'Cara
sorellina,
Ancora non capisco perchè ti chiamo 'sorellina' se, in
teoria, sei più grande di me. In pratica, sei più
piccola... Perchè l'hai fatto Alice? Perchè te ne
sei andata? Quattro anni fa, quando tu avevi 17 anni e io 14, sei
scomparsa. A casa mancano le tue risate Alice, manchi a tutti. Manchi a
me, a Giuseppe (che ha 24 anni adesso), alla mamma e al
papà. In famiglia non è più lo stesso
senza di te... Mi manca vedere i tuoi occhi azzurri e vispi, mi manca
il tuo sorriso, la tua allegria, i tuoi capelli biondi... Ti ricordi?
Tu li odiavi... Dicevi sempre "mi fanno tanto principessa questi
capelli e questi occhi, io non voglio essere una principessa!". Hai
ragione, ti facevano principessa. Mi ricordo ancora quando ti chiamavo
Cenerentola, tu ti arrabbiavi sempre. A me piaceva tanto quella
principessa, ma da quel giorno non la posso più vedere. E'
stata tutta colpa mia Alice, tutta colpa mia...
Me
lo ricordo ancora quel giorno, sai? Stavamo mangiando in giardino, io
venni là da te e ti chiesi di parlare. Ma tu stavi facendo
con il telefono... stavi chattando con il tuo fidanzato. "Un secondo
honey" mi dissi. Così mi chiamavi, per il mio capello color
miele. Io non ti diedi ascolto. Ti
presi il telefono dalle mani e cominciai a ridere. Tu feci un
sorrisetto e mi venni incontro. "Ridammi il telefono honey, dai..." mi
dissi, ma io non ti diedi ascolto. "Cenerentola, cenerentola,
cenerentola, riprendi il telefono perduto!" ti dissi stuzzicandoti; tu
ti feci seria di colpo. "Honey, basta, mi stai infastidendo..." mi
dissi sempre con quel tuo tono dolce. Io ti feci una pernacchia e tu
iniziasti a rincorrermi per tutto il giardino. Poi io e la mia
stupidità corremmo in strada, nonostante i tuoi urli che mi
dicevano di fermarmi. Andai in mezzo la strada proprio mentre passava
un'auto. E fu tutto così veloce. Sentii il suono di un
clacson. Mi ritrovai per terra. Rischiai la morte Alice... Ma qualcuno
mi ha salvata. Tu, tu mi hai salvata. Mi hai spinta via. Dovrei
essserne felice, sono viva grazie a te... Ma quel giorno sei tu che sei
finita sotto l'auto. E' tutta colpa mia, se non avessi fatto la bambina
ora tu saresti qui, avresti 21 anni, rideresti ancora,
sorrideresti e mi abbracceresti. Invece no, sei finita in coma, un coma
dal quale non sei più uscita. Io non rividi più i
tuoi occhi, il tuo sorriso e i tuoi capelli. Sono io che dovrei stare
in quella tomba, non tu. Sono io che lo meritavo, non tu.
Da
quel giorno mi sono chiusa in me stessa. Non sono più la
Caterina di prima. Sono scorbutica, triste, angosciata. Non vivo
più io, Alice. La notte non dormo, il giorno non mangio, non
bevo. Non rido più, Alice. Mi manchi troppo, il nostro era
un legame forte, non solo da sorelle, ma anche da migliori amiche. Sai,
Alice, un'altra cosa che non riesco a sopportare è il fatto
che non sto mantenendo la promessa che ti feci pochi mesi prima la tua
morte. Avevi una migliore amica te, ricordi? Come fai a ricordare, tu
non ci sei qui. La tua migliore amica si chiamava Olivia, una ragazza
carina, capelli mori e occhi verdi. Purtroppo quest'amica aveva grossi
problemi. Era autolesionista e anoressica. Pensava di essere una
persona spregevole, si odiava e odiava il suo corpo. Per questo si
puniva. Era stupida come cosa, non era colpa sua se soffriva,
ma colpa della gente che la prendeva in giro. Non si doveva tagliare.
Un giorno Olivia finì in ospedale, quella fu la prima volta
che ti vidi piangere. Fortunatamente Olivia si riprese, noi l'andammo a
trovare. Mi ricordo ancora ch tu le dissi di smetterla, che non era una
cosa sensata. Lei annuì dicendo di aver imparato la lezione
e che non lo avrebbe fatto più solo per te. Mi ricordo che
tu ti girasti verso di me. "Tagliarsi è male, non ce
n'è motivo. Il proprio corpo è la vita di
un'altra persona, oltre a soffrire te faresti soffrire anche altri.
Promettimi che non lo farai mai, honey. Me lo prometti?" io annuii
sicura. Mi dispiace Alice, non l'ho mantenuta la promessa. Ma la mia
è una situazione differente da quella di Olivia. Lei si
puniva perchè gli altri le dicevano che era grassa. Io mi
punisco perchè mi sono procurata da sola questa sofferenza.
Mi punisco per essere stata stupida. Mi punisco per averti uccisa. Mi
punisco per essermi creata una voragine enorme nel petto. Non sono
riuscita a dimenticare quel giorno, Alice. Io non parlo più
con nessuno, non ho amici. Non merito amici. La notte piango sempre.
Non posso più vivere così, la mia vita fa schifo.
Tutti mi odiano per quello che ho fatto, a partire da me. Mamma,
papà e Giuseppe dicono di amarmi, ma so che portano rancore
verso di me. Il tuo fidanzato mi guarda ancora con odio. Olivia,
l'unica amica che dovrei avere adesso, ogni volta che mi incontra mi
urla "è colpa tua!". Sto male, sorellina... Presto
verrò con te, verrò lì da te... Mi
manchi troppo.
Arrivo, honey'
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La ragazza rilesse la lettera piangendo. Non si preoccupò
neanche di rituccarsi, tanto a che le serviva ormai? Mise la lettera in
borsa e, dopo aver scritto un biglietto ai familiari, si diresse al
cimitero. Arrivò davanti la tomba della sorella. "Alice
Santucci. Nata il 23-06-1993 Morta il 01-09-2010" lesse nella lapide.
Accarezzò la foto della sorella
(http://www.polyvore.com/cgi/img-thing?.out=jpg&size=l&tid=93165687).
Le scese una lacrima e sorrise. Poggiò la lettera e
guardò la foto. Dopo aver guardato la foto guardò
la tomba vuota accanto. Prese il pennarello nero e scrisse:" Caterina
Santucci. Nata il 24-04-1995 Morta il 01-09-2010" e, scritto questo,
accarezzò la foto della sorella. "Eccomi Cenerentola... Sto
arrivando." Le parve di sentire un 'Ti aspetto honey' nell'aria, anche
se sapeva che era solo un'illusione. Uscì dal cimitero e si
recò ad un parco lì vicino. In quel parco c'era
un laghetto. Si spogliò dai suoi vestiti. Stava congelando,
ma non le importava. Prese un masso pesante lì vicino e si
mise in una barchetta (che si usava per fare un giro del lago). Si
portò al centro del lago e si legò il masso ad un
piede. Prese due respiri e disse, rivolta al cielo:" Adesso
avrò ciò che merito!" e butto il masso
nell'acqua, dove cadde anche lei.
Adesso, quell'angolo del cimitero, racconta la storia di due sorelle.
Due sorelle morte per l'altra. Adesso, accanto alla tomba di Alice, ci
sta una tomba particolare, scritta con il pennarello ma aggiunta, in un
foglio, una scritta. "Morta, fisicamente, il 04-12-2014. Anche il
più dolce tra i mieli, prima o poi, se ne va." con sopra una
foto (http://data2.whicdn.com/images/41937246/large.jpg). La foto della
ragazza che scrisse la famosa lettera, cominciando il tutto con: Cara
sorellina...
°Angolo Autrice°
Ok, è la prima storia che scrivo drammatica. So
già che il finale è schifoso, ma veramente non
sapevo cosa scrivere. SInceramente? E' venuta cortina. Ma spero che
almeno vi sia piaciuta. Scrivete una recensione se vi è
piaciuta! Se vi è piaciuta farò diverse storie
(con diversi protagonisti e diverse lettere) simili a questa. Io avrei
già qualche idea, se avete qualche idea che volete che
prenda come spunto, ditemelo per messaggio privato. Se mi
piacerà la pubblicherò pubblicizzando il vostro
account!
Ora vado. Ciao lettrici!
By Pap
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