capitolo 1
My little mermaid
Capitolo 1
Il
mondo umano mi ha sempre affascinata... è un mondo così
strano e curioso. Sono alcuni anni in cui ci vivo, ma faccio ancora fatica ad abituarmi.
Domani incomincerò un nuovo anno di liceo in una nuova scuola
umana. Sarò sincera, sono un po' nervosa... forse anche
perchè questo sarà il mio primo anno in cui vivrò in
una nuova casa umana insieme alla mia amata sorella Koko.
- Rosalie ti muovi?! 'Sti scatoloni non si portano da soli!!- mi urla
contro Koko portando senza il minimo sforzo una pila di 5 scatoloni
- Arrivo Koko... Non rompere le palle! Non c'è bisogno di
incazzarsi per 'ste michiate!!- Ok. Vi starete chiedendo che fine ha fatto
tutta la poesia di qualche minuto prima, vero?
Beh... io sono così. Sono poetica già di mio, ma per
vivere qui nel mondo umano mi sono dovuta leggermente "ambientare".
Ma forse è meglio che vi spieghi meglio la mia storia dal principio.
Mi chiamo Rosalie e sono quasi 70 anni che vivo stabilmente nel mondo umano,
ma questo per me e mia sorella sarà il primo in cui saremo
veramente "da sole".
Anche perchè tutte le altre volte eravamo sempre scortate da qualche guardia o ufficiale di nostro padre.
Sono abbastanza alta in forma umana, quasi 1.72. Ho una corporatura
abbastanza normale (nè troppo magra nè troppo in carne)
lunghi capelli biondi, occhi castani e due labbra carnose.
Eppure nonostante il mio aspetto sembri "normale", non lo sono proprio per niente!
Beh, a meno che non considerate essere delle sirene normali...
Sì, lo so cosa state pensando. "Ci stai per caso pigliando per il culo?! Le sirene non esistono!"
e
qui cari miei, mi dispiace molto deludervi ma le sirene esistono.
Esattamente come possono esistere gli umani, i vampiri e i mutaforma,
esistiamo anche noi... Beh non siamo certamente come Ariel della Disney, ma abbiamo alcune cose incomune. Per esempio: è vero che siamo per metà "pesci",
abbiamo una coda, possiamo respirare sott'acqua e il nostro canto
è un qualcosa di talmente melodioso che può attirare chiunque.
In più però possiamo anche prendere forma umana per poter vivere indisturbati tra i nostri cari e ingenui umani.
-
Rose! Per Poseidone, ti vuoi dare una mossa?! Non possiamo perdere
tutto il pomeriggio per muovere solo 4 scatoloni, su!- mi ri-urla mia
sorella.
- Ok. Ok. Mi muovo, basta che la smetti di urlare come una
posseduta!- le dico il più pacatamente possibile, prendendo a mia volta
un po' di scatoloni dal soggiorno
- Questi dove vuoi che li metto?- le chiedo vedendola appoggiare uno scatolone in cucina
-
Mh... Se non sbaglio quelle dovrebbero essere le tue cose, perciò ti
conviene sistemarle in camera tua- fà lei aprendo con disinvoltura lo
scatolone e tirandone fuori alcune tazze e stoviglie
- Ok. Ai suoi
ordini, capitano!- le rispondo scherzosamente facendole persino il
saluto militare, ovviamente dopo aver appoggiato momentaneamente gli
scatoloni sul tavolo.
Dopo averli presi saldamente inizio a salire le scale di quella che
è diventata la casa mia e di mia sorella. E' una villetta molto
bella, ma anche molto semplice ed è composta da
due piani. Al primo c'è un ampio salotto collegato alla cucina e
una stanza abbastanza ampia che io e Koko abbiamo deciso di impiegare
come biblioteca.
Al piano superiore, invece abbiamo due camere da letto munite di un
piccolo balconcino in legno e due bagni con vasca incastrata nel
pavimento. Ma la cosa che amo di più di tutta la casa volete
sapere qual è? Semplice. Il fatto che la casa dia direttamente
sul mare, così se a me o a mia sorella venisse voglia di fare
una nuotata non avremmo alcun proplema ad arrivarci. Dopo aver
sistemato tutte le mie cose al loro posto in camera, decido di
concedermi un po' di relax. Così mi butto a peso morto sul mio
letto da una piazza e mezza, sprofondando nel candido e morbido piumone
bianco.
Da domani frequenterò la Acton High School e sinceramente non
vedo l'ora! Magari troverò persino l'amore della mia vita, chi
sà? Senza neanche accorgermene i miei occhi iniziano
a farsi sempre più pesanti, finchè non scivolo in un
sonno privo di sogni.
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