Quando ho conosciuto Zayn Malik...

di LittleWhiteLies_
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Non ci conoscevamo molto bene, solo di vista. Ci salutavamo la mattina prima di andare a scuola ma non si era mai interessato a me. Si chiamava Zayn, era un ragazzo veramente fico con un' aria da latin lover. A scuola lo vedevo ridacchiare con delle tipe, non mi dava fastidio.Quando era piccolo lo vedevo pedalare sulla sua BMX, molte volte i nostri sguardi si incrociavano, ma nulla di che. Avre voluto stringere amicizia con lui ma non ho mai avuto il coraggio di farmi avanti. Il bello di abitare di fronte a Zayn Malik era sentirlo cantare, amavo ascoltare la sua incredibile voce. Oltre a coltivare l'amore per il canto disegnava, disegnava in un modo tutto suo. Un giorno arrivarono a casa dei moduli d'iscrizione per un corso di disegno finite le lezioni di fisica. Io non ne avevo molta voglia dato che trovavo i miei riluttanti, ma mia mamma insisteva sul fatto che non avrei dovuto buttare il mio talento, un talento da molti riconosciuto ma non da me. Era una cosa che non mi importava...nah. Ci andavo comunque perchè quando mamma si metteva in testa qualcosa nessuno poteva farle cambiare idea. Era entrata nell'aula, ero in ritardo perciò gli occhi di tutti erano fissi su di me, la maggior parte dei presenti erano dei tipi strani, lo si leggeva in faccia che erano aspiranti artisti, cercavo la faccia del caro Malik, non c'era. Così mi era seduta nel banco più lontano possibile dalla cattedra della signorina Katic, insegnante di arte di origini balcaniche. Dopo aver tirato fuori un foglio da disegno, la professoressa ci ha invitati ad esprimerci in una composizione libera, giusto per vedere la nostra situazione artistica. Dopo circa venti minuti di lezione ho iniziato a stufarmi e ho chiesto di uscire un attimo, avevo intenzione di svignarmela ma poi ero tornata in classe, il banco vicino era ormai occupato da un ragazzo intento a creare un'opera d'arte. Zayn era arrivato. Stavo tornando al mio posto ma la voce della signorina Katic mi avevabloccata, mi aveva chiesto se era tutto a posto, avevo annuito. Mi ero seduta, lo avevo salutato con un sorriso, aveva ricambiato. Mentre riprendevo il mio stupido disegno mi diceva: -Penso che dovresti temperare quella punta...- -Già, grazie per avermelo fatto notare-rispondevo con indifferenza. Dopo aver temperato la matita, continuavo a disegnare. Alla fine dell'ora la mia "composizione libera" non era affatto male. L'avevo consegnata e a quel punto avevo adocchiato l'opera del mio compagno di banco, era un supereroe, anzi, una supereroina, trovavo il suo volto famigliare...era la madre di Zayn. Che Cosa DOLCE!!! Avevo salutato la Katic, e mi ero incamminata verso casa, Malik mi era passato davanti con la sua bicicletta, lo vedevo fare marcia indietro. -Sono quasi le sei, non è che vuoi un " passaggio"?- mi aveva domandato. -Ehm, non lo so, sono pesante!- gli avevo risposto. - Ma non farmi ridere...Dai monta sù che si fa tardi!- la conversazione era terminata così. Ero montata su i tubi della sua Bici. In meno di cinque minuti eravamo a casa. Lo avevo ringraziato con un bacio sulla guancia e poi dritta a alla MAISON. Non avevo la minima idea di cosa era successo. Sapevo solo che ero felice.




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