C'era una volta un punto

di LadyVi_
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C'era una volta un punto. Era proprio un puntino, piccolo piccolo, e nero. Un minuscolo puntino nero. Insignificante. A volte si sentiva solo, spesso pensava che nessuno tenesse a lui. Era talmente piccolo che capitava che non lo vedessero neppure, se non guardavano con un po' d'attenzione. E per lui questo era terribile, perché la gente al giorno d'oggi non ha più il tempo di soffermarsi sulle piccole cose.
Sentiva di essere inutile, pensava che se non ci fosse stato, non solo non avrebbero sentito la sua mancanza, ma non si sarebbero neanche accorti della sua assenza. Era proprio una brutta sensazione. Il puntino non chiedeva altro che essere considerato. Gridava a gran voce che lo guardassero, che esisteva anche lui, che era importante. Ma nessuno lo sentiva, nessuno sta ad ascoltare le lamentele di uno stupido punto. E poi c'era bisogno di silenzio per riuscire a catturare la sua flebile voce, e al giorno d'oggi fanno tutti troppo rumore, così che nessuno sente più il silenzio.
Allora il puntino diventava sempre più piccolo, perché nessuno lo vedeva, nessuno lo guardava, nessuno lo sentiva, nessuno lo ascoltava. E così lui si sentiva triste, e si rimpiccioliva ancora e ancora. La sua tristezza cresceva e lui diminuiva. Prima di scomparire del tutto, il puntino versò una lacrima. Una piccola lacrima nera che cadde sul bianco, come a voler prendere il suo posto, per non lasciare il bianco troppo bianco. E allora il puntino pensò: "Povera te, lacrimuccia, ora sarai destinata alla mia stessa sorte. Mi rincresce molto averti creata per lasciarti morire triste e sola come me. Mi auguro solo che tu possa avere un po' più di fortuna nella tua misera esistenza." e scomparve.
La lacrimuccia rimase sola e iniziò a vagare libera per l'immenso bianco. Cercava qualcuno con cui farsi compagnia, ma non lo trovò. "Non importa," pensò, "così ho più spazio per me!". Non si curava della solitudine, andava alla scoperta del bianco che la circondava. Era felice di essere viva.
~Vi.




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