One Promise

di JonyLo
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Liverpool, la città dove sono cresciuta. Le vacanze estive le ho passate a casa dei miei nonni paterni con i miei genitori e mio fratello Jeff di cinque anni. Ogni mattina mi svegliavo e mi mettevo di fronte allo specchio dove avevo attaccato una foto dell'ultimo giorno del secondo anno. Nella foto si vedeva solo un gran disordine di capelli castani, la t-shirt bianca, stretta per colpa dei miei dannatissi 65kg, i jeans larghi però non abbastanza da nascondere quelle coscie orripilanti, le dita sembravano salsice. Osservando meglio il viso nella foto si vedeva una scia scura percorrere le mie guance, segno delle lacrime versate per colpa di quei cinque coglioni che si divertivano a prendermi in giro. Finito di prepararmi scendevo in cucina dove facevo colazione con un bicchiere di spremuta di arrancia e correvo fuori casa. Durante gli scorsi tre mesi l'mp3 e le cuffie mi hanno fatto compagnia per tutto il tempo. Correvo fino ad un parco poco frequentato, addominali, flessioni ecc... fino alle due di pomeriggio poi tornavo a casa e mangiavo qualcosa dopo aver bevuto mezza bottiglia d'acqua. A cena a volte non mangiavo oppure mi sedevo a tavola per lasciare il piatto quasi a metà. I miei genitori, i nonni e gli zii continuavano a ripetermi che stavo bene, non dovevo dimagrire, che ero perfetta così e che dovevo smetterla di farmi influenzare da quei cinque ragazzi. M:"Sony? Alzati tesoro, oggi è il primo giorno di scuola" S:"vai via mamma" M:"Alzati se no fai tardi" Mia madre se ne va, mi alzo dal letto mettendomi seduta alla fine del materasso, fisso la mia immagine allo specchio. Durante l'estate ho cambiato colore dei capelli, ora sono quasi bionda, ho perso 12chili anche so volevo raggiungere i 50 mi accontento di 53kg. Mi alzo afferrando il cellulare, le 07:19. Corro in bagno e mi preparo mettendomi matita, eyeliner e mascara, mi piastro trasformando le ciocche boccolose e quelle mosse in una chioma liscia. Entro in camera e apro l'armadio afferro una canottiera grigia, un cardigan stretto blu e dei jeans chiari. Scendo in cucina e mi bevo il mio bicchiere di succo, afferrò lo zaino, metto ai piedi le mie adidas bianche ed esci di casa. Sono le 07:40. Raggiungo la fermata cantichiando "Ammirami Londra, sono magra" e dondolando. Salita in corriera mi trovo Amy, la mia unica amica che parla con un ragazzo seduto affianco a lei. Mi guardo attorno e vedo Louis Tomlinson, uno dei cinque coglioni. Mi avvicino "Scusami posso?" Lui annuisce sorridente, mi stupisco della mia voce, è diversa, più ...più dolce. Dopo qualche minuto di silenzio si presenta e la cosa mi stranisce Lo:"Tu sei nuova?" sbarro gli occhi S: "Io? No, non sono nuova, sono solo cambiata" gli fingo un sorriso. Scendiamo e vedo subito gli altri quattro, Louis si dirige da loro e io lo seguo. Raggiunti i ragazzi loro mi guardano sorridenti. SORRIDETE PURE STRONZI, TANTO SARÒ IO L'ULTIMA A SORRIDERE. S:"Auguri Niall" tutti e cinque mi guardano straniti, "È il 13 oggi no? Ci vendiami in classe Harry" concludo raggiungendo la mia amica. S: "Chi è il tipo della corriera" le dico abbravciandola. A:"Scusa? .... Sony??? O mio dio" S: "Shhhhh, i cinque stronzi non mi hanno riconosciuta, andiamo in classe."




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