Diamante

di Calamitas
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red 1 missing moments gideon/gwendolyn

Charlotte era veramente una bella ragazza, di una bellezza naturale alla quale molti ragzzi non resisterebbero.Con i capelli rossi che le incorniciavano il viso e quegli occhi di un colore indescrivibile per l'intensità che trasmettevano attraverso lo sguardo. Era bella, ma allo stesso tempo normale. Quando si guarda una ragazza si guarda l'aspetto fisico, i modi di fare, certo, ma deve intrigarti. Deve saperti stuzzicare e deve riuscire a farti perdere il controllo. Questo Charlotte non era assolutamente capace di farlo. Tuttavia spesso avevo riletto le profezie e avevo visto che il rubino e il diamante avrebbero avuto una storia... ma non riuscivo davvero a vedermici con lei. Non ne avevo mai discusso con nessuno e non avevo intenzione di farlo. Erano tutti convinti che lei fosse la mia anima gemella, ci allenavamo insieme da quando eravamo piccoli, e ci eravamo sempre esercitati insieme in tutto, perfino nella scherma. Quindi in un modo o nell'altro, prima o poi mi sarei dovuto innamorare di lei.

La mattina della svolta mi ero alzato come al solito, quando seppi una notizia dell'ultimo minuto..
Stavo camminando di ritorno dalla mia tarsmigrazione e stavo facendo la mia solita strada per andare da mio zio. Svoltai a sinistra e per poco non mi scontrai con Mr. George che accompagnava una ragazzina molto carina. Lei mi fissava allibita come se avesse visto un fantasma. Mi diede molto fastidio e la scrutai irritato. Poi guardai Mr. George che mi fece segno di fare amicizia.
<< Ciao >> le dissi educato. Attesi qualche secondo per il suo saluto che mi fu rivolto con voce roca. Le avevo tolto il fiato?
<< Credo che voi due avrete occasione di conoscervi meglio. >> Disse Mr George, continuando con: << esiste la possibilità che Gwendolyn sia la nostra nuova Charlotte >>.
<< Come dice? >> Domandai stupito. Squadrai la ragazza... Lei il nuovo rubino? Inconcepibile, era una ragazzina!
<< E' una storia un po' complicata, le consiglio di andare nella sala del drago e di farsi spiegare tutto da suo zio. >> Disse cortese Mr George. << Stavo per andarci comunque >> dissi annuendo << Ci vediamo Mr Gorge. Arrivederci Wendy. >> Era Wendy giusto? Poco importava, ero sicuro che Mr George non dicesse sul serio, e se fosse stato come pensavo non l'avrei più rivista.

Charlotte non era il rubino. Le sue senzazioni, i momenti di vuoto, le nausee, erano senzazioni fantasma. Il vero corvo era sua cugina Gwendolyn. Come fosse potuto accadere non mi era molto chiaro, e uno sbaglio del genere mi mandò su tutte le furie.

Così, quando il dottor White mi propose di aspettare il ritorno del rubino insieme a loro non potei non accettare.

Quando ritornò dopo quindici minuti di assenza mi sembrava spaesata. Dopo tutto lei era inesperta, una ragazzina che non sapeva quale fosse il suo scopo. Non sapeva nulla, ad esempio come comportarsi in ogni diversa epoca. Era come già detto inesperta; di sicuro non il mio tipo di partner ideale.
Quando alzò il suo sguardo e lo posò su di me notai i suoi bellissimi occhi azzurri risaltare con i suoi capelli neri corvino. Era molto carina ma una ragazzina.
<< Ciao Wendy >> le dissi cercando di essere accogliente.
<< Gwendolyn >> mi corresse la giovane. 




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