ONESHOT
Something's got me reeling, stop
me from believing
turn me around again.
Said that we can do it,
you know I want to do it again
Everymorning- Sugar Ray
Il cielo su Nerima era terso e l'aria frizzantina. Gli uccellini
cantavano felici e la prima luce del mattino rendeva i colori del
giardino più vividi.
Sorrise nel vedere la sua carpa portafortuna saltare fuori dall' acqua
dello stagno e rientrarci immediatamente, come ogni mattina, da sempre.
Giocherellando con i suoi baffi, dai quali iniziavano a fare capolino i
primi peletti bianchi, segno del tempo che passava inesorabile,
lasciò che la sua mente vagasse tra i dolci ricordi
che quel
porticato gli evocava.
Casa Tendo era innaturalmente tranquilla da quando tutto il caos che
Ranma si era trascinato dietro col suo arrivo si era placato.
Con la sua partenza improvvisa quello strambo giovane col codino si era
portato via tutto: da dieci anni ormai nessun' amazzone cinese gli
distruggeva i muri di casa, nessuna pazza seminava petali di rosa sul
pavimento della cucina, nessun panda girava per i corridoi e lo
invitava ad una rilassante partita a Shogi dopo il primo tè
del
pomeriggio.
Ciò che feriva Soun, però, non era la nostalgia
per il
suo amico Genma, tornato a vivere con la moglie dopo aver
compreso che mai ci sarebbe stato il matrimonio cui tutti miravano.
Ciò che feriva Soun era che Ranma, andandosene, si era
portato via anche la sua bambina, la più piccola.
Akane era una ragazza forte ed orgogliosa, ed aveva reagito alla fuga
del fidanzato con la freddezza e la testardaggine che tutti si
sarebbero aspettati da lei.
Almeno per i primi dodici mesi.
Un giorno di settembre era andata da suo padre e, con la leggerezza di
una qualsiasi ragazza di vent'anni, gli aveva detto, semplicemente, che
se ne sarebbe andata.
A cercare la mia strada,
aveva detto.
Si sedette accanto a Kasumi che gli passò una ciotola colma
di
riso, sorrise a Nabiki, che gli sedeva di fronte, ed iniziò
a
consumare il primo pasto della giornata. In silenzio e lentamente, come
ogni mattina, da sempre.
''Abbiamo ospiti?''
Nabiki alzò lo sguardo in direzione della sorella sorpresa
dalla
sua ultima affermazione. Era così raro che qualcuno andasse
a
trovarli.
Dopo aver rizzato le orecchie, sì, li sentì anche
lei i passi che si avvicinavano.
Corse come una pazza alla porta ed urlò talmente forte da
far fare alla carpa un altro balzo nello stagno.
''Akane!''
Quando anche gli altri due membri della famiglia avevano raggiunto le
ragazze, dopo decine, centinaia di convenevoli, la più
arguta delle sorelle Tendo si accorse che c'era qualcosa che non andava.
Akane portava il solito caschetto da maschiaccio, ma vestiva in maniera
decisamente
più femminile ed aveva un'aria più dolce, matura.
Ma non
era questo il punto.
''Akane...'', chiese sospettosa indicando con il braccio teso qualcuno
che si nascondeva dietro le gambe della sorella, ''Chi è
questo
marmocchio?''
''Hey, sono una femmina!'', sbraitò la piccola, palesandosi
alla famiglia.
''Hem... Come dire...'' sorrise imbarazzata Akane grattandosi la testa
e sogghignando in maniera nervosa, ''Lei è Minako, hem...
Mia
figlia!"
''Nipote mia!", urlò tra le lacrime Soun, spalancando le
braccia.
''Minako, tesoro, vai ad abbracciare il nonno'', disse dolcemente alla
bambina mentre accarezzava il pancione di Kasumi e sorrideva complice
al dottor
Tofu, che li aveva raggiunti all'ingresso.
''Allora, chi è il padre?'' chiese con la solita mancanza di
tatto la sorella mezzana.
''Hem...''
''E' permesso? Papà?''
In una giornata di grandi ritorni come quella, non fu più di
tanto sorprendente veder varcare la soglia di casa anche Ranma.
Fu trascinato anche lui nel vortice di baci, abbracci e rimproveri. Poi
si accorse di lei.
''A-Akane...''
''Che ci fai, qui? Non te n'eri andato?'' chiese come sempre
sgarbatamente la Tendo.
''Non sei per niente carina! Se permetti, dopo dieci anni di
lontananza, avevo voglia di passare a salutare"
''Ed hai scelto proprio questo momento?''
''Hey, voi due...'', protestò mestamente Soun, ''Non vi
sembra il caso di salutarvi in maniera più gentile, dopo
tutto questo tempo?''
''Ma figurati, con questo maschiaccio funziona solo il linguaggio dei
camionisti!''
La risata cristallina di Minako nel vedere sua madre spaccare un vaso
di fiori in testa al codinato strappò un sorriso a tutta la
comitiva.
Poi qualcun altro entrò in casa Tendo, con il passo stanco
ed un'evidentemente scarsa voglia di trovarsi lì.
''Hey, papà, sei sicuro che potessi farla in giardino?''
''Se proprio ti scappava, Satoshi...'' rispose annoiato l'artista
marziale al ragazzino di otto anni che lo aveva raggiunto.
''Cosa? Cos'è che gli avresti fatto fare?''
''Si stava facendo la pipì addosso, ok? Non ce l'avrebbe mai
fatta ad arrivare al bagno!"
''Ranma, sei sempre il solito idiota!'', ringhiò la giovane.
''E tu sempre la stessa isterica!'', ruggì di rimando lui.
''Aspettate un attimo, Time
Out '', fu come sempre Nabiki a fare il punto della
situazione, ''Ranma, chi è questo maleducato?''
''Sono l'erede della scuola di lotta Saotome'', rispose solenne il
bimbo col codino, ''Mi chiamo Satoshi. Tu devi essere Nabiki la serpe"
''Che cosa gli avresti insegnato?'' tuonò Akane furiosa
mentre una minacciosa aura blu iniziava a contornarle la figura.
''Eheheh!", rise nervoso.
''Mamma, ho fame!'', si lamentò Minako.
''Anche io, mamma!", la seguì a ruota Satoshi.
''Lo so, piccoli. Se quel deficiente di vostro padre non avesse perso
il portafogli ai bagni pubblici avreste già mangiato''
''Hey, tu!''
''Papà, sei un deficiente!", lo ammonì saccente
Minako mentre
Satoshi le tirava una ciocca di capelli e le provocava l'ennesimo
pianto isterico della giornata.
''Satoshi...'' mormorò Akane, paziente, ''Ti ho detto mille
volte che non devi far male a Minako. Ed altre mille che è
la
scuola di lotta
Saotome-Tendo''
''Ma papà dice...Ahi!"
''Ranma, non picchiare il bambino!"
''Uno schiaffetto innocente ogni tanto gli temprerà il
carattere. Sapessi quanti ne ho presi io da quel vecchio rinc... Oh
ciao, vecchio!"
''Ed ecco qui Mr Panda, la famiglia è riunita'',
commentò
sarcastica Nabiki, per niente scossa da tutte le novità
della
giornata.
''Maledetto il giorno che ti ho incontrato!'' urlò Akane al
codinato che le aveva appena rotto la cerniera della giacca, mentre
cercava di aiutarla a togliersela.
''Dillo a me! Non capisco perchè una schiappa come te si sia
dovuta presentare al Torneo di arti marziali di Yokohama, poi!''
''Che dici? Sei tu che dovevi rimanere in Cina!''
''Se avessi saputo che avresti partecipato anche tu ci sarei rimasto
eccome!''
''I mesi lontana da te sono stati i più belli della mia
vita!"
''Confermo e sottoscrivo, anche se tornerei indietro solo per rivedere
la figuraccia che facesti!", rise lui accettando di buon grado il
piatto che Akane gli ruppe in testa, mentre tutti li guardavano con
aria interrogativa.
''Mamma perse al primo round''. Caustico, Satoshi rispose a quella che
gli sembrava una domanda taciuta da parte di tutta la sua famiglia.
''Satoshi! Chi ti ha raccontato queste frottole?'' chiese con finta
innocenza il codinato, sorridendo alla compagna.
''E poi la mamma quel giorno non era in forma, aveva anche le sue
cose'', tentò di difenderla Minako, facendola invece
sprofondare
in un baratro di imbarazzo ingigantito dall'espressione goduta di Ranma.
''Io non ho capito una cosa, però'', interruppe la diatriba
il
dottore, ''Quando siete arrivati, non eravate insieme. Sembrava quasi
che foste stupiti di vedervi''
''Questo perchè Ranma aveva detto che sarebbe sparito per
sempre
dalla mia vita, portando con sè Satoshi in un viaggio di
addestramento'', grugnì Akane.
''Questo perchè Akane non accetta il fatto che io abbia
perso il
portafogli impedendole così di fare colazione... Sia mai che
butti giù un etto!''
''Che cosa vorresti insinuare?''
''Che sei diventata un'abbuffina, Akane. Me lo ricordo come facevi in
gravidanza, sai?''
''Oh Ranma, mi andresti
a comprare delle uova?'', fece il verso alla madre il
piccolo Satoshi.
''Tu questo bambino non lo vedi più, sei una pessima
influenza per lui, Ranma!"
''Aspettate, aspettate un momento. Ho capito bene o questi due sono i
vostri figli?'', chiese Nodoka, che li aveva raggiunti poco dopo Genma.
''Sì...'' risposero in imbarazzo i due, abbassando lo
sguardo.
''Dunque, voi due...'', alluse Nabiki, sorridendo ed indicandoli
alternativamente, ''Fate finta di odiarvi, ma in realtà... La notte...''
''La mia bambina non è più una bambina!", pianse
il capofamiglia.
''Tranquillo, Soun'', sorrise Ranma mostrandogli l'anulare della mano
sinistra, ''Ho fatto le cose per bene''.
''Mamma, ho paura!", la figlia di sei anni si era stretta alle gambe di
Akane nel momento stesso in cui la terra aveva iniziato a tremare,
mentre i suoi genitori, con aria rassegnata, la avevano semplicemente
fatta allontanare dal muro prima che questo crollasse miseramente dopo
l'impatto con i bonibori di Shampoo.
''Lanma, amole!"
Nel disappunto di Akane, la cinesina si buttò al collo del
codinato, iniziando a baciarlo febbrilmente sulle guance.
''Sei tolnato! Sei tolnato da me!"
''Hem... Hem... No, io... Akane, aiutami!"
''Non ci penso neanche!", sbuffò la moglie.
''Ranchan!"
''Oh Ranma, amore!"
''Saotome, lascia stare la mia fidanzata, hai capito?'' urlò
Mousse in faccia a Satoshi, che gli diede un pugno in testa, mentre
Ucchan e Kodachi si litigavano il suo adorato papà.
''Ma-ma... Dove mi trovo? Scusi, è qui la stazione balneare
di Okina... Oh ciao, Akane!"
''Ryoga!''
''Ecco, ci mancava il maiale", si lamentò Ranma mentre
Nabiki
prendeva sulle spalle Mikako e si sedeva di fronte a Satoshi,
guardandolo serio negli occhi:
''Mi chiedo come abbiano fatto a farvi...'', mormorò
pensierosa.
''Beh, la mamma mi ha detto che i bambini nascono quando...''
''No'', lo fermò subito lei, ''Intendevo come abbiano fatto fisicamente a non
litigare anche mentre... Ah, lascia stare!"
''Akane Tendo! Ora che sei tornata puoi finalmente sposarmi!"
Quando anche Kuno aveva fatto il suo tronfio ingresso in casa, con
tanto di katana sguainata, il quadretto era completo.
Akane rincorreva Ranma, che era inseguito dalle sue spasimanti, a sua
volta inseguite da Mousse, mentre lei stessa scappava da Ryoga e Kuno.
Nel trambusto generale, Kasumi trovò il tempo di servire il
tè ai suoi due padri, che tranquilli come all'interno di un
tempio scintoista lo sorseggiavano guardando il panorama dal porticato
e dandosi soddisfatte pacche sulle spalle, sorridendosi a vicenda.
''Ce l'abbiamo fatta, eh, Saotome?''
''Puoi ben dirlo, amico Tendo, puoi ben dirlo!"
''Ora che siete parenti mi raccomando, non fate casini",
osservò Nabiki mettendo una mano sulla spalla del padre.
''E' vero, ora siamo parenti!"
Soun Tendo abbracciò il suo migliore amico tra le lacrime di
commozione mentre la sua amata carpa, l'unico animale domestico che
fosse mai riuscito a tenere, faceva l'ennesimo balzo elettrizzato nello
stagno, mentre la sua figlia maggiore serviva imperturbabile il
tè, trovando un sorriso anche per quel vecchio maniaco di
Happosai, che li aveva raggiunti e si era attaccato alla gamba di Ukyo
come un cane in calore. Mentre la sua figlia mezzana, scaltra ed
indecifrabile, scattava foto al trambusto generale e sorrideva complice
a Satoshi, in cui aveva subito trovato uno spirito affine.
Si arricciò nuovamente i baffi, appagato, mentre la sua
figlia minore le dava di santa ragione all'uomo della sua vita, che
intanto guardava con gli occhi dell'amore più puro la
piccola Minako, che anche lui amava già perchè
così simile alla sua bimba, alla sua povera moglie.
Mentre il caos che era sempre stato il fulcro di quella bizzarra
famiglia allargata era tornato a dare colore a quella spoglia casa
giapponese in legno e carta di riso, colorandola di ogni sfumatura di
colore come ogni mattina, da sempre.
Ok, giusto una
cosina per scusarmi dei vari ritardi nel recensire, postare e
rispondere ai vostri messaggi e recensioni. Non sono morta, ho avuto
dei problemi personali imprevisti e non sono riuscita a stare al pc, mi
ci sono praticamente rimessa oggi e questa storiella senza pretese era
già pronta, per cui l'ho postata sperando di fare cosa
gradita.
Sapete che non
sono brava a restare IC, ma ho cercato di immaginare come avrebbe
potuto essere un 10
years later
tra i nostri due capoccioni e... Se vi va, fatemi sapere cosa ne
pensate! =)
Prometto di
recuperare presto con TUTTO, grazie per la pazienza e soprattutto per
la presenza! <3
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