile da attuare.
Tenendoci nascosta la cosa e
trasformandosi misteriosamente
ai nostri occhi in persone che non erano. Vivendo di preoccupazioni,
nell’ansia
di essere scoperti e nella sensazione di tradire la fiducia di tutti
solo per via
del loro sentimento.
Ma la luce che vedo negli occhi della
mia amica ora che è
venuto tutto a galla, nonostante le difficoltà, è
impagabile. E credo che anche
Nora e Lizzie se ne siano accorte perché stanno cercando di
accettare la cosa.
Anche negli occhi di Derek vedo una
luce diversa e la cosa
mi ha sconvolto fin dall’inizio. Ero convinta che lui non
potesse innamorarsi,
neanche quando aveva preso quella sbandata per Kendra avevo cambiato
idea. Ma nemmeno
allora aveva quella luce negli occhi. Ora, però,
dovrò iniziare a rivedere le
mie opinioni.
Finalmente, poi, anche a scuola sono
considerati una
coppietta ufficiale. Si è risolto tutto anche lì,
non senza difficoltà. L’età
decisamente meno avanzata non è comunque sinonimo di
apertura mentale e c’è
voluto un po’ per cambiare ordine di idee e rendersi conto
che non c’è nulla di
male, che sono fratellastri, non fratelli. E che non
c’è niente di illecito, o
che vada contro natura.
Prima sottolineavano la loro non
parentela per disprezzo l’uno
dell’altra, ora perché vogliono essere accettati
per come sono, per quello che
pensano e provano.
E ci stanno riuscendo. Nonostante
l’incredulità e iniziale e
la rabbia per chi puntava a uno dei due.
L’ho detto: ci hanno
fregati. Alla grande.
E ora, dopo aver vinto la loro lotta
contro tutti, iniziano
anche ad avere i primi atteggiamenti affettuosi in pubblico. Devo
ammetterlo:
sono molto carini da vedere insieme.
Mi dirigo in palestra. Non mi ricordo
se c’è qualcuno che fa
lezione quest’ora, quindi sbircerò prima di
entrare.
Peccato, vedo una bimba seduta su una
panca. Non mi
ricordavo che facessero lezione i bambini della scuola elementare qui a
fianco,
quella a cui si è rotta una tubatura e si è
allagata la palestra.
Controllo sull’orario
provvisorio, attaccato sopra quello
principale. No, infatti, facevano lezione l’ora prima. Che la
bimbetta sia una
ritardataria?! Uffa, speriamo si sbrighi: la palestra è il
mio pensatoio.
Sbircio nuovamente. Sulla panchina
c’è anche Casey e tiene
la mano alla bimba. Non è molto bello da dire ma mi metto a
origliare: hanno
delle espressioni talmente concentrate!
E poi che cosa si potranno mai
confidare, di segreto, una
bambina e un’innamorata?!
Ed è proprio di amore che
parlano. Casey tiene la mano alla
bimba, la chiama per nome (Dasey), e le sta dicendo –Il vero
amore lo troverai
quando meno te lo aspetti, magari tra qualche anno… Tu stai
tranquilla e
aspetta con fiducia… Anch’io ho dubitato ma
poi… -
-Poi che è successo?!-
chiede curiosa la bimba, guardandola
con gli occhi sgranati.
-Poi sono arrivato io- conclude
un’altra voce, una voce
maschile, mentre un cerchio da hula-hop infila la testa e il corpo di
Casey,
ancora voltata verso la bimba. Il proprietario del cerchio lo attira a
sé,
costringendo la ragazza a sciogliere le gambe dalla loro posizione
originaria
–accavallate- e a sporgersi verso di lui. La bimba sorride
–Piacere Dasey-
disse. Il sorriso così spontaneo e sereno della piccola
contagia anche Derek
che le afferra la manina nella sua –Io sono Derek, piacere.
Hai un bel nome, lo
sai?-
-Chiamerai così vostra
figlia?!- chiede la bimba
ingenuamente.
Mi chiudo la porta alle spalle e li
lascio con la loro
privacy. Mediterò un altro giorno. Mediterò su
quanto stiano bene insieme i
miei due migliori amici e su quanto già adori, senza
conoscerla, quella piccola
bambina tanto spigliata. Quella Dasey.
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