Disclaimer: Full Metal Alchemist ed Edward Elric sono propriet‡ esclusiva di Arakawa
Hiromu.
Si prega di leggere fino alla fine prima di giudicare Edward.
AL MATTINO
“Edward P.O.V.”
“Ti odio.”
...
“Da quando sei venuto al mondo, da quando sei entrato prepotentemente
nella mia vita Al mi guarda in modo diverso, Mustang mi guarda in modo diverso, tutto l'esercito,
anzi tutta Amestris mi guarda in modo diverso.”
...
“Mi disgusta tutto di te.”
...
“Il tuo colore.”
...
“La tua forma.”
...
“Semplicemente la tua esistenza.”
...
“Dannazione! Perché non sparisci una volta per tutte?”
...
“Non ti voglio, non ti ho mai voluto e invece tu, nonostante tutto,
incurante di quello che provo, ti sei intrufolato nella mia esistenza.”
...
“Winry mi ha chiesto come abbia fatto il celeberrimo alchimista d'Acciao
a ridursi in questo stato pietoso... e vorrei saperlo anch'io.”
...
“»E' stata la follia di una notte, ho voluto ignorare le possibili
conseguenze delle mie azioni. In fondo volevo solo concedermi una distrazione, é così strano alla
mia età?”
...
“Il principio dello scambio equivalente mi ha fregato un'altra
volta.”
...
“A causa tua anche il mio viso é cambiato... Non ti sopporto
più!”
...
...
“Sai una cosa?”
...
“Tze, certo che no. Come fa a sapere qualsiasi cosa uno come te, nato
solo ieri?”
...
Gli occhi dorati, un tempo così luminosi, si socchiudono e diventano gelidi mentre la mente
diabolica escogita un piano per liberarsi del lurido parassita (come lui stesso lo definisce).
...
“Ti confiderò un segreto... non mi importa se hai solo un giorno di
vita, se non sei ancora maturo, se non sei preparato: ho deciso che
ti schiaccerò.”
...
“Idea grandiosa la mia, vero? Senza di te tutto quanto tornerà alla
normalità (se si può definire “normale” una vita come la mia...)”
...
“Ho deciso, tu morirai per mano mia qui e ora.”
...
“Sei nato da un mio sbaglio e io stesso ti eliminerò per
sempre.”
...
Edward con un gesto repentino cala la mano destra, priva del guanto, su quella cosa che
gli ha guastato la vita e istantaneamente si trova le dita irrorate di un liquido caldo, denso e
dall'odore dolciastro.
Reprimendo una lacrima di dolore per il folle gesto appena compiuto, va al lavabo dove cancella
gli ultimi residui della “creatura”, (“si può chiamare così
quella cosa diabolica?” si chiede Ed) che ha appena soppresso. Si lava la faccia per
tranquillizzarsi, ma fa male, troppo male, é ancora troppo presto... forse, chissà... col
tempo...
Per nulla pentito dell'azione commessa, Edward si porta davanti allo specchio e osserva il
proprio volto, ma un'ombra cala sui suoi occhi quando nota un rivolo di sangue scivolargli sinuoso
lungo il mento.
“Anche ora che ti ho tolto di mezzo non fai altro che
danni.” commenta sprezzante.
Con un urlo decide di sfogare la rabbia e la frustrazione che da troppo tempo gli attanagliano,
con una presa ferrea, il cuore...
“MALEDETTO
BRUUFOOLOO!!!”
Quella mattina Edward prende una drastica decisione... evitare come la peste nera... la
cioccolata!
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