Vista
C'erano volte (rare,
ma c'erano) in cui Shark rimaneva ad osservare un pò troppo a lungo il suo amico. Era una cosa imbarazzante, e sua sorella non
perdeva occasione per prenderlo in giro (e inoltre continuava a
chiedergli quando si sarebbe finalmente deciso ad chiederglo di uscire insieme). Ma una parte di lui non riusciva a resistere, persa com'era in
quegli occhi rossi come il sangue. Era bello senza alcun artificio , dotato di quella bellezza
ancora un pò ingenua e infantile che lo faceva impazzire. L'ironia era nel
fatto che l'altro non si rendeva conto che effetto poteva fare sugli altri con un semplice sorriso.
Olfatto
Sale. Acqua. Vento.
L'odore della
libertà. L'odore di Shark. Yuma non ci
aveva mai fatto caso prima di allora, ma il suo amico aveva lo stesso
odore del mare, dell'acqua che si ingrangeva sugli scogli.
Gli piaceva quel tipo
particolare di odor, gli ricordava quando suo padre, quando era
ancora piccolo, lo portava in spiaggia e gli insegnava a nuotare, per
poi tornare sfiniti a casa tardi, con lo sguardo
complice della nonna e della mamma e gli aspri rimproveri di
Kari. Custodiva gelosamente quei ricordi dentro di sè,
e stando vicino a Shark,
si sentiva tornare bambino. Stava bene quando era con lui, e
un'inspiegabile calore lo invadeva, a cominciare dal petto. Non sapeva
cosa fosse, ma era piacevole.
Gusto
Shark si diede
mentalmente dell'idiota. Era stato impulsivo, troppo perfino per i suoi
standard, ed ora si trovava in una situazione così
imbarazzante che desiderava con tutto se stesso poter sprofondare nelle
viscere della Terra per sempre. Come gli era saltato in mente di
baciare Yuma? Certo, vederlo esamine tra le sue braccia l'aveva
profondamente sconvolto, e non poteva esprimere a parole quanto avrebbe
voluto avere tra le sue mani Misael e dargli la lezione che si
meritava. E quando si era ripreso, la gioia aveva preso il sopravvento tabto che non aveva più riflettuto e l'aveva baciato. Le labbra di Yuma erano dolci, sapevano di liquirizia, erano secche e screpolate,
ma per lui erano assolutamente perfette così com'erano.
Quando si rese conto di quello che aveva fatto, arrossì, e
si allontanò immediatamente da lui.
''
Idiota ''
si maledì di nuovo, senza sapere che quel bacio, seppur
inconsciamente, anche Yuma l'aveva sempre aspettato.
Tatto
Le mani di Shark erano
il contrario di quello che molti potevano definire
delicatete: erano ruvide, tozze e ricoperte di varie
cicatrici. Yuma non sapeva come se le fosse procuarate, ma
sapeva che era un
argomento di cui l'altro non parlava mai volentieri. Erano mani
abituate ai lavori manuali, e spesso aveva osservato il ragazzo mentre
riparava la sua moto o i circuiti di Lily.
Lui
aveva provato ad eseguire i suoi stessi movimenti, purtroppo con scarsi risultati.
Shark aveva scarsa
cura delle sue mani, e Yuma pensò che fosse un vero peccato,
dato che non aveva mai visto nessuno lavorare su qualcosa con la stessa sua stessa passione
.
Udito
''
Shark! Mi senti? Shark!''
La voce di Yuma era
così forte che gli trapanò le orecchie e la
testa, aggravando ancora di più il dolore che si era
completamente impadronito di lui. Si sentiva lstanco,
debole, e tutto quello che desiderava era solo
addormentarsi e non svegliarsi più.
'' Per favore Shark,
svegliati!''
La voce del ragazzo si faceva più forte, più
insistente. Sembrava quasi che non lo volesse lasciare andare.
Sciocchezze, si disse subito Shark. Perchè avrebbe voluto
che lui non si lasciasse andare, dopo che l'aveva tradito? Era una
semplice illusione, tutto qui. Eppure... eppure il dolore che
sentiva nella voce di Yuma era reale, concreto. Non se lo poteva
immaginare, non così vivamente.
'' Shark! Giuro che se non ti svegli...''
Frase lasciata a metà. Perchè lentamente l'ex
Imperatore Bariano aprì gli occhi, e subito fu accolto dalle
calde lacrime di gioia di Yuma, che lo abbracciò con tutte
le sue forze, come per non farlo andare di nuovo via.
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