Tutto muore, tutto rinasce di manga (/viewuser.php?uid=52761)
Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
OTTO ANNI DOPO ------------------------------- Verso le nove di sera, dalle porte centrali dell'ospedale di Konoha uscì la
sua responsabile. Era una donna bellissima, dai lunghi capelli rosa e da un viso limpido, illuminato da due splendidi occhi
verdi smeraldo, il suo nome era Sakura Haruno!
In alto nel cielo brillava una splendida luna contornata da migliaia di stelle e un leggero vento rinfrescava una delle
ultime serate d'estate di settembre. Sakura respirò profondamente, inalando l'aria pura e non più viziata dello stabile
dietro alle sue spalle. Quella giornata era stata particolarmente lunga ed era rimasta a lavorare tutto il giorno, a causa di
una riunione straordinaria del personale medico e ora poteva finalmente uscire e tornare a casa. Amava immensamente il suo
lavoro e ci metteva l'anima per svolgerlo al meglio ma ... si voltò verso quell'enorme complesso e lo guardò un pò
tristemente, quando:
"Ehi fronte spaziosa sei ancora qua? E cos'è quel viso triste? .... Ah, ho capito ... è più che comprensibile, ma non
preoccuparti l'ospedale continuerà a seguire le tue direttive ed io per prima mi impegnerò che vengano rispettate. Ora vai a
casa, ti stanno aspettando!"
"Ino-pig ... ti ringrazio!"
La bionda abbracciò calorosamente la sua migliore amica, capendo il suo stato d'animo e dolcemente: "Hai preso la scelta
giusta ... anch'io avrei fatto lo stesso! ... Comunque ci vedremo molto, ma molto spesso!" facendole l'occhiolino.
Sakura sorrise eliminando quella tristezza dal suo viso: "Hai ragione Ino-pig! Ora vado, mi stanno aspettando!"
La rosa iniziò ad incamminarsi verso casa ripensando al suo passato e principalmente agli ultimi otto anni. C'erano stati
tantissimi avvenimenti e cambiamenti, non solo nella sua vita ma anche in quella dei suoi compagni. Puntò lo sguardo verso il
monte degli hokage, distinguendo chiaramente i volti di tutti i capi del villaggio della foglia e per ultimo, spiccava il
volto del sesto hokage, investito della carica cinque anni prima.
Il viso scolpito era quello di un uomo maturo, saggio e responsabile: era stato designato per la carica di hokage sia per la
sua grandissima forza spirituale, sia per essere stato un ninja leggendario della quarta guerra. La sua forza era nota a
tutto il mondo e Konoha voleva continuare ad essere guidata da un capo che trasmettesse sicurezza e protezione a tutti i suoi
abitanti. Il nome del sesto hokage era: Naruto Uzumaki. Sakura era felice pensando al suo migliore amico, che era riuscito
finalmente a realizzare il suo grande sogno di guidare il villaggio, come fece in passato suo padre. C'era solo una persona
in tutta Konoha che non lo reputava all'altezza della carica rivestita, affermando che era e sarebbe rimasto sempre un dobe.
Quella persona era il capo della polizia di Konoha: Sasuke Uchiha ... suo marito! Sakura portò la mano destra, all'altezza
del petto, stringendo fra le dita il ciondolo che Sasuke le aveva regalato il giorno del suo compleanno di otto anni prima,
poi si guardò la mano sinistra e più precisamente, il suo dito anulare, contonrnato da uno splendido anello di diamanti e
dalla fede nuziale. Sei anni prima, anche i suoi amici erano convolati a nozze. Naruto aveva sposato Hinata e dalla loro
unione erano nati due bellissimi bambini, un maschio e una femmina, entrambi dagli occhi perlacei e quindi dotati
dell'abilità oculare del byakugan come la madre. Dal padre avevano ereditato i capelli biondi e il carattere: vivace,
turbolente e ribelle. Proprio a causa di questo e dalla mancanza di aiuto da parte di Naruto, troppo impegnato nella carica
di hokage, Hinata aveva deciso di rinunciare al suo lavoro in ospedale, per dedicarsi completamente alla sua famiglia. Ma la
corvina non era più quella ragazzina debole e timida, era diventata una donna forte e determinata, riuscendo a tenere a freno
la turbolenza dei figli e a volte, quella del marito. Naruto infatti, non aveva solo paura dei pugni micidiali di Sakura, ma
anche degli schiaffi potentissimi della moglie che non mancavano mai di colpirlo, quando appoggiava a pieno la vivacità dei
figli, definendola troppo esagerata sull'educazione che voleva impartirgli. Ma nonostante queste divergenze, Naruto e Hinata
si amavano moltissimo ed era tangibile la felicità che regnava in quella famiglia. La corvina era diventata anche una
bravissima cuoca, specializzata nella preparazione del ramen, tanto da fare concorrenza ad Ichikaru, il motivo era molto
semplice: anche i suoi figli adoravano quella pietanza e come il padre, volevano mangiarlo ad ogni pasto. Fortunatamente
Hinata riusciva a non mangiarlo nei giorni in cui teneva i figli di suo cugino Neji, quando lui e sua moglie Ten Ten erano al
lavoro. Anche loro avevano avuto un maschio e una femmina, ma solo il primo possedeva l'abilità del byakugan, ma entrambi
erano seri e saggi, dotati di una grandissima predisposizione all'arte del combattimento come i loro genitori. Adoravano
stare con i cugini ma non amavano particolarmente il ramen e quindi Hinata poteva cucinare e mangiare qualche altro piatto
insieme a loro. Neji era il vice capo della polizia di Konoha e da quando lui e Sasuke ne avevano assunto il comando, la
piccola delinquenza del villaggio era sparita: nessuno voleva inemicarsi lo Hyuga e l'Uchiha, non solo per la loro forza
straordinaria, ma per non scontrarsi con le loro doti oculari potentissime ... il byakugan e lo sharingan! Neji e Sasuke
andavano molto d'accordo e il loro legame si era ulteriormente intensificato, rompendo definitivamente le discordie e le
guerre interne dei loro clan che per secoli avevano vissuto. Ten Ten continuava a lavorare, non più all'ospedale ma
all'accademia, che necessitava di maestri abili e capaci per la formazione delle nuove generazioni ninja. Anche se vivevano,
da anni, in tempi di pace, era importante continuare l'addestramento dei ragazzi nelle arti del combattimento, per evitare di
trovarsi impreparati in caso di guerre e attacchi futuri da parte di eventuali formazioni nemiche. Proprio per questo, il
nuovo responsabile dell'accademia, Kakashi, aveva stipulato un accordo con Suna per fare esercitare i loro rispettivi
allievi, simulando attacchi di guerra, per potersi confrontare e misurare le proprie forze e le proprie strategie. Temari
aveva deciso di lasciare il lavoro in ospedale per insegnare anche lei in accademia, ma non per stare con suo marito Kiba o
con la sua migliore amica Ten Ten, ma per avere l'opportunità di andare più spesso a Suna a trovare i suoi fratelli. Kakashi
l'aveva assunta subito, non solo perchè la bionda poteva vedere più spesso la sua famiglia ogni qual volta gli allievi di
Konoha si recavano a Suna, ma perchè era un'ottima ninja e le sue tecniche con il ventaglio erano molto particolari e
potenti. Temari e Kiba erano gli unici della compagnia ad aver avuto solo un figlio e non sembravano interessati ad averne
altri. Potevano contare sull'aiuto della famiglia di Kiba, ma il loro lavoro come insegnati, li portava spesso fuori Konoha e
un conto era gestire solo un bambino, un altro era gestirne due. Temari e Kiba erano molto maturati ed erano diventati molto
più responsabili, anche se adoravano ancora le feste e ogni occasione era buona per farne una, ma lo facevano solo per un
motivo: stare insieme ai loro amici. Essendo diventati adulti e con famiglia, ognuno di loro aveva degli impegni e dei doveri
e spesso non riuscivano a stare tutti insieme come un tempo ... ma questa è la vita e ognuno di loro ne aveva preso atto,
anche se non avevano mai smesso di considerarsi e di comportarsi da amici. Proprio per l'amicizia che li legava, Shikamaru,
aveva accettato la richiesta di aiuto da parte di Naruto per la gestione del patrimonio di Konoha. Tutti sapevano quanto il
biondo fosse incapace nel gestire il denaro, a casa ci pensava sua moglie, ma al lavoro aveva bisogno di qualcuno
completamente affidabile e in grado di aiutarlo, per evitare che potesse svuotare le casse del villaggio. Shikamaru era
quindi diventato il suo braccio destro e nel corso del tempo era, diventato anche un valido consigliere, aiutandolo a
prendere scelte molto importanti per Konoha. Grazie all'aiuto e all'intelligenza del Nara, Naruto era riuscito ad alleggerire
la mole di lavoro che gravava sulle sue spalle ed era notevolmente maturato, diventando anche molto più responsabile ed
affidabile, ma per Sasuke, continuava a rimanere un dobe e ringraziava tutti i kami per avergli affiancato una persona valida
come Shikamaru. Il Nara si era sposato con Ino e avevano avuto anche loro due bambini, un maschio, svogliato ma intelligente
come lui e una bambina, bella ed esuberante come la madre. Ino era diventata un bravissimo medico e la sua competenza l'aveva
presto fatta raggiungere il ruolo di vice responsabile dell'ospedale aiutando Sakura nella gestione dell'intero complesso
ospedaliero. Anche loro erano in completa sintonia e lavoravano molto bene insieme, aiutandosi a vicenda, alleggerendo il
lavoro dell'una e dell'altra. Si confrontavano e si confidavano, a volte avevano delle incomprensioni, ma niente di
particolare e la loro amicizia non ne aveva mai risentito, anzi, proprio in quei due giorni Ino le era stata vicina
confortandola ed incoraggiandola sulla sua scelta ed era per questa ragione, che aveva indetto una riunione straordinaria del
personale ....
Sakura camminava con il sorriso sulle labbra pensando ai suoi amici, alla loro felicità e serenità accanto alle persone che
amavano, dalle quali avevano concepito dei figli con il loro amore ... quando arrivò davanti ad una panchina! Non era una
semplice panchina, ma era la sua e di Sasuke ... era il loro posto speciale, unico spettatore del loro amore e della loro
felicità. La rosa decise di sedersi per riposare un pò, ultimamente era stanca ma era tutto normale ... Puntò lo sguardo
verso la luna, mentre con le dita della mano destra toccavava e girava gli anelli del suo dito anulare sinistro e con la
mente, ricominciò a pensare agli ultimi otto anni, in cui la sua vita era completamente cambiata, rendendola la persona più
felice del mondo. Dopo essersi dichiarati e giurati amore eterno con il ciondolo a forma di ventaglio, lei e Sasuke avevano
iniziato a vivere una nuova vita insieme. Si amavano tantissimo e i primi tempi si univano più volte al giorno. Spesso quando
ritornava a casa dall'ospedale, non faceva in tempo a mettere piede in casa che si sentiva afferrare e baciare con impazienza
dal moro: ogni stanza e ogni mobile, non molto alto, era stato protagonista e spettatore del loro amore. Tranne Linda! Lei
gli aveva proibito categoricamente di fare l'amore sopra Linda ... nessuno poteva toccarla o mancarle di rispetto! Ma a
Sasuke non importava ... villa Uchiha era molto grande e a lui interessava unirsi a lei, diventando una cosa sola e
lasciandosi travolgere dalla passione. Ma dopo diversi mesi, lei stessa, aveva deciso di unire alla passione anche un pò di
complicità, stimolando ad entrambi, il desiderio sessuale. La prima volta in cui si spinse oltre, era stato la sera del
compleanno di Sasuke: erano ritornati a casa da Ichikaru dopo aver festeggiato tutti insieme i suoi diciannove anni. Aveva in
serbo un altro regalo per lui e con la scusa di andare in bagno a prepararsi per la notte, era uscita con un completino rosso
fuoco, semi trasparente. Il reggiseno era allacciato sul davanti tramite un fiocco e gli slip avevano anche loro due fiocchi
nelle parti laterali ... Sasuke rimase completamente abbagliato da quella visione, sentendo crescere in lui una forte
eccitazione e non aveva perso tempo ad andarle incontro, baciarla con voracità, buttarla sul letto e mettersi a cavalcioni
sopra di lei, iniziando a toccarla ovunque e slacciarle con erotismo quei fiocchi, con i denti ... Quella notte, la loro
unione era stata molto più travolgente e passionale rispetto alle altre e sfiniti, si guardarono negli occhi felici come non
mai ... solo dopo aver ripreso fiato Sasuke le disse che gli piaceva molto quel completino rosso ... pomodoro!! Altre volte
lo aveva indossato provocando la stessa reazione erotica ad entrambi .... Si ricordava ancora, quando quello stesso anno,
verso la fine di settembre, il quinto hokage, Tsunade, le aveva ordinato di andare a fare una consulenza medica di una
settimana, al villaggio delle nuovole. Non era stata particolarmente felice, non le piaceva l'idea di stare una settimana
senza Sasuke, ma era un medico e non poteva sottrarsi alle richieste di consulenza da parte di altri villaggi, nè tanto meno
disubbidire ad un ordine dell'hokage stesso. Il moro capì la situazione, ma non riuscì ad accettare il fatto di stare senza
di lei per sette giorni, specie sapendo la sua destinazione: il villaggio delle nuvole. Lì viveva Yuri e il pensiero che
potesse importunarla in qualche modo, lo fece innervosire di più, così, usando la sua influenza di capo della polizia, parlò
all'hokage, informandola del suo disappunto che una cittadina di Konoha dovesse affrontare un viaggio così lungo senza
nessuna protezione in caso di attacchi nemici ipotetici, dato che vivevano in tempo di pace, facendosi autorizzare ad
accompagnarla, sotto lo sguardo divertito di Tsunade. Sasuke si fidava ciecamente di lei, non solo come ninja, dato che era
tornata in forma come un tempo, grazie agli allenamenti extra che le aveva impartito e il chakra dell'ex regina delle
lumache, ma anche per i sentimenti che lo legavano a lui. Non era mai stata brava a mentire e tutte le volte che gli diceva
di amarlo, Sasuke vedeva la sincerità assoluta nei suoi occhi, tornati a risplendere come un tempo. La settimana al villaggio
delle nuvole fu molto noiosa per lui, poichè per tutto il giorno, lei era impegnata in ospedale per le consulenza e quando
era libera, erano accerchiati da tutti gli abitanti: non capitava tutti i giorni di poter vedere dal vivo gli eroi della
quarta guerra e nuovi ninja leggendari! Quella settimana non era solo noiosa, ma anche insopportabile: non riusciva mai a
stare da solo, nè con se stesso, nè con lei e di conseguenza non potevano avere un pò di intimità. Gli abitanti del villaggio
li seguivano ovunque, persino alla notte, appostandosi sopra i tetti e nelle finestre vicine alla loro stanza per poterli
vedere e sentire respirare. Più volte Sasuke era stato tentato, ma trattenuto da lei, di lanciare un chidori ... L'unico lato
positivo di quella permanenza, era stato apprendere che Yuri fosse sparito dal villaggio poco dopo il suo ritorno da Konoha.
Il villaggio era venuto a conoscenza del fatto che aveva approfittato dei sentimenti delle ragazze per raggiungere i suoi
scopi e l'ultima, riguardava la figlia del direttore dell'ospedale: l'aveva sedotta per ottenere la borsa di studio e poi
l'aveva abbandonata dopo aver raggiunto il suo obiettivo. La goccia che fece traboccare il vaso fu la lettera di demerito da
parte del quinto hokage di Konoha ... Yuri venne giudicato da tutto il villaggio, perdendo tutta la sua notorietà e una notte
se ne andò, facendo perdere le sue tracce ... un pò come Minami! Alcuni mesi dopo essersi ritrovata a fare da lavapiatti e
donna delle pulizie nel locale di Ichikaru, aveva conosciuto un uomo molto più grande di lei. L'uomo si innamorò subito di
lei e le chiese di sposarlo, promettendole che al suo fianco, sarebbe stata una persona molto importante ed influente al suo
villaggio, essendo lui stesso considerato tale.
Minami non si lasciò sfuggire questa opportunità e accettò la sua proposta di matrimonio: non le importava se l'uomo fosse
molto più grande di lei e non particolarmente affascinante, le importava solo ritornare al centro dell'attenzione e
nuovamente ammirata. L'amore sarebbe nato col tempo. Non si informò particolarmente delle mansioni del neo marito e quando
raggiunse il suo villaggio, di fatto un piccolo paesino delle montagne, si era ritrovata a gestire un intero allevamento di
maiali. L'uomo, infatti, possedeva l'allevamento più grande del villaggio e la sua importanza dipendeva dal fatto che potesse
produrre diversi tipi di insaccati e di carne da utilizzare come scambi nei baratti, perchè in montagna funzionava quel tipo
di pagamento, utile a procurarsi l'occorrente per vivere. Minami voleva scappare da quella vita che le si era presentata
davanti, ma era rimasta subito incinta e non sapeva dove andare. Così, a malincuore, dovette accettare la prospettiva di
rimanere accanto a quell'uomo e condurre la vita insieme a lui e ai suoi maiali.
Lei riuscì a finire la sua consulenza con un giorno di anticipo, per la gioia di Sasuke che le chiese di lasciare
immediatamente il villaggio delle nuovole. Si fermarono per la notte in una radura, circondata da enormi alberi. Era un posto
molto tranquillo e Sasuke lo aveva scelto apposta per stare un pò in tranquillità, dopo sei giorni, definiti da lui,
infernali. La tranquillità della radura era maggiormente accentuata da un laghetto e una piccola cascata. Gli unici rumori
percettibili erano dati delle foglie mosse dal vento e dall'acqua della cascata quando raggiungeva il lago. Oltre che
tranquillo, era anche un posto romantico e quella sera, il cielo era illuminato da una splendida luna piena e da migliaia di
stelle. Con la scusa di farsi un bagno mentre Sasuke accendeva un fuoco per la notte, si spogliò completamente ed entrò nel
lago guardando maliziosamente il suo ragazzo. Erano sei giorni che non si univano e il desiderio era grande per entrambi.
Sasuke si spogliò anche lui raggiungendola e sotto un cielo stellato, si erano amati per tutta la notte. Generalmente
cercavano di stare attenti, specie nel periodo in cui poteva essere a rischio di gravidanza, ma quella sera era diversa, era
speciale .... era per loro!
Sakura fermò un attimo i suoi ricordi, guardandosi l'anello sorridente, riguardò il cielo e ricominciò a ricordare ... Erano
tornati da circa dieci giorni dal villaggio delle nuovole e lei iniziava a sentirsi particolarmente stanca, ma non ci badava
molto, tra il lavoro, le notti di fuoco con Sasuke e l'inizio dell'autunno poteva essere che il suo fisico ne risentisse.
Continuava con i suoi stessi ritmi, anche se ultimamente vedeva il suo ragazzo pensieroso e più volte gli avevo chiesto delle
spiegazioni senza mai trovare risposta soddisfacente: lui continuava a dirle che riguardava il lavoro, ma lei sapeva che non
era così, lo conosceva bene e il fatto che non si confidasse più con lei, la rendeva tremendamente triste, perchè lui per
primo stava infrangendo il loro giuramento di raccontarsi tutto. Era arrivata addirittura a pensare che non l'amasse più come
prima, nonostante continuassero a fare l'amore con la stessa passione di sempre. Il giorno del compleanno di Naruto avevano
tutti appuntamento alle otto e mezza di sera da Ichikaru ... ma quella mattina lei era stata particolarmente male .... Aveva
vietato a Ino di chiamare Sasuke, voleva parlargli lei, ma prima voleva chiarire quella situazione. Quello che non si
aspettava, era di ricevere un biglietto dal moro stesso chiedendole di incontrarsi prima al loro posto speciale perchè aveva
assolutamente urgenza di parlarle. Lei aveva il cuore a mille ... il loro posto speciale era considerato tale perchè unico
spettatore del loro amore, ultimamente lui era pensieroso ... tante domande che non trovavano risposta! Quella sera raggiunse
la panchina come richiesto e lui era lì ad aspettarla. Era nervoso e si vedeva, INIZIO FLASH BACK:
"Ciao Sakura e ... grazie per essere venuta!" lei sobbalzò a sentirgli dire grazie, iniziava a tremare per quello che avrebbe
dovuto dirle.
"Sakura ... ultimamente ero pensieroso e non per il lavoro ... ma perchè dovevo pensare e prendere una decisione molto
importante per me ... per noi ..." fece una piccola pausa, mentre il cuore della rosa batteva a mille per la preoccupazione:
"... Io ti amo, ti amo da moltissimo tempo ... il nostro amore ha resistito nel corso degli anni anche quanto combattevamo in
due fronti diversi ..." sospirò profondamente:" .... so che non stiamo insieme da tanto, ma stiamo bene, siamo una coppia
affiatata ... sono cambiato stando con te, sono riuscito ad aprire il mio cuore e ad essere più loquace verso gli abitanti
... ma ho un mio codice d'onore e non riesco a cambiarlo .... non posso vivere sotto lo stesso tetto con te come convivente
..." Sakura era sbiancata:" .... non sono bravo a parole quindi .... sposami!" aprendo il palmo della mano mostrandole un
meraviglioso anello di diamanti. Sakura portò le mani a coprirsi il naso e la bocca per soffocare il suo stupore, mentre
calde lacrime iniziarono a rigarle il viso, non era stata una porposta di matrimonio come quelle dei libri d'amore con il
protagonista che si inginocchia davanti alla sua amata chiedendola in sposa aprendo tra le sue mani il cofanetto contenente
l'anello, ma per lei, quella di Sasuke, era stata la più bella proposta che potesse farle ... tutta in stile Uchiha. Portò il
suo sguardo da quel meraviglioso anello agli occhi color pece che tanto amava e togliendosi le mani dalla bocca:
"Si!" Sasuke le sorrise, prendendole la mano sinistra ed infilandole l'anello.
"Decidi tu come e quando celebrare il nostro matrimonio!"
Sakura continuò a guardarlo negli occhi: "Il prima possibile!"
Sasuke rise: "Denoto che non vedi l'ora di diventare la signora Uchiha!"
"Si ma non solo ... vorrei farlo prima che iniziasse a vedersi!" abbassando lo sguardo mentre le guancie iniziarono ad
arrossarsi e portando la mano con l'anello all'altezza del suo ventre. Sasuke da un momento di smarrimento capì subito:
"Vuoi forse dire che ..."
"Si ... aspettiamo un bambino e credo sia stato ..."
"Lo so quand'è successo ... è stato un mese fa in quella radura tornando a casa dal villaggio delle nuvole!"
La voce del moro era controllata e per Sakura fu quasi un obbligo a chiedergli:"S-sei arrabbiato!"
"Come? Arrabbiato? ... Non solo mi hai reso la persona più felice del mondo accettando di sposarmi ... ma anche perchè mi
renderai padre ... " allungando la mano e poggiandola dolcemente sul suo ventre: " ... questo bambino è il frutto del nostro
amore e ti amo ... ti amo Sakura, più della mia stessa vita!" abbracciandola per lasciarsi andare in un bacio pieno d'amore
che non ammetteva repliche.
FINE FLASH BACK
Quella stessa sera, anche se era il compleanno di Naruto, comunicarono ai loro amici l'imminente matrimonio e la gravidanza
di lei .... grazie ad una super Ino e della partecipazione di tutti, i preparativi procedevano alla velocità della luce. Il
sette dicembre si sposarono. I due sposi non volevano una festa particolarmente lussuosa e con troppi invitati, così avevano
optato per celebrare il loro matrimonio nel giardino di villa Uchiha, invitando solo i loro amici, Tsunade, Kakashi, Sai che
era ritornato da poco da una missione e gli abitanti del quartiere, come imponeva il codice d'onore del capo clan: avere a
quell'unione tutti coloro che abitavano sotto la sua responsabilità. Erano entrambi emozionatissimi nei loro vestiti
tradizionali da cerimonia, ma la parte più commevente fu lo scambio delle fedi. La damigella incaricata era Amy. Sasuke le
aveva voluto fare una sorpresa, invitando quella bambina a lei tanto cara insieme alla sua famiglia che l'aveva ospitata e
amata come una di loro nel periodo in cui aveva vissuto nelle montagne dell'est e ovviamente, non poteva mancare il capo del
villaggio il sig. Dango Minau, non solo come rappresentante ma anche per portare i migliori auguri da parte di tutti gli
abitanti ai neo coniugi Uchiha. La sua gravidanza procedeva bene e Ino e Tsunade la seguivano durante tutto il periodo. Il
giorno in cui ci fu l'ecografia dalla quale si sarebbe visto il sesso, Sasuke l'aveva accompagnata tutto emozionato, anche se
cercava di nascondere i suoi sentimenti ... non gli importava sapere il sesso del bambino ... voleva solo sapere se sarebbe
diventato padre di un maschio o di una femmina. Appena Tsunade gli informò che era un maschio, si guardarono negli occhi ed
in contemporanea dissero "ITACHI". Itachi non era importante solo per Sasuke, ma anche per lei. Nei mesi in cui si erano
messi insieme, il moro le aveva raccontato tutto l'amore e l'affetto che provava nei confronti del fratello e, proprio grazie
a lui e al suo sacrificio per la pace di Konoha, aveva appreso il valore della vita e dei sentimenti che nutriva per lei. Ed
era per questo che avevano deciso di dargli il nome dello zio, come ringraziamento per ciò che aveva fatto nei loro
confronti. Itachi, per pura coincidenza era nato lo stesso giorno del suo predecessore e non aveva ereditato da lui solo il
nome e la data di nascita, ma anche l'intelligenza e la predisposizione nell'arte del combattimento, rendendo suo padre molto
orgoglioso di lui. La vita da sposati e da neo genitori procedeva molto bene, ogni tanto c'erano state delle incomprensioni
ma nulla di importante e facilmente risolvibili ad eccezione di una sera. Itachi aveva dieci mesi e lei aveva ripreso a
lavorare in ospedale da circa un mese, proprio in concomitanza con lo spuntare dei denti del piccolo che piangeva giorno e
notte. Erano entrambi esasperati, non riuscivano più a dormire alla notte, mentre durante il giorno erano impegnati a
lavorare. Dopo circa un mese l'esasperazione e la stanchezza aveva toccato il fondo e per una sciocchezza, avevano iniziato a
litigare furiosamente svegliando il piccolo che erano riusciti ad addormentare da poco. Sasuke preso da una rabbia
incontrollabile le aveva urlato che avrebbe preferito rimanere da solo anzichè fare una famiglia con lei. Si pentì subito per
quello che aveva detto, ma ormai era tardi, lei con il volto abbassato pieno di tristezza, gli aveva voltato le spalle per
dirigersi verso la camera di Itachi per calmarlo. Era uscita dopo circa un'ora con gli occhi gonfi dal pianto e fuori dalla
camera, Sasuke la stava aspettando. Appena la vide, le corse incontro abbracciandola fortemente a sè chiedendole scusa per
quello che le aveva detto, continuando a ripeterle che l'amava più della sua stessa vita. Lei lo aveva già perdonato nel
momento stesso in cui l'aveva abbracciata, ma sentirsi dire le altre parole l'aveva apprezzato ulteriormente. Si erano
diretti verso la loro camera baciandosi con passione e voracità ... desideravano unirsi, desideravano amarsi e quella sera
rimase incinta per la seconda volta. La seconda gravidanza era molto particolare in quanto gemellare. Tsunade decise di
lasciare la guida del villaggio per aiutarla con la gestione di tre bambini, proclamandosi nonna acquisita. Lei e Sasuke
accolsero molto positivamente la richiesta di Tsunade, erano entrambi orfani e i loro figli sarebbero cresciuti senza
l'affetto di nessun nonno e l'hokage era la persona giusta. Nel periodo della gravidanza, quindi, Tsunade iniziò ad insegnare
il lavoro di hokage a Naruto, scelto dagli abitanti per rivestire il ruolo di capo del villaggio. I gemelli vennero alla luce
un mese prima, esattamento l'otto di dicembre, il giorno in cui tutta la famiglia si riuniva per fare l'albero di Natale e
tutti gli addobbi natalizi. Sasuke scelse lui i nomi, chiamandoli Daisuke e Ryosuke. il giorno in cui si presentò davanti al
sesto hokage per registrare la nascita dei suoi figli ci fu un furioso scontro fra i due. Naruto scappava per le vie del
villaggio schivando i chidori di Sasuke, che distruggevano gran parte delle costruzioni, per fortuna senza fare male a
nessuno e tutto perchè, il neo hokage, aveva la pretesa, minacciandolo addirittura di imporre una legge, che tutti gli eredi
Uchiha avessero per secondo nome, Naruto, se fossero stati maschi e, Naruka, se fossero state femmine. Sasuke non avrebbe mai
dato il nome di un dobe ai suoi figli e sentirsi addirittura minacciare, l'aveva mandato su tutte le furie, inseguendo e
minacciando di morte l'hokage. La corsa di Naruto fu arrestata da sua moglie Hinata che gli diede un sonoro ceffone
dicendogli di vergognarsi per abusare il suo potere, mentre Shikamaru aveva già stimato la spesa dei danni e ideato un piano
di ricostruzione degli edifici demoliti dalla furia ampiamente giustificata dell'Uchiha. Forse era proprio per quel motivo
che Sasuke definiva l'hokage un dobe, ma nonostante tutto entrambi rimanevano molto legati. Itachi, Daisuke e Ryosuke avevano
ereditato tutti i caratteri degli Uchiha: pallidi, capelli e occhi neri come la pece. Gli occhi erano la conferma assoluta
che un giorno avrebbero anche loro sviluppato lo sharingan, la capacità oculare caratteristica del loro clan, rendendo fiero
il loro padre. All'età di tre anni, Itachi riuscì a svilupparlo, sotto lo sguardo incredulo di tutti, compreso Sasuke. Era
un'arma molto pericolosa da gestire per un bambino così piccolo, ma Itachi era molto maturo e responsabile per la sua età,
come suo zio paterno. Gli assomigliava molto non solo caratterialmente ma anche fisicamente, fatta eccezione per i capelli
ribelli come il padre e i gemelli. Daisuke e Ryosuke invece, erano il ritratto di Sasuke, ma avevano ereditato il carattere
materno: allegro, spensierato e amante della vita.
Lei era molto orgogliosa dei suoi figli e grazie all'aiuto di nonna Tsunade che l'aiutava nella loro crescita e, dell'aiuto
inaspettato degli abitanti del quartiere che si erano offerti di pulire la casa come riconoscimento per l'affitto basso delle
loro abitazioni, riusciva a conciliare molto bene il suo tempo fra lavoro e famiglia. Sasuke non le aveva mai impedito di
tornare a lavorare dopo la nascita dei gemelli perchè sapeva quanto per lei fosse importante il suo lavoro: lo faceva per se
stessa e non per lo stipendio, non aveva assolutamente problemi economici dato che Sasuke era ricchissimo. Una sera era
rincasata verso le dieci di sera a causa di un intervento d'emergenza, Tsunade era tornata a casa circa un'ora prima e Sasuke
aveva lavato e messo a letto i suoi figli. Anche se molte persone lo credevano impossibile, Sasuke era un ottimo padre,
sempre attento e scrupoloso nei loro confronti e spesso si lasciava trasportare dai sentimenti, giocando, accarezzando e
baciando i proprio figli, ma sempre lontano da occhi indiscreti. Quella sera tornò a casa particolarmente stanca INIZIO FLASH
BACK:
"Ciao amore, scusa il ritardo ma c'è stata un'emergenza e ..."
"Immaginavo, comunque non preoccuparti ci ho già pensato io ai bambini ... hai fame?"
"No, ho mangiato qualcosa al volo in ospedale, adesso vorrei farmi un bagno ... puzzo da disinfettante, poi gli vado a dare
il bacio della buonanotte! Tu cosa fai?"
"Devo finire di controllare un rapporto consegnato all'ultimo minuto, ma non ci metto molto!"
"Ok!"
Dopo circa quaranta minuti era uscita dalla doccia e si era già preparata per andare a dormire, si sentiva meglio dopo
essersi lavata e andò verso la camera dei suoi bambini. Stavano dormendo profondamente ed erano così teneri, così dolci e
così belli ... li accarezzò amorevolmente la testa stando attenta a non svegliarli:
"Siete bellissimi, proprio come il vostro papà!" si chinò baciandoli sulle loro guancie. Uscì dalla stanza trovandosi di
fronte Sasuke:
"Sono bellissimi come me?"
"Certo ... sei bellissimo e ti amo tantissimo!" alzandosi sulle punte dei piedi per dargli un bacio a fior di labbra, ma per
lui era poco e le cinse i fianchi per non sciogliere l'abbraccio:
"Ma anche la mamma è bellissima!"
Arrossì appena, intuendo le intenzioni: ogni volta che le faceva quel complimento, riguardava sempre il suo corpo ....
"Davvero? E che intenzioni avresti!" venendo presa in braccio e portata verso la loro camera da letto. Sasuke la adagiò
delicatamente poi le sussurrò:
"Sai ... mi piacerebbe sapere come sarebbe un'Uchiha femmina!" iniziando a baciarle lentamente il collo.
"Cosa mi stai cercando di dire? Che vorresti una figlia femmina?"
"Non ti piacerebbe?"
"Ammetto di averci pensato ... ma se poi dovesse nascere con i capelli rosa?" Sasuke si fermò all'improvviso di baciarla
guardandola negli occhi. Lei stava sorrideno maliziosamente ... non si era mai visto nel corso dei secoli un Uchiha dai
capelli rosa, ma rimase più sorpresa dalla risposta del marito:
"Se diventa bella come la mamma non ho nessuna obiezione!" ricominciando a baciarla trasportandola insieme a lui nel limbo
del piacere. FINE FLASHBACK. Nove mesi dopo Sasuke stringeva fra le braccia la loro piccola Haruka. Era nata il 21 marzo, il
primo giorno di primavera e lui aveva scelto questo nome, perchè significava vento primaverile, associandolo al suo nome:
Sakura, fiore di ciliegio. Sasuke aveva assistito a tutti i parti, facendosi stritolare la mano e facendosi insolutare per il
dolore che stava subendo a causa sua, per poi, al primo vagito del bambino, sentirsi dire che lo amava immensamente per
averle dato un figlio. Solo con il primo parto c'era rimasto male per gli insulti e Ino lo avevarassicurato dicendogli che
era una reazione completamente normale di una donna nel momento del parto, mentre Tsunade la incitava a spingere. Ma lui non
l'aveva mai lasciata e mentre una mano veniva stritolata, con l'altra le accarezzava la testa sussurrandole sempre: "Ci sono
io con te!"
Il nero è un colore predominante e Haruka aveva anche lei i capelli e gli occhi neri, con l'unica differenza di qualche
macchia verde smeraldo attorno alle pupille: sicuramente avrebbe ereditato anche lei lo sharingan, ma con tutta propabilità
non avrebbe sviluppato tutti e tre i poteri legati alla dote oculare. Ma a Sasuke non importava ... era la sua bambina, la
sua principessa e godeva di ottima saluta come gli altri tre figli. Dopo circa due anni dalla nascita della piccola e con
altri tre piccoli bambini, Linda era messa sotto pressione ogni giorno per il grande quantitativo di panni da lavare. Un
giorno Linda inalò l'ultimo respiro ....
INIZIO FLASHBLACK:
"Ecco fatto Linda, ora sei pronta, fai pure il tuo dovere, come sempre!" Sakura accese l'interruttore, un piccolo rumore e
... niente, Linda non partiva. Da subito pensava di non aver spinto bene l'interruttore o di non aver chiuso lo sportello, ma
dopo un'attenta visione, il suo cuore iniziò a battere forte .... no ... Linda ... no!!! Corse immediatamente verso il garage
per recuperare gli attrezzi del mestiere per cercare il guasto e farla ripartire. Tsunade era in soggiorno a giocare con i
suoi quattro nipotini, quando iniziarono a sentirla urlare istericamente: "NOOOO!! Linda ... Noooo! Non puoi farmi
questoooo!" Tsunade, insieme ad Itachi si avvicinarono alla lavanderia per vedere cos'era successo e quando videro Sakura con
un cacciavite in una mano e la chiave inglese nell'altra, il viso furioso che si voltava di continuo verso il cesto della
biancheria sporca e il cadavere di Linda ... capirono che era molto meglio uscire di casa. Anche se nel corso del tempo si
era molto calmata e cercava di non innervosirsi più come un tempo, tranne con Naruto in cui non evitava mai di sfoderare i
suoi micidiali pugni, quando era in quello stato era meglio per tutti lasciarla sola per evitare di incorrere in mezzo alle
sue furie. Tsunade mise la piccola Huruka nel passeggino, mentre Itachi aiutava i gemelli a indossare la loro giacca. Il
maggiore dei fratelli era molto protettivo ed apprensivo nei confronti dei più piccoli ... come il suo predecessore. Tsunade
con la scusa di portarli a fare un giro al parco, si fermò direttamente alla centrale di polizia per informare Sasuke del
"lutto" che aveva subito la sua famiglia:
"Papà, la mamma non riesce a rianimare Linda, credo sia morta!"
A Sasuke gli si gelò il sangue, mentre mille brividi iniziarono a percorrergli tutto il corpo: Sakura aveva assoluto bisogno
di Linda, c'erano sempre troppi panni sporchi da lavare e lui sapeva molto bene quanto lei odiasse fare il bucato a mano ....
Cercò di mantenere il suo sguardo serio ed impassibile:
"Ho capito ... non vi preoccupate, adesso andate!"
Aspettò che Tsunade e i figli uscissero dalla centrale di polizia prima di fare l'unica cosa in suo potere: precipitarsi con
la massima velocità al primo negozio di elettrodomestici. Dopo circa mezz'ora fu fatta una consegna urgente a Villa Uchiha:
due nuovissime lavatrici ultimo modello e super tecnologiche. Inutile dire che alla sera quando Sasuke tornò a casa, sua
moglie gli corse incontro abbracciandolo e baciandolo appassionatamente. Si staccarono quasi subito quando i gemelli:
"Blaaa ... mamma e papà si baciano sulla bocca!!!" sotto lo sguardo divertito di Tsunade.
Sasuke scompigliò i capelli ad entrambi con fare affettivo:
"Un giorno capirete!" lasciando i bambini pensierosi.
Poi raggiunse sua moglie in cucina intenta a riscaldare la cena e abbracciandola da dietro:
"Non penserai sul serio di cavartela con un bacio?"
"No ... questo è solo un anticipo!" guardandolo maliziosamente.
Alla notte Sasuke era già sopra di lei, iniziando a spogliarla e baciarla in tutto il corpo e tra un bacio e una carezza:
"Allora dimmi ... hai già pensato ai nomi?"
"Certo ..." gemendo tra un bacio e una carezza: "una continuerà a chiamarsi Linda .... mentre l'altra pensavo a ... Candida!!
..." .... "Ma perchè poi ne hai prese due?"
"Linda e Candida? ... Mi piacciono come nomi ... ho pensato a due, così se una dovessi rompersi, hai sempre l'altra .... e
poi ... almeno si fanno compagnia!"
"Compagnia? ... Capisco!" soffocando un urlo di piacere per non farsi sentire dai figli che stavano dormendo.
"E parlando di compagnia ... Sakura stavo pensando ad una cosa!"
"A cosa?"
"Non pensi che anche Haruka possa desiderare una compagnia ... femminile?"
"Come sempre hai ragione!"
Circa un anno dopo era nata un'altra bellissima bambina, dai capelli e occhi neri come la pece, ma con una particolarità: i
capelli avevano una sfumatura color prugna. Vedendola si ricordò subito di Amy, la bambina delle montagne dell'est e chiese a
Sasuke di darle lo stesso nome. Lui acconsentì, non solo perchè il nome gli piaceva ma anche perchè con gli altri figli era
sempre stato lui a decidere i nomi sotto la sua approvazione, mentre quella volta era giusto che fosse lei a decidere. FINE
FLASHBACK.
Sakura si era riposata abbastanza e si alzò dalla panchina, era tardi e doveva andare a casa dai suoi bambini e da suo
marito. La piccola Amy aveva già compiuto un anno e come i suoi fratelli e il padre era molto ghiotta di pomodori. La rosa
era diventata, come Hinata anche se su pietanze diverse, un'ottima cuoca nel cucinare i pomodori, Non solo seguiva il
ricettario della madre di Sasuke, ma aveva inventato lei stesse delle nuove ricette ... tutte molto apprezzate dagli Uchiha.
A differenza di Hinata che era costretta a mangiare il ramen quando non aveva i figli di Neji, Sakura cucinava sempre delle
pietanze diverse per lei perchè si era diagnosticata la pomodorite acuta. Solo quando era incinta adorava quell'ortaggio e ne
mangiava in grandi quantità come gli altri membri ...
Finalmente arrivò a casa e quando aprì la porta la piccola Haruka le corse in braccio:
"Mamma, mammina!! Che bello sei tornata!"
"Ciao tesoro mio ... mi sei mancata tanto! Hai fatto la brava?"
"Si certo ... lo sai che sono sempre brava!"
Sakura le diede un forte bacio sulla guancia mentre i gemelli le si allacciarono ai fianchi per abbracciarla. Itachi era in
piedi davanti a lei ad aspettare la carezza sulla guancia, come era solita fare. Sakura adorava quel momento della giornata
quando rincasava dal lavoro ... l'affetto e l'amore dei suoi figli la alleviavano di tutte le sue stanchezze e
preoccupazioni.
"Ciao Sakura ... oggi sono stati bravi, come sempre ... ci vediamo domattina!"
"Va bene, grazie Tsunade!" L'ex hokage era diventata un membro a tutti gli effetti della famiglia Uchiha, comportandosi
proprio come una nonna vera: iperprotettiva e super viziatrice nei confronti dei nipotini. Ma era anche molto severa
nell'educazione e aveva già iniziato ad insegnare ai tre maschi, essendo i più grandi, alcune tecniche basi ninja, ma non gli
avrebbe mai insegnato a combattere, quello spettava ai suoi genitori, specie a Sasuke che si era ripromesso di insegnare ai
suoi figli tutte le tecniche segrete legate al suo clan.
Sasuke comparve dalla cucina:
"Ciao, hai fame?"
"No ... ho mangiato in ospedale!"
"E' andata bene la riunione straordinaria? O c'è qualche problema?"
"No, no ... è andato tutto bene ... possiamo parlarne più tardi, solo noi due? Vorrei prima sistemarmi e mettere a letto i
bambini!"
"Certo ... hai ragione è tardi per loro ... sono quasi le dieci ... ti aiuto anch'io così facciamo prima!"
Verso le undici e mezza anche Sasuke e Sakura erano pronti per andare a dormire ... la rosa uscì dal bagno con addosso una
camicia da notte particolarmente sexy, di seta azzurra, attillata ai fianchi e svasatina dalla cintura in giù. Le bratelline
erano molto sottili e non indossava il reggiseno, facilmente intuibile dalla sporgenza dei suoi boccioli turgidi. Sasuke,
come sempre, impazziva vedere la moglie con certi completini e le si avvicinò maliziosamente, cingendole i fianchi pronto per
baciarla, ma Sakura lo fermò iniziando a parlare:
"Sai ... la riunione è andata bene ... anche se sono un pò triste!"
Il moro la guardò preoccupato:
"Perchè? Cos'è successo?"
"Niente di preoccupante ... solo che ho deciso di .... licenziarmi!"
Il moro rimase sorpreso da quella rivelazione: sapeva quanto Sakura amasse il suo lavoro e non si era mai imposto sugli
orari, a volte improponibili per una madre con figli piccoli ... e mai e poi mai, si era sognato di chiederle di rinunciare a
lavorare proprio per la passione che vedeva nei suoi occhi quando svolgeva il suo lavoro.
"Hai deciso di licenziarti? Sai che non mi importa ... voglio solo che tu sia felice ... ma potrei sapere cos'è che ti ha
fatto prendere questa decisione?"
"Vedi ... ho cinque bambini piccoli che hanno bisogno della mamma .... e ho un marito che ha bisogno di sua moglie! ...
Inoltre l'ospedale sarà in buone mani ... da domani Ino diventerà la nuova responsabile!"
Sasuke iniziò a sentirsi in colpa ... non voleva che lei rinunciasse al suo lavoro per lui:
"Sakura, se per caso ti ho fatto pesare il fatto che ..."
"No ... non mi hai mai fatto pesare niente ... anzi ... mi hai sempre sostenuta ... è solo che il mese scorso vi ho
trascurato molto a causa della sostituzione delle ferie estive da parte del personale medico ... ma ho trascurato di più te
... specie alla notte ... che dalla troppa stanchezza mi addormentavo subito!"
"Si, ma mi sembra che abbiamo recuperato a fine agosto, approfittando dell'offerta di Tsunade di tenerci per un week-end i
bambini mentre noi siamo andati alle terme ..." iniziando a baciarle il collo.
"Si ... ma non voglio più che accada ... non voglio più trascurarti così!"
"Sakura a me basta sapere che mi ami con la stessa intensità in cui io amo te e non mi interessa se non vuoi più lavorare, a
me va bene qualunque cosa tu decida di fare!"
"Ti ringrazio .... e sì .... ti amo tantissimo!" baciandosi con passione. Il moro si staccò dopo qualche secondo:
"Sakura? ... sai di pomodoro!" la rosa sorrise appena, mentre Sasuke sorrise portando le mani sul ventre della moglie e con
estrema dolcezza:
"E' stato alle terme vero?"
"Si ... ti dispiace?"
"Mi stai chiedendo se mi dispiace aver concepito un altro figlio con la donna che amo di più al mondo?" baciandola con più
passione, poi si staccò chiedendole:
"Stai già pensando a qualche nome?" ricominciando a baciarla sul collo:
"Li avrei già decisi ... Fugaku o Mikoto!"
Sasuke si staccò di colpo guardandola negli occhi:
"Vorresti dargli il nome dei miei genitori? ... Ma ..."
"Perchè? ... Semplice, è un modo per ringraziarli ... come tuo fratello Itachi ti ha aiutato a capire i tuoi sentimenti nei
miei confronti ... i tuoi genitori ti hanno dato la vita facendomi diventare la donna più felice del mondo ... e mi sembra
giusto esprimere la mia gratitudine nei loro confronti chiamando i miei figli con i loro nomi ..."
"Grazie per questo tuo pensiero ... allora sarà Mikoto!"
"Come fai a dire che sarà femmina?"
Sasuke portò la mano sotto la camicia da notte iniziando a sfilarle le mutandine e guidarla molto lentamente verso il letto:
"L'hai detto tu che il tre è il numero perfetto ... abbiamo tre figli maschi ... due femmine e uno in arrivo ... sarà femmina
anche questa!" La prese in braccio adagiandola con estrema cura nel centro del letto, mettendosi a cavalcioni sopra di lei e
iniziando a togliersi i pantaloni e i boxer:
"Lo sapremo presto ... Ino mi ha già fissato tutte le visite di controllo e le ecografie!"
"Lo sai vero che dopo saremo in otto e non più in sette! ... Riuscirai a fartene una ragione non avendo più il tuo numero
preferito?" allargandole le gambe e posizionarsi fra di lei.
"Oh ti sbagli ... avrò per me SETTE Uchiha!" Sasuke le sorrise dolcemente per poi baciarla e penetrarla amorevolmente.
Ancora una volta si unirono nella danza dell'amore.
L'unione dei loro corpi e delle loro anime non riguardava solo l'amore che provavano fra di loro, ma era qualcosa di più
forte, di più importante ... era l'unione di due persone che per molto tempo erano stati avvolti dal buio delle tenebre,
trasportati nell'oblio della disperazione e della sofferenza. Ne erano usciti grazie ad un piccolo spiraglio di luce che
avevano scorto nel loro cuore e si erano aggrappati con tutte le loro forze per uscire da quella oscurità. Questa luce altro
non era che la speranza ... la speranza nella vita ... la speranza nell'amore ... dove ... TUTTO MUORE, TUTTO
RINASCE!---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
-----------------------------------------------------------------------------
ECCOCI ALLA FINE .... VI CHIEDO SCUSA SE L'EPILOGO E' STATO MOLTO LUNGO, ME ERA INEVITABILE E NON POTEVO DIVIDERLO IN DUE
PARTI. DOPO OLTRE UN MESE IN CUI LA MIA MENTE E IL MIO TEMPO ERA COMPLETAMENTE CONCENTRATO SU QUESTA FF, SIAMO GIUNTI ALLA
FINE. AMMETTO DI ESSERE MOLTO TRISTE, MA SI SA, OGNI COSA HA UN INIZIO E UNA FINE .... SPERO DI NON AVERVI DELUSI E DI AVERVI
TRASMESSO DELLE EMOZIONI. VI DEVO RINGRAZIARE PER TUTTO IL VOSTRO SOSTEGNO, DALLE RECENSIONI, ALLA SEGNALAZIONE DELLA MIA
STORIA FRA LE SEGUITE, PREFERITE E RICORDATE ... ANCORA DI PIU PER ESSERE STATA SEGNATA FRA GLI AUTURI PREFERITI. PER
QUEST'ULTIMO CAPITOLO MI PIACEREBBE SAPERE LA VOSTRA OPINIONE, ANCHE DAI LETTORI ANONIMI, GIUSTO PER SAPERE SE IL MIO LAVORO
VI E' PIACIUTO ... SE PROPRIO NON VOLETE RECENSIRE, MI BASTA ANCHE LA SEGNALAZIONE DELLA MIA STORIA .... MA SEMPRE, NON
SENTITEVI OBBLIGATI .... DICIAMO CHE PER ME SAREBBE COME UNA PICCOLISSIMA RICOMPENSA DEL MIO OPERATO .... ALCUNI DI VOI MI
HANNO CHIESTO DI RITORNARE A SCRIVERE E VI VOGLIO ASSICURARE CHE TORNERO' ... MA NON SUBITO HO BISOGNO DI STACCARE LA SPINA E
DI FAR RIPOSARE LA MIA MENTE, ANCHE SE DA QUESTA STA NASCENDO UN'ALTRA IDEA DI UN'ALTRA STORIA SEMPRE SUL SASUSAKU .... UN
BACIONE GRANDE GRANDE A TUTTI VOI!!! MANGA ...
|
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=2543738 |