cap7
ringrazio
1 - akatsukina
fur immer
2 - allsecrets2
3 - angelica_89
4 - eLiSeTtA
5 - faziooosa
6 - FeEChAn
7 - grethy
8 - halinor
9 - hathor
10 - LadyDrago88
11 - Millennia Angel
12 - MoonCristal
13 - nana89
14 - naruto762
15 - naru_sasu_fan
16 - punk92
17 - sango93
18 - SasuNaru LoveLove
19 - Shooting star
20 - Yuma_29
21 - Yunie88
22 - zibha
23 - _FaLLeD_aNGeL_
e voi carissimi lettori.
Capitatapercaso
tu no
devi abitare troppo lontano da casa mia poichè, per quel
poco
che so di dialetto ( a casa mia non si parla o sarebbe un disastro...
tra modenesi, reggiani, e una veneta chi capirebbe
qualcosa???
O_O' ), sono riuscita a capire cosa significava anche senza traduzione
^O^ sì, sì, sono d'accordo disciplina
troppo
complicata... passo, non fa per me ^^ Avrai indovinato??? mmumble....
mmumble (quotato alla blackberry^^) bhè lo scoprirai il
prossimo
capitolo. Ricorda : "alle
autrici piace assimilarlo a due animali: alla preda e al suo
predatore". Sarà dunque Sasuke?
mhà.... baci
angelica_89
ciao
carissima^^ no, non implodere!!!!! dobbiamo portare avanti la lega
anti-aristotele!!! O quel bastardo rovinerà altre giovani
menti
>_<, non possiamo permetterlo ^O^ Besos
ryanforever
guarda
non ho la più pallida idea di cosa si sia fumato il
capostipite
di quella disciplina, senza dubbio roba scaduta.... ^^
c'è....
non ho parole. Io mi ci sono messa lì anche di impegno a
provare
a capire, ma ciao... eliminare rumori e liberare la mente sono
richieste improponibili... hanno di certo tutta la mia ammirazione
persone che riescono ad avere un controllo così ferreo sulla
propria volontà e mente, ma la lascio a loro, di certo io
non
sono portata per discipline così difficili, sono un esserino
semplice che si mette a corrore dietro un gomitolo di lana ed
è
felice ... bacio
halinor
ehilà,
eccomi qua... allora se ho letto bene fra le righe pensi abbia freddato
sasuke.... eh già, poverino, nelle mie fiction finisce
sempre
male per lui.... bè va bè, così
è la vita
^^ ho uno spirito particolarmente sadico e non posso non prendermela
con sasu, il mio personaggio preferito, e torturarlo un pochino. Sei
d'accordo?? baci
CAPITOLO7.
Cadde a terra senza rumore, quasi fosse senza peso.
Due macchie di sangue caldo tinsero la camicia bianca.
A Naruto morì il fiato in gola.
Era come se avesse ricevuto un’accoltellata allo
stomaco.
Vide il corpo pallido di Sasuke disteso a terra.
Vide le due macchie allargarsi e raggiungere il terreno.
Un rivolo di sangue colava dalla bocca sul mento e proseguiva
sul collo latteo.
Le labbra macchiate di rosso sangue.
Il volto imperlato dalle prime gocce di pioggia.
Gli occhi semi chiusi e i capelli neri gocciolanti creavano
una
visione quasi idilliaca, se non fosse stato per tutto quel sangue.
Era immobile, non un segno di vita.
Attorno a loro cominciarono a muoversi, a correre un numero
indiscriminato di persone: chi urlava in preda al panico, chi chiamava
un’ambulanza, chi si faceva avanti per curiosare, attirato
dal
colore del sangue.
Naruto si inginocchiò vicino al corpo e lo prese
fra le braccia con amorevole cura.
Sasuke sembrava addormentato e sul suo volto non
c’era una ruga, una smorfia che stesse ad indicare sofferenza.
I lineamenti erano rilassati, la bocca semiaperta.
Poteva sentire il calore del sangue del compagno macchiargli
gli abiti e la pelle.
Poteva sentire il terribile freddo che si stava impossessando
del corpo del moro.
Poteva sentire il lento battito del suo cuore in contrasto col
proprio, velocissimo.
Baciò quelle labbra, assaggiando la sua linfa
vitale che sapeva di ferro, incurante degli spettatori.
Lasciò che le lacrime si impadronissero di lui e le
lasciò scorrere sulle guance del compagno.
La pozza attorno a loro si stava allargando.
Arrivò l’ambulanza.
***
Itachi correva a perdifiato per i viottoli.
La pioggia gli offuscava la vista, o erano le lacrime?
Aveva sparato al suo fratellino.
Aveva sparato alla persona che amava più al mondo.
Aveva ferito la persona per cui aveva ucciso.
Non riusciva a liberarsi la mente da quelle immagini.
Quel corpo perfetto che aveva stretto tante volte ora era in
mezzo alla strada con due fori sul petto.
//Perchè? Perchè ti sei messo in mezzo?
Io lo volevo fare per te...// un muto grido uscì dalla sua
bocca.
Si sbarazzò dell’arma e dei guanti che
buttò in un canale.
Raggiunse l’ospedale.
Salì gli scalini tre alla volta, rischiando di
inciampare.
Un ragazzo biondo era seduto in sala d’aspetto.
Il volto basso, il viso contorto dal dolore, lacrime segnavano
il
suo volto e pugni stringevano spasmodicamente il tessuto dei pantaloni.
I vestiti sporchi di un sangue che non gli apparteneva.
Mordeva freneticamente le labbra, impedendosi di urlare.
Per la prima volta sentì pietà per
quell’essere che era stato tanto vicino al suo fratellino.
***
Alzò lo sguardo distratto da un’ombra al
suo fianco.
Era il fratello di Sasuke.
Il volto che era sempre stato una maschera
d’impassibilità e freddezza, ora lo guardava con
tristezza.
“Gli hanno sparato” sussurrò
timoroso di rivivere quel momento solo per averlo nominato.
Fece un cenno d’assenso.
Naruto riabbassò lo sguardo.
L’uomo si sedette al suo fianco
“Andrà tutto bene” disse
più a sé che al vicino
“Ne sono convinto” finì il
biondo.
Il moro si sistemò le pieghe dei pantaloni e Naruto
si chiese
come poteva pensare in quel momento ai pantaloni stropicciati, ma poi
notò che il suo volto e la frenesia delle mani tradivano non
poco lo sforzo di mantenere la calma.
//E’ umano anche lui... sta cercando di non
crollare... proprio come me// sorrise.
Un uomo dal camice verde uscì dalla sala operatoria
“Siete i parenti del ragazzo?” chiese.
Naruto non sapeva cosa rispondere, lui non era un parente, e
questo
significava che non poteva rimanere lì, ma non voleva
andarsene
“Sì, io sono il fratello, lui”
indicando Naruto “è nostro cugino”
proferì Itachi.
Naruto non sapeva esprimere quanta gratitudine serbava per
quel salvataggio.
“Molto bene. Dunque: siamo riusciti a fermare le
emorragie, ma
ha perso molto sangue. Il proiettile diretto alla spalla non ha fatto
grandi danni. L’altro ha preso di striscio il fianco. Un
polmone
è stato forato, ma col tempo e una buona cura
guarirà.
Tuttavia dobbiamo aspettare 48 ore prima di giudicarlo completamente
fuori pericolo”
“C’è niente che possiamo
fare?” chiese Naruto
“In effetti... a che gruppo sanguigno
appartenete?”
“A positivo” risposero simultaneamente
“Allora potreste dargli un po’ del vostro
sangue”
“Non avete più sacche?”
“No, no!! Ne abbiamo, ma di solito se troviamo
parenti con lo
stesso gruppo ne approfittiamo, ma se non volete non
c’è
problema!”
“No, no per noi va bene” si
affrettò a dire Itachi
“Perfetto, allora vi faccio chiamare appena le
infermiere sono pronte”.
Naruto tirò per una manica il più grande
e gli fece cenno di avvicinarsi per potergli parlare
nell’orecchio
“Itachi, come faccio? Io non sono un
parente!”
“Non ti preoccupare, se non gli danno il tuo, gli
danno quello
di qualcun’altro, quindi è la stessa cosa;
piuttosto vuoi
darglielo?”
“Sì!!!” rispose come se fosse
appena stato accusato di codardia.
Il moro sorrise e gli passò una mano sui capelli
ancora umidi, e poi si risedette aspettando di essere convocato.
“Ah, Itachi?”
“Mh”
“Grazie”.
***
Passarono 24 ore e non ci fu alcun peggioramento.
Scoccata la 48esima ora fu dichiarato fuori pericolo.
Itachi non fu mai tanto contento di aver sbagliato mira.
Naruto si era sdraiato su due seggiolini.
Non aveva retto alla tensione.
Il suo volto era ancora rigato dalle lacrime.
Itachi si chiese se non fosse forse il caso di svegliarlo per
dargli la buona notizia
//Dovrei svegliarlo, in fondo se lo merita...
è rimasto qui tutto il tempo//
“Naruto” e lo scosse appena.
Niente.
“Naruto”.
Macchè non demorde.
//Ora lo riempio di schiaffi, lo lego al primo tram che passa,
e gli do fuoco, si sveglierà così?//
pensò
(e così Itachi tornò il freddo
vendicatore-assassino-sadico-depravato ndA).
Un singhiozzo.
Naruto piangeva nel sonno.
Itachi guardò quella creaturina rannicchiata che si
era portata inconsciamente le mani davanti alla bocca
//Ma cosa sto facendo? Mi sto rammollendo... //
pensò malinconicamente.
“Naruto” chiamò dolcemente,
accarezzandogli i capelli.
“Mh” mugolio di chi si desta dal sonno
(visto, razza di
beduino analfabeta? Era sufficiente un po’ di dolcezza, capra
ignorante!! Ma povero Narutuccio ndA)
“Il chirurgo ha detto che Sasuke è fuori
pericolo” gli sussurrò
“Evviva!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”
urlò, alzandosi in piedi sulla seggiola, e poi si
buttò
al collo di Itachi, che sorpreso non seppe come reagire
//E questo qui sarebbe indifeso?! Bravo Itachi, tu
sì, che
hai occhio// si maledisse per aver pensato anche solo per un istante
alla salute di Naruto
//Eppure quando piangeva...//.
“E’ già sveglio?”
chiese con trepidazione il biondino
“No, è ancora un po’ presto. Ci
avvertiranno le infermiere” che mascherava la sua impazienza
“Ah” delusione
“Ti piace Sasuke?” chiese Itachi cercando
di essere il più apatico possibile.
Sul volto di Naruto passarono tutte le tonalità di
rosso
“S...sì...perchè?”
“Perchè sono geloso” fredda e
crudele come una stilettata “Voglio che gli stai
lontano”,
“No” risposta della medesima freddezza
“Come?” ira.
Naruto alzò lo sguardo da terra e si
voltò verso
Itachi incontrando due occhi fuoco che fronteggiò con due
pozze
di ghiaccio irremovibili
“Mi hai sentito benissimo Itachi. Non ti lascio
Sasuke. Lui
è MIO!” il modo con cui calcò
l’ultima frase
fece ghiacciare il moro (eh, bravo Narutuccio, combatti!!! ndA)
“Forse non ti rendi conto di quello che stai
dicendo, Uzumaki”
“Ah, sì? Allora rendimene
partecipe” ironizzò
“Con molto piacere. Dunque, perchè dovrei
lasciarti il
mio fratellino, se non sei stato in grado di proteggerlo?”
pura
crudeltà, ingiustificata.
Il biondo lasciò cadere la maschera e i suoi occhi
tornarono tristi.
//Colpo basso, lo ammetto... ma non ho nessuna intenzione di
perderlo per un moccioso// si leccò le labbra
Itachi.
“E’ vero...non l’ho
protetto” parole troppo
difficili da pronunciare, perchè denunciavano la propria
incapacità
“Ma...ma” strinse spasmodicamente i
pantaloni “non accadrà mai
più...”
“Ah sì? E chi mi garantisce che
sarà così? Sei un incapace!”
“Allora, tu! Tu, saresti stato capace?”
rabbia
“Non ti permettere moccioso!”.
Silenzio.
“Sai, è la prima volta che devo litigare
per qualcuno”
Silenzio
“Io amo Sasuke”
Nessuna reazione
“Non sono riuscito a proteggerlo, è vero;
prima
dell’incidente abbiamo litigato, e mi sento un verme;
probabilmente neppure in futuro ci riuscirò; ma lo amo e non
voglio rinunciare, perchè ho paura di non essere
all’altezza”.
Nella saletta calò il silenzio.
Un orologio analogico, scandiva nervosamente il tempo.
Gli infermieri andavano avanti e indietro e ogni volta che ne
sentivano i passi in lontananza sia Itachi che Naruto speravano che
cercassero loro.
Ma non era così.
Una donna col camice bianco si fermò davanti a loro.
Aveva lunghi capelli biondi legati in due ciocche che le
ricadevano sulla schiena
“Buonasera, sono la dottoressa Tsunade e sono io che
ho in cura Sasuke Uchiha”
“’sera. Come sta il mio
fratellino?”
“Bene. Ci vorrà un po’ di tempo
prima che possa
tornare in piene forze, ma si sta riprendendo velocemente”
“Possiamo vedere come sta?” disse una
timida voce
“Certo, ma uno per volta e per poco tempo. Si
è appena svegliato e deve cercare di riposare”.
Naruto ricevuta la risposta che desiderava, si
precipitò davanti alla porta.
Strinse la maniglia.
E lasciò cadere la mano.
Si girò verso Itachi
“Prima tu, ne hai diritto” e
tornò a sedere “io aspetterò”
//Sei un moccioso Naruto, ma ti sei appena meritato un punto//.
***
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