Lo spirito delle parole

di Sabriel Schermann
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Quando Musa aprì gli occhi, l'unica cosa che vide fu una grande barriera.

All'inizio non capì, poi ricordò l'accaduto, e comprese di essere rinchiusa in una specie di gabbia, di nascondiglio.

Si alzò lentamente, timorosa di poter disturbare quell'orribile donna, poi si mise entrambe le mani sulla bocca per non urlare dalla paura: attorno a sé vide degli scheletri appesi a dei pali, come impiccati, qualche osso sparso qua e là, poi si voltò verso le sbarre e cercò di allontanarsi da quelle il più possibile.

Terrorizzata, si tolse le mani dalla bocca, capendo improvvisamente che anche se avesse voluto urlare, non avrebbe più potuto farlo.

Provò a parlare, a dire qualche parola, ma si accorse che dalle sue labbra non usciva nessun suono.

Non più.

Poi si piegò su se stessa come colpita da un pugno nello stomaco.

Cominciò ad invocare mentalmente le sue amiche, Riven, suo padre.

Presa da un moto di rabbia provò a colpire con tutte le sue forze quelle barriere, sperando di romperle, di spezzarle, almeno di piegarle per poter uscire.

Ma presto si accorse che quella donna, oltre alla sua voce, aveva rubato anche i suoi poteri.

Così, in ginocchio davanti a quella gabbia maledetta, cominciò a piangere disperatamente, e continuò fino a che gli occhi non le bruciarono terribilmente.


~


Quando le Winx e gli specialisti sentirono quell'urlo terribile, corsero di fretta nella direzione in cui si era incamminata Musa.

Non avevano dubbi: doveva per forza essere lei.

Quel parco raramente l'attraversava qualcuno, e poi quell'acuto così forte lo possedeva soltanto lei.

Cominciarono tutti a correre a perdifiato, fino a che non arrivarono esattamente al centro del parco.

Il tempo di guardarsi intorno e caddero in una specie di botola nascosta, che evidentemente portava ad un nascondiglio segreto.

Atterrarono su della terra mista a sabbia, che ricopriva il pavimento di una galleria all'apparenza molto lunga.

“Ma guarda cosa ci tocca fare per quella ragazza!”, disse Riven irritato pulendosi dalla sabbia.

Tutti lo guardarono con aria di rimprovero, poi cominciarono a camminare per la via tracciata da quel tunnel misterioso.

In pochi minuti si trovarono davanti ad un magazzino di scatole di legno enormi: poi dietro, nascosto dalle scatole, la galleria continuava tra gabbie molto grandi.

Stranamente, però, all'interno non c'era nessuno.

Così continuarono a camminare, oltrepassando quelle barriere, fino a che non si trovarono davanti ad una donna.

Ma quella donna aveva qualcosa di strano: la sua bocca era...enorme.

Era davvero immensa, innaturale.

Poi, improvvisamente capirono:”E' squarciata!”, gridò Stella spaventata.

Le Winx si misero una mano sugli occhi, inorridite da quella vista.

La bocca era chiusa, ma era chiaramente più grande rispetto ad una bocca normale.

Così, dopo qualche secondo di interdizione, cominciarono a colpirla con i loro poteri, con le loro magie invincibili, ma si accorsero ben presto che non le avevano procurato nemmeno un graffio.

Assorbiva tutto, senza colpirle a sua volta, semplicemente rimanendo immobile davanti a loro.

Poi, in un attimo, si impossessò delle spade dei ragazzi e rinchiuse ognuno in un nascondiglio buio e oscuro che avrebbe fatto paura anche alla morte.





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