Il libro nero di Sai.
Quella mattina, Naruto si alzò presto.
Doveva assolutamente parlare a Sakura di una cosa.
Riguardava Sasuke.
Era il compleanno di Sasuke e anche se all' Uchiha queste cose non
interessavano, lui voleva organizzare una festa per lui.
Così si diresse a casa dell'Haruno per parlarle del suo
progetto.
La madre gli disse che non c'era, che era uscita di mattina presto.
Naruto pensò che fosse uscita a comprare il regalo per
Sasuke e decise di mettersi a girare anche lui per i negozi del
villaggio in cerca di qualcosa che avrebbe potuto far sorridere un po'
quel musone dell'amico, sperando di incontrare l'amica.
Il biondo vagò per tutta la mattina e riuscì a
trovare un regalino decente, ma di Sakura neanche l'ombra.
Gli sembrò parecchio strano.
Decise di andare a vedere se stava con Sasuke, perciò si
diresse a casa sua.
Sasuke gli disse di non aver visto la ragazza.
Naruto cominciava a preoccuparsi.
Ad un tratto la sua mente fu illuminata da un'idea geniale: Sai!
Lui poteva aiutarlo a trovare Sakura.
-Ciao, Naruto. Accomodati.- gli disse il ninja col solito sorrisetto
stampato in faccia. Ormai però, quello non era
più il sorrisetto arrogante che Sai usava per mascherare le
sue emozioni. Era cambiato,anche se aveva sempre difficoltà
ad andare d'accordo con gli altri.
-Sai, hai visto Sakura? E' tutto il giorno che la cerco.- rispose il
biondo.
Sai fece cenno di no con la testa.
-Uffa!- Naruto si agitò nella sedia dove si era accomodato.
Sai intanto stava prendendo qualcosa da bere.
Su un mobile stava un quaderno nero.
Curioso Naruto lo prese e lo sfogliò.
Rimase impietrito nel vedere tra le foto di criminali ricercati quella
di Sakura.
Barrata.
Sai aveva fatto del male a Sakura?
Allora non era cambiato proprio per niente.
Il moro entrò nel soggiorno.
Naruto non c'era più.
O beh. Pazienza. Sarebbe tornato.
Sai raccolse il libro nero che Naruto aveva lasciato per terra e
sorrise compiaciuto.
''Kiba!!!'' Naruto corse verso la casa dell'Inuzuka. Kiba e Akamaru
l'avrebbero aiutato a ritrovare Sakura.
Ma arrivato alla casa, la madre di Kiba gli disse che il figlio e
Akamaru erano andati in giro a pascolare come al solito. Poi
sospirò -Quel ragazzo è irrecuperabile.-
Ma Naruto era già corso via.
-Altri due sono andati.- disse Sai facendo una croce sulla foto di Kiba
e Akamaru.
Naruto si precipitò a cercare Shikamaru, ma anche di lui non
c'era traccia. Non era in missione. Nessuno era in missione
perchè al villaggio era tornata la pace
già da un bel po'. Ma allora dov'erano tutti?
Shikamaru non era ne a casa sua. Ne a guardare le nuvole. Suo padre gli
aveva detto che non era neanche a Suna e tantomeno dalla maestra
Kurenai.
Naruto si precipitò da Choji per chiedergli se Shikamaru
fosse da lui.
Ma anche il famelico divoratore di patatine non era in casa.
Passò al negozio di fiori.
Se c'era una persona che poteva sapere dov'erano Shikamaru e Choji era
Ino. E forse sapeva anche dov'era Sakura.
Ma niente.
Gli dissero che la bionda era uscita con Sai quella mattina.
Sai.
Ancora lui.
Non era possibile che dopo tutto quello che avessero passato, Sai
avesse deciso di accoltellarli alle spalle.
-Shikamaru Nara, Choji Akimichi e Ino Yamanaka.- disse Sai tra se e se,
segnando le foto dei tre con delle croci. -E ora...-
-Rock Lee!!!- gridò il biondo fiondandosi nella palestra
dove Gai e Lee erano soliti allenarsi.
Ma questa volta ad allenarsi c'era solo Gai.
-Gai-sensei.- emise Naruto
Gai si voltò verso di lui.
-Ah, Naruto! Ciao! Vuoi allenarti con me?-
-Non è il momento, Gai-sensei! Ho bisogno di Rock Lee!-
Gai si fece serio.
-Stamattina mi ha avvisato di non potersi allenare. Dice che aveva un
impegno urgente. Ha accennato qualcosa su Sai, ma... Ehi, Naruto?-
Il biondo era già schizzato via.
Forse Shino poteva aiutarlo con i suoi insetti.
-Rock Lee è andato.- mormorò Sai tracciando
l'ennesima X -E ora... Shino Aburame.-
-Come sarebbe a dire che Shino è uscito?-
urlò Naruto
Il padre del ragazzo guardò il biondo in modo strano.
Naruto mise il broncio e si precipitò a casa dei cugini
Hyuuga.
-E anche Shino Aburame è andato.- Sai era tutto contento del
suo operato. Sorrise mettendo un'altra croce.
-Hinata e Neji non ci sono. Stamattina è venuto un ragazzo
dalla pelle bianchissima. Neji sembrava un po' contrariato. Poco fa
sono usciti.- disse il padre di Hinata.
Naruto salutò e se ne andò.
Sai aveva colpito di nuovo.
Rimanevano TenTen e Sasuke.
Stavano sparendo uno a uno.
Ma perchè?
Che Danzo fosse tornato all'attacco e Sai passato nuovamente dalla sua?
Ma no! Non poteva essere!
-Neji e Hinata Hyuuga.- sogghignò Sai tracciando altre due X.
Naruto passò da TenTen. Non c'era neanche lei.
E anche con la sua sparizione c'entrava Sai.
Mancava solo una persona all'appello.
-TenTen...- altra X -E infine: Naruto Uzumaki e Sasuke Uchiha.-
-SASUKE! SASUKE!- Sasuke uscì di casa svogliato come al
solito. Da quando era tornato al villaggio era così apatico.
-Che vuoi ancora Naruto?- disse
-Tutti i nostri amici sono spariti!- urlò il biondo -E
sembra che Sai c'entri qualcosa.-
Dopo qualche istante di silenzio.
-Bene.- disse Sasuke tornando dentro casa.
-Andiamo!- gridò Naruto afferrandolo per la manica e
trascinandolo per tutto il villaggio alla ricerca di Sai e degli altri.
-Ma dove si saranno cacciati?-
-Naruto...-
-Ma che gli salta in testa a Sai?-
-Naruto...-
-Non ora Sasuke! Sto pensando!-
-Sai è sopra quel tetto.-
Alle parole di Sasuke, Naruto si voltò di scatto.
Sai era su un tetto dietro di loro e li guardava sorridendo. Poi
fuggì.
-Torna qui!- il biondo cominciò l'inseguimento.
-Naruto... Ti spiace mollarmi?- disse Sasuke.
Sai si fermò in una radura nella foresta.
-Sai! Torna qui.-
Il moro fece ciao con la mano.
Naruto e Sasuke uscirono nella radura e...
-BUON COMPLEANNO SASUKE!!!- gridarono le ragazze.
C'erano tutti.
Sakura, Kiba e Akamaru, Neji, Hinata, Shino, Rock Lee, TenTen, Choji,
Ino e persino quello svogliato di Shikamaru.
E non solo.
C'erano anche Temari, Kankuro,Gaara e Matsuri.
-Ma che significa?- chiese Naruto sorpreso.
-Naruto, Naruto...- disse Sai sorridendo -E io che pensavo che col
passare del tempo il tuo cervello fosse cresciuto più del
tuo pene.-
-HAI FINITO DI FARE PARAGONI ASSURDI?- urlò l' Uzumaki
scagliandosi contro di lui. O per lo meno tentando. Sasuke lo teneva
con una mano per la giacca.
Poco dopo, Sakura spiegò com'erano andate le cose. Sai aveva
scoperto che quel giorno era il compleanno di Sasuke e voleva fargli
una festa.
All'inizio Sakura ne era rimasta sorpresa, ma Sai le aveva detto, che
per lui era importante, dato che finora non aveva avuto amici, questa
poteva essere l'occasione per averne. Così lei l'aveva
aiutato.
Mentre lei organizzava le cose, lui invitava gli altri ninja.
Persino Temari, Gaara, Matsuri e Kankuro, appena arrivati lì
a Konoha per parlare con Tsunade, erano stati coinvolti.
-Sei contento che la festa stia andando bene?- chiese Ino al ragazzo
dalla pelle bianca come la neve.
Lui annuì.
Era contento davvero.
Era come aveva letto nei libri.
Una festa di compleanno movimentata e divertente.
Sasuke era sempre indifferente, ma Sakura gli ronzava intorno cercando
di infilargli una fetta di torta in bocca. Temari e Shikamaru si
rinfacciavano le solite cose. Shino mandava i suoi insetti a caccia di
Kankuro, accusato di averlo palpato. Questi si scusava dicendo che la
colpa era di Karasu.
TenTen e Neji cercavano di impedire a Rock Lee di inghiottire un'intera
brocca di non si sa quale precisata bevanda. Naruto che litigava con
Choji per le patatine del rinfresco finì sopra il
sopraciglione che sputò la bevanda addosso al Kazekage.
Gaara guardò trucemente i due per poi crollare addormentato
sul tavolo (da un po' di tempo a questa parte si addormentava ovunque,
per recuperare gli anni di sonno perduti)
Matsuri gli si precipitò accanto preoccupata, cercando di
svegliarlo.
Rock Lee cominciò a distruggere mezzo mondo.
-OH, NO! CHI HA PORTATO DEL SAKE QUI?- Urlò TenTen.
Ino e Sai ridevano sotto l'albero divertiti, mentre un Rock Lee ubriaco
distruggeva il tavolo dei rinfreschi e lanciava cibarie ovunque
centrando tutto e tutti.
-Mi sto proprio divertendo.- disse Sai con le lacrime agli occhi.
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