Ignoro il grillo
Sveglia alle sei.
No, non mi alzo nemmeno morta.
Sei e mezza. Ok, tocca alzarsi.
Si comincia con la fuga al bagno, prima che si alzi mio fratello e ci si chiuda dentro.
Devo scegliere cosa mettermi. Perché non scelgo i vestiti la sera?
Calzoni, calze, canottiera, maglia.
Un sorriso allo specchio, penso al ragazzo carino che spero di incontrare all'università. Mi vesto un po' anche per lui.
Mi trucco, salto la colazione perché è tardi.
Autobus, treno, autobus, università.
Alla pausa prendo un caffé e vado nell'atrio, dove spero di incrociarlo mentre fuma.
Oh, eccolo.
"Ciao!". Cominciamo a parlare.
Lui gesticola molto, sorride a tutte, quando mi parla appoggia le mani sulle mie braccia o sulle mie spalle.
Inconsciamente noto piccoli dettagli che portano ad una sola conclusione logica. Che ovviamente ignoro senza rimorsi.
Non so come, finiamo a parlare di moda e vestiti.
Io non ne so praticamente nulla, ma mi invento qualcosa pur di continuare la conversazione.
E' a questo punto che lui se ne esce con "Ah sì, questo completo me l'ha fatto il mio ragazzo, sai, è uno stilista!"
..
..
Dannato inconscio, ci prende sempre.
N.d.A
Benvenuti al Diario di Bordo #1,
l'inizio di quel che sarà una sorta di diario segreto della mia vita.
Naturalmente l'io narrante sono io autrice, e l'avvenimento descritto m'è successo qualche mese fa, all'inizio dell'università.
L'ho voluto scrivere e condividere perché ripensandoci adesso mi fa troppo ridere!
R&R
B.
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