Nessuno
Sono sdraiato sul letto e guardo il soffitto… che cosa avrà
di tanto particolare non so, sono stanco, voglio rivedere i miei amici… mi alzo
in fretta e vado a prendere della pergamena e dell’inchiostro comincio frugare
in mezzo alle cianfrusaglie della scuola, eccola qua! Mi fiondo sulla scrivania
e inizio a scrivere la lettera per Harry e gli dico che può venire quando vuole
(spero il più presto).
Dopo aver finito di scrivere la lettera di Harry ne comincio
un'altra per Hermione…
Hermione, ne ero innamorato da quando… da quando? Non
ricordo neanche da quando. Ho paura di poggiare la piuma sulla pergamena, e se
scrivo qualcosa di stupido? No, non me ne frega niente mi importa solo di
rivederla e di sfotterla un po’. Comincio a scrivere e dopo i primi tre righi
sento che la piuma va da sola, magari mi succedesse quando faccio i compiti di
pozioni… Finisco la lettera concludendo così: ”Non vedo l’ora di rivederti!!
( per copiare i tuoi compiti) ovviamente scherzo…Ron”. Insomma, con una
frase ho voluto dirle che mi manca e in un modo contorto e nascosto che la amo
e che voglio finire i compiti nella maniera più antica del mondo “copiandoli”.
Do le lettere a Leo e gli chiedo di riportarmi le loro riposte, fa una
faccia stupita sembra un po’ deficiente ma esce dalla finestra cinguettando
come un pazzo, speriamo che Dio ce la mandi buona.
Guardo l’orologio sono le 21:37 penso che le loro risposte
arriveranno domani, prendo una rivista di Quiddicht e comincio a sfogliarla
svogliatamente, mi butto sul letto pregando che domani arrivi al più presto
possibile. Cerco di distrarmi, ma come al solito fisso il soffitto, penso a te…
Hermione, quanto mi manca il tuo nervosismo, la tua bella presenza e il tuo
modo insolito di farmi sentire perennemente un deficiente, mi manchi, il mio
orgoglio non te lo dirà mai, ma forse se…
Vengo interrotto da Leo che becca sulla finestra con
due grosse lettere attaccate alle sue esili zampette, apro la finestra e
slaccio le lettere da Leo, lui se ne va nella sua gabbietta esausto mentre
io mi affretto ad aprire la lettera di Harry… la quale dice:
Caro Ron,
Mi dispiace dirti
che non potrò venire da te prima di qualche settimana (ordini di Silente), sono
contento di sapere che stai bene, i Dursely sono sempre gli stessi, ma dopo la
discussione avuta con gli altri dell’ordine hanno smesso di maltrattarmi,
adesso mi ignorano completamente.
Non vedo l’ora di
stare lì con te e gli altri, sopporterò la tortura. Salutami tutti, dai un
bacio a Ginny da parte mia e mi raccomando stai attento con Hermione di questo
periodo è un po’ nervosa per i G.U.F.O., ti suggerisco di farla rilassare e
magari poi…
Ciao Harry
Harry é l’unico a sapere dei miei sentimenti per Hermione e
mi spinge sempre a farmi avanti, chissà perché fa così… forse sa qualcosa che
io non so? Devo ricordarmi di chiederglielo. Intanto la mia attenzione si ferma
sull’altra lettera, una calligrafia precisa e pulita (tutto il contrario della
mia) imprime il mio nome sulla carta, la prendo e emetendo un sospiro la apro.
Caro Ron,
Tu mi salvi sempre
la vita, non ce la faccio più a essere circondata da babbani, penso di venire
domani, qui non faccio nient’altro che studiare ( come se di solito facesse
qualcos’altro). Mi manchi, vorrei essere lì con te all’istante, penso che
arriverò verso le sei del pomeriggio, mi accompagnerà mio padre. Spero di non
disturbare nessuno, ringrazia tua madre dell’invito e abbraccia per me Ginny, i
gemelli e tutti gli altri.
Un bacio Hermione
P.S. i compiti te
li farò copiare solo quando riuscirai a crescere (quindi mai).
Hermione è diventata tutta
matta!!! Non mi ha mai scritto che gli manco, che vuole stare con me
all’istante, non so cosa pensare… forse le piaccio… ma perché farsi tante
domande se non avrò mai una risposta; meglio non torturasi, è meglio che vado a
dormire, e con l’adrenalina a 1000 cado nelle dolci braccia di Morfeo.
Mi sveglio la mattina verso le 11:24 col pensiero del suo
arrivo, cerco di programmare la giornata in modo da non rovinare niente,
intanto scendo in cucina ripassando mentalmente le varie cose da fare e da
preparare. Arrivo in cucina e trovo la mamma e Ginny, mi siedo al tavolo e dico
alla mamma mezzo addormentato:” Oggi pomeriggio arriverà Hermione, ah ti
ringrazia per l’invito e saluta tutti.” Ginny si voltò di scatto e mi sussurro
all’orecchio “ Sai niente di Harry?” le rispondo “ Verrà tra qualche settimana,
mi a detto anche di darti un bacio da parte sua“ a queste parole Ginny divenne
tutta rossa e se ne andò di sopra. Harry e Ginny si frequentano da qualche mese
(per modo di dire visto che la scuola era finita) e sembra che tra loro stia
nascendo una bella storia. Intanto anche io mi dirigo di sopra, vado in bagno e
cerco di sistemarmi, faccio una doccia rapida sperando che l’acqua porti via
anche l’ansia che mi ritrovo addosso. A pranzo i gemelli sono stati talmente
premurosi che hanno mischiato con il succo di zucca un liquido di loro
invenzione che ti faceva ridere fino a quando non ingerivi una pasticca gialla,
che ti faceva venire delle orrende chiazze rosse su tutto il corpo, io e gli
altri ignari di tutto abbiamo passato un brutto quarto d’ora, dopo vari
incantesimi sono tornato quasi come prima, mi era rimasta solo una chiazza sul
collo. La mamma per questo scherzo a perso la testa e si è messa ad urlare e a
piangere. Dopo questo tragico evento sono uscito da casa seguito da Ginny,
facciamo un giro in giardino e ci fermiamo sotto un albero a parlare :“ Allora
come va con Harry?” lei mi risponde timidamente “ Bene, ma vorrei tanto
rivederlo, mi manca, perché tutti gli devono rompere? Comunque per fortuna oggi
arriva Hermione ho proprio bisogno di un’amica.” Io le rispondo senza esitare “
Ci sono io se hai bisogno.” “Lo sai invece di che cosa hai bisogno tu, di una
ragazza!!!” disse lei tutta divertita. Io rimasi come un ebete a guardarla, che
avesse scoperto il mio segreto? Prima che apro bocca lei mi guarda tutta felice
e mi risponde:”Si, so che ti piace Hermione e
ti consiglio di sputare il rospo prima che lo faccia qualcun altro…” mi
fece l’occhiolino e rientro di corsa a casa come per evitare ulteriori domande.
Che cosa voleva dire “qualcun altro?!?” non posso permettermi di perdere
Hermione, allora con le ultime ore rimaste, cercai di sfruttare quel poco di
intelligenza che madre natura mi aveva fornito per inventare un modo di farmi
coraggio e cercare di uscire indenne da questa giornata che si sarebbe rivelata
la più dura della mia vita. Arrivarono le sei e stavo seduto davanti la porta
d’entrata, era una giornata veramente calda… A un certo punto vidi in lontananza
una macchina, era la sua, il cuore mi batteva a mille, pensavo che mi sarebbe
uscito dal petto, ma stranamente rimase li. La macchina si era fermata davanti
a me, e io senza essermene reso conto stavo in piedi sorridendo come uno
stupido… “Ron!!!”, che bello sentirti parlare, mi sei proprio mancata. Corri
verso di me e mi abbracci, io ti guardo stupito e ricambio l’abbraccio, penso
che non vorrei lasciarti mai, ma mi costringo a lasciarti. Comincio “Allora
come va?” e tu “Bene a parte il fatto che sono stata in ansia per tutto il
viaggio” cerco di chiederti il perché, ma arrivano tutti a salutarti e nel
frattempo carico le tue borse che pesano un quintale l’una (sarà per i libri!)
e le porto di sopra, furtivamente ti lancio uno sguardo che tu scorgi e ricambi
con dolce un sorriso.