ciao a tutti!questa è la prima fanfic che scrivo sui
tokio hotel, devo essere sincera, non è che li conosca più di tanto nè sono una
loro accanitissima fan ma ho iniziato ad apprezzarli musicalmente dopo aver
sentito "by your side" una mattina:avevo appena saputo di aver passato un
importatissimo esame dell'uni ecc ecc... insomma... ho cercato di documentarmi
un pochino sui 4...
questa è una fanfic un po' diversa,beh come protagonista
assoluto c'è Bill ma cercherò di trattare un po' anche Tom, Georg e Gustav; ho
immaginato Bill in una situazione un po' assurda,fare il papà!! non nego che è
decisamente inusuale per un ragazzo di 18 anni ma spero di riuscire a far
combaciare il carattere di Bill con l'assurda situazione(nel senso che magari
forse potrebbe anche comportarsi così nella vita visto che dicono tutti sia un
tipo molto romantico e dolce);Tom credo sia sempre Tom ma non escludo che anche
lui sia molto dolce e premuroso (bene o male sono gemelli)...
cmq mi raccomando recensite anche se fa schifo, le critiche sono sempre ben
accette e sopratutto aiutatemi a delineare meglio i caratteri se dai miei scritti
non traspaiono bene.
bacioni Elektra810
capitolo 1 : una settimana è tanto!
La sveglia suonò molto presto quel martedì: era il giorno della partenza
per le nuove date del tour che avrebbero portato i Tokio Hotel a toccare le
principali città della Germania, anzi più che altro avrebbero visto gli stadi e
le arene, i giganteschi "dome" tedeschi che erano sempre stati il sogno di quei
ragazzi e la consacrazione del loro essere famosi.
Bill cercò di spegnere subito quel suono assordante, in effetti era già
sveglio da quasi un'ora,ma si era dmenticato di disattivare la sveglia: non
riusciva a pensare ad altro se non che per una settimana sarebbe stato separato dal
grande amore della sua vita, dalla sua Sylvia. Si girò su un fianco per
guardarla dormire placidamente: era bellissima, i capelli biondi e ricciolini
che le scendevano su viso, l'espressione felice di chi sta facendo un bel sogno;
non riuscì a trattenersi e prima di alzarsi le schioccò un dolce bacio sulla
guanciotta facendo attenzione a non svegliarla, quindi si alzò dal letto per
prepararsi per la partenza.
ci mise circa un'ora a completare i preparativi quindi scese in cucina per
fare colazione; lui e Tom erano a casa della madre, avevano sì il loro
appartamento ma era più il tempo che Bill passava dalla madre con la sua Sylvia,
non se la sentiva ancora di andare a vivere da solo con lei, troppi impegni non
gli avrebbero permesso di occuparsi della sua "prinzessin" come era solito
chiamarla.
Scese in cucina dove Simone era già intenta a preparare la colazione per i
suoi pulcini, il soprannome amorevolmente dei due gemelli: "buon giorno
Bill!" "buon giorno mamma" le fece eco il ragazzo, "hai dormito bene?" "si
mamma..." disse il ragazzo con un'aria preoccupata e assorta "so cosa stai
pensando Bill, ti capisco, è la stessa cosa che provo io quando tu e Tom
partite, è un senso di vuoto incredibile, a volte incolmabile, anche se so che
state via per pochissimo tempo, siete i miei figli, mi mancate..." "mamma dai,
non dire così, non faciliti certo le cose" "scusami Bill,hai ragione... ma era
per farti capire che quello che provi è assolutamente normale!" "ma ciò
non toglie che io mi senta in colpa a lasciare Sylvia a casa per tutta una
settimana, lo so ci sei tu che badi a lei ma è inutile..." Simone andò vicino al
figlio che aveva gli occhi lucidi al pensiero che tra poco lui e Sylvia si
sarebbero separati per tutta una settimana, lo abbraccio teneramente "Bill,
ricordati che sono molto orgogliosa di te e che se state tutto questo tempo
separati è anche per il bene di Sylvia e per il vostro futuro!" "lo so mamma... ma
io mi sento comunque in colpa... per tante cose..." non fece in tempo a
completare la frase che il rumore di piccoli e gioiosi passetti risuonò per le
scale e una piccola furia con un pigiamino rosa iniziò a urlacchiare per tutta
la cucina..."papà papà papààààà....in braccio in braccio!!" Bill ricacciò indietro
le lacrime e abbracciò la sia Sylvia con tenerezza e affetto: "piccola ma sei
già sveglia? ma è presto? e Markus dove l'hai lasciato?" "ma papà lo sai che
Markus dorme moltissimo, è un bradipo e i bradipi passano le loro giornate a
dormire!perchè non te lo ricordi mai!?" "hai ragione meine Prinzessin... i
bradipi sono un po' come lo zio Tom: hanno perennemente un aria assonnata"
disse ad alta voce indicando il fratello che in quel momento stava entrando in
cucina con l'aria molto stropicciata e due profonde occhiaie: "grazie Bill,
sempre simpatico già di prima mattina... buongiorno Sylvia come stai?" "bene
zio!!" i gemelli Kaulitz guardarono la piccola: 3 anni e mezzo di pura simpatia
e furia gioiosa che passava la giornata a correre e saltare facendo disperare il
papà o la nonna o lo zio... ma anche i due zii acquisiti, lo zio Georg e lo zio
Gustav come li chiamava lei. Bill mise a sedere la piccola sul tavolo per la
colazione: era una loro abitudine fare colazione con Sylvia seduta sul tavolo e
Bill davanti su uno sgabello: "hai visto zio Tomi, sono alta come papà così..."
Bill e Tom si misero a ridere e mentre la piccola iniziava come ogni mattina
l'assalto a biscotti latte e cacao Bill non riuscì a smettere un attimo di
fissare sua figlia: era bellissima e meravigliosa, un dono del cielo e si
rammaricò di dover partire in tour e separasi da lei per una settimana .
beh che ne dite? come vi sembra... tutte le critiche accettate ma magari
fate anche qualche commentino positivo... :-)) bacio!
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