Corde Nere

di Scale Buie
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Sarebbe bello poter volare. 
Il cuore in gola, e i gomiti in pancia. 
O in panchina. NO, stasera non giocano. 
Mi chiamo Pisolino, ho 56 anni e non ho mai avuto un Alessio tutto per me. Vorrei... ma non posso.
I Sindaci di tutto il paese si sono radunati per portarmi via. Per chiudermi nella notte. Nelle scale buie.
Le corde nere della De Filippi continuano  a tormentarmi e le spille da balia di Pippo mi pungono i piedi interni.
Vorrei saper cantare. Sorrido. Mangio un biscotto, non è cotto. Mangio un prosciutto, ma è asciutto. .
Picchio un farabbutto.
Non vorrei mai trovarmi faccia a faccia con Bonolis, gli puzza il cranio.
Mi piace avventurarmi tra le braccia dei boscaioli irrobustiti. Pesanti, massicci.
Cade un respiro destro dimenticato.
Sussurri violacei e fucsia, dettati dalla furia indigesta. Digerisco i pianti Greci dagli antichi valori, risuonando piatti di porcellana caduti.
Denti che intruppano.
Mosche che sussurrano.
Formichieri panzotti.
Gente soddisfatta.
Pantaloni irriverenti. 
Tasche subordinate. TUTTO RICONDUCE ALLE CORDE NERE CON CUI SONO STATO PICCHIATO DA... bimbo.
Perché, in realtà...
... quelle corde nere...
erano....
TU.
 




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