Nick autore: Queen of the lower court
Titolo: About grumpy men and pretty boys
Personaggi: Yukio Kasamatsu, Ryota Kise [Kuroko no basket]; Hajime Iwaizumi, Tooru Oikawa [Haikyuu!!]
Genere: generale, commedia
Avvisi: what if (Iwaizumi e Kasamatsu sono cugini da parte di madre)
Rating: verde
Note: Dopo
lunghe peregrinazioni mentali, ecco finalmente il crossover! Yukio-san
e Hajime-san sono talmente simili che ormai quando dico che sono cugini
non scherzo più XD Oikawa e Kise sono tremendamente simili che non è
neppure divertente paragonarli (la vera differenza sta nel fatto che
Oikawa è del terz'anno ed è il capitano della squadra, oltre che l'Ace,
ma viene pestato uguale XD).
è ambientata all'incirca durante la
pausa estiva tra InterHigh e Torneo invernale (Spring High per i
pallavolisti), non stiamo a focalizzarci sui dettagli o non ne esco
viva. I due Kaijou sono reduci dalla sconfitta contro il Touou, mentre
i due Aobajousai hanno perso contro la Shiratorizawa.
Da parte di Haijime vengono menzionati Ushijima Wakatoshi e Tobio Kageyama, Kasamatsu nomina gli altri Miracoli.
Oikawa
fa del sarcasmo sul fatto che indossa la maglia numero uno (che è
comune a quasi tutti i capitani, non so se è la norma). La cosa che a
me fa sorridere è che Iwaizumi indossa la maglia quattro, così come
Kasamatsu <3
About grumpy men and pretty boys <3
-... E sono il capitano, maglia numero uno. Perchè
sono
il numero uno. Il migliore, the
best, il Re. Il Gran Re, a dirla tutta, perché sono meglio di quello
stupido di
Tobio, non sono un dittatore, io, so cosa è meglio per i miei compagni
di
squadra e...-
DONG
Per poco Oikawa-san non cade a terra, investito in pieno da
un pallone che lo ha centrato sulla nuca coperta di capelli castani.
Kise, che
fine a un secondo prima si stava sorbendo le sue prese in giro e i suoi
sproloqui tutto imbrociato e depresso, fa un terrorizzato salto
indietro, prima di
voltarsi verso la direzione da cui è partito quel missile terra-aria,
giusto
per incrociare l’espressione incazzata di Iwaizumi-san e quella
altrettanto
scocciata di Kasamatsu-sempai.
-OHI, OIKAWA! Smettila di prendertela con quel primino,
comportati da persona adulta!-
-Ma Iwa-chan...-
-Non piagnucolare, cretino! Vuoi che ti colpisca di
nuovo?!?-
Oikawa si affretta a negare, sperticandosi in scuse e
promettendo di comportarsi come un sempai perbene, prima di acchiappare
un Kise
vagamente reticente e trascinarlo dietro l’angolo di casa, al riparo.
Kasamatsu
non è esattamente sicuro che possa mantenere la promessa, anche perché
lui e
Kise hanno fin troppe cose in comune e al solo pensiero di lasciarli
interagire
da soli gli vengono di nuovo i brividi, ma si consola nella
considerazione che,
alla fine, un setter e uno small forward non possano certo scambiarsi
chissà
quali segreti.
-Bella mira- commenta –Perché diamine sei venuto a trovarmi
con quel tipo, tra parentesi?-
-Ma secondo te? Siamo qui per una partita, mica in vacanza.
Come se riuscissi a liberarmene, poi-
Iwaizumi Hajime, suo cugino da parte di madre, si lascia di
nuovo andare sdraiato nell’erba del piccolo giardino della sua
abitazione,
restando a guardare il cielo azzurro seppur giocherellando
distrattamente con
un pallone da pallavolo. Yukio lo studia per qualche secondo, prima di
sottrarglielo dalle dita e provare a farlo rimbalzare.
-Non dovreste allenarvi, allora?-
-Abbiamo passato tutta la mattina a studiare la strategia
per la partita, e passeremo domani a provarla. Per oggi il coach ci ha
lasciato
il pomeriggio libero, per sistemarci in albergo, così ho pensato di
fare un
salto a trovare te e la zia... e quel deficiente mi si è appiccicato
appresso-
A Kasamatsu scappa un sorriso. In effetti è stata un po’ una
sorpresa vederselo apparire all’improvviso, accompagnato da quel tipo
chiassoso
e petulante. Sufficientemente chiassoso e petulante da far sembrare
Kise un
pivellino, al confronto. Il sorriso rischia di sfociare in una risata,
se
ripensa all’espressione funerea di Hajime al momento della soglia di
casa,
quando si era ritrovato Kise e il suo sorriso smagliante di fronte e
aveva
tuonato “Un altro? Non ci posso credere!”, ma prima che sia troppo
tardi riesce
a soffocarla dietro la palla. La fa roteare tra le dita, e poi prova a
lanciarla verso il canestro che ha montato sulla parete di fronte a
loro. Troppo
leggera rispetto quelle a cui è abituato, la sfera descrive un arco più
corto
mancando, seppur di poco, il bersaglio.
-Tsk-
-Tu invece? Giochi ancora?- chiede Iwaizumi, curioso,
scoccandogli un’occhiata di sottecchi.
Lo sguardo di Yukio si addensa, osservando il pallone
rotolare indolente, fino a raggiungere i suoi piedi.
-Tra poco inizia il torneo invernale, non posso mollare proprio
ora. Siamo nelle condizioni di poter ottenere un buon risultato-
arriccia il
naso in una smorfia, mentre parla, e si china per recuperare il
pallone,
sperando che non si noti la preoccupazione che gli è montata in corpo.
-Anche se dipenderà da quanto Kise si riprende, ha avuto un
brutto infortunio questa primavera. Tu e Oikawa per quanto continuate?-
-Beh, tra poco cominciano i preliminari– commenta l’altro,
meditabondo –Il fatto è che c’è un tizio che sia io che Oikawa vogliamo
battere, e un altro che vuole surclassarlo come setter, e ho tipo
promesso che
saremmo arrivati insieme ai Nazionali e quindi, uhn, è complicato, non
credo
sarà tanto presto- conclude, tirandosi seduto e grattandosi la nuca.
Kasamatsu
sospira.
-Conosco la sensazione, Kise vorrebbe battere i suoi cinque
ex compagni di squadra e non abbiamo vinto manco contro uno di loro- si
stringe
nelle spalle –Gestirlo diventa sempre più difficile-
-Hai già scelto l’università?-
Ma prima che Kasamatsu possa rispondere, si sente arrivare
un gran cicaleccio dalla strada, solitamente poco affollata, poi il
suono di un
paio di risate argentine e anche qualche scatto di macchina fotografica
accompagnato
da una serie di “kyaaaaa” molto svenevoli. Kasamatsu e Iwaizumi si
guardano,
perplessi, poi si alzano in piedi all’unisono e si decidono a voltare
l’angolo
per vedere che succede.
Solo per vedere Kise e Oikawa circondati da un
oceano
di ragazzine delle età più
disparate, tutte in adorazione della loro persona e dei loro sorrisi
gentili,
intenti a concedere foto e autografi e... baci?
-Ora lo distruggo- mugugna Hajime, i pugni serrati che
tremano convulsamente di rabbia e più di un’ondata di vapore che gli
fuma dal
capo –Lo polverizzo, lo riduco a brandelli, lo...- e fa per cercare la
palla da
pallavolo.
-Aspetta- Kasamatsu lo ferma, afferrandolo per un polso, e
limitandosi a correre a cercare i suoi palloni da basket come l’altro
lo guarda,
perplesso.
-Questi sono più pesanti. E fanno più
male.-
lo informa, passandogliene uno con un sorriso smagliante.
Iwaizumi comincia il suo tiro al belloccio, urlando le
peggiori amenità che si potrebbero immaginari, e Kasamatsu ragiona che
dovrebbe
invitare suo cugino a venirlo a trovare più spesso.