I'm So Sick

di MimiRyuugu
(/viewuser.php?uid=102777)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Buonsalve :3
Ultimamente ero un pò bloccata con la scrittura, mentre è da quasi due mesi buoni che sto giocando a Left 4 Dead 2 come se non ci fosse un domani. Inutile dire che questo è un qualcosa che mi è venuto fuori dopo una serata di gioco. Che posso dire, adoro le Witch e le Spitter.
La storia è narrata in prima persona dal punto di vista di una Witch
La teoria sugli infetti speciali l'ho ideata mentre scrivevo quindi è tutto abbastanza di getto...
Il titolo deriva da I'm So Sick dei Flyleaf, ascoltatela se avete tempo, merita :3

Ora vi lascio alla one shot,

Buona lettura :3


I'm So Sick


La pioggia batte forte. È fredda e ostile.
Molti rumori mi circondano ma sono sempre gli stessi.
È questa la vita che mi spetta ora. Sempre se vita si può chiamare.
Io sono infetta, contaminata, morta.
La mia pelle è grigia e le mie mani sono artigli per lacerare.
Il mio pianto sommesso spaventa e mette in allerta i sopravvissuti.
È questo il destino di una Witch.
È ciò che siamo tutte noi, condannate alla tristezza.
Rifuggiamo dal cercare aiuto, proprio come l’abbiamo rifiutato mentre eravamo in vita.
Quando avremmo solo avuto bisogno di un abbraccio e qualche parola di conforto.
Ora non ci spetta nemmeno quello. Chi mai abbraccerebbe una di noi?
Siamo carne morta, ossa esposte.
Stiamo rannicchiate negli angoli delle città, dei boschi e delle strade. In attesa che qualcuno ci liberi da questo peso.
Siamo in grado solo di piangere, senza nemmeno il diritto di sapere il perché.
Da vive non ricordiamo chi eravamo.
Sappiamo solo che è la disperazione che ci ha fatte diventare così.
Il virus si insinua nelle tue membra e le pervade.
Ma il peggio è che attanaglia i sensi e risucchia ciò che sei.
Se ne approfitta, riducendoti a un infetto-ombra di ciò che eri in vita.
Noi Witch siamo immerse nella tristezza, dilaniate dall’agonia.
Occhi rossi più del sangue e pieni di lacrime, bocche con denti affilati, pelle che a stento non si strappa dalle ossa.
Capelli chiari, in disordine.
Svestite da tutto ciò che non sia amarezza.
Mani aperte, deturpate, con artigli lunghi ed affilati.
Noi esterniamo la nostra afflizione.
E piangiamo fino a che qualche stolto ci disturba.
Tutti noi siamo così.
Vittime dell’infezione, mutazione dell’orrore.
Come le Spitter.
Talmente traboccanti di parole taglienti in vita, che il virus ha poi trasformato in acido corrosivo.
E passano il tempo così, vomitando la loro cattiveria su chi ha ancora possibilità di scegliere.
Nessuno di noi parla più.
Siamo solo in grado di strappare, spezzare, scarnificare e dissanguare.
È questa la nostra lingua ora.
E sento che è arrivata l’ora di usarla.
 
Inizio ad alterarmi sul serio, cos’è tutto questo casino intorno a me?!
Qualcosa mi ha colpito.
Un proiettile dritto nella scapola.
A voi farebbe piacere riceverne uno? Ecco, allora non lamentatevi se vi prendo di mira.
Mi alzo e mi avvento su quello che ha osato infastidirmi.
I suoi compagni sono occupati ad evitare un Hunter e un Boomer.
Così assaporo questo momento.
Urlando, trafiggo il corpo del sopravvissuto.
Lui scalcia, chiede aiuto.
I miei artigli affondano nella carne e il sangue è su di me.
È forse la sensazione più liberatoria che ci sia.
Digrigno i denti e mi godo la sua espressione di dolore.
Soffri umano, fammi sentire quando male ti faccio.
Perché per noi figlie della disperazione, ogni lacrima versata equivale ad un decimo di questo strazio.
Può darsi che anche tu diventerai uno di noi.
Un Jockey magari.
Piccolo, subdolo, viscido.
Che trascina nei posti più pericolosi per la pellaccia ancora viva.
Prima che io possa finirlo però, sento un altro colpo.
Stavolta è alla testa. Seguito da altri due.
Tre headshot non riesco a reggerli.
Così mi accascio e non urlo più.
Chissà se rinascerò ancora.
L’unica cosa che so è che anche in questo momento, dilaniata dal nemico, i miei occhi sono ancora pieni di lacrime.
Nemmeno da morta posso smettere di piangere.
È questo il destino di una Witch.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2528892