I ragazzi dell'attico.

di cute4u
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Capitolo 1 - Chloe.
"She was drinking the tea, sitting in her room and reading a book. She was a little girl, so lovely, naive but so sad."

La tipica ragazza impacciata e imbranata. Quella con gli occhi spenti, i capelli spettinati, il trucco sbaffato sotto gli occhi,
piena di punti rossa in faccia e imperfezioni che le ricoprivano il corpo di odio per sé stessa e insicurezza che la faceva sentire
ancor più in disagio tra la gente. Era la tipica ragazza sfigata e timida che non veniva calcolata nemmeno dalle zanzare in estate,
quella che veniva presa in giro perché diceva sempre la sua, che ovviamente era sempre inesatta, quella che non usciva mai
perché la madre così voleva, quella che non aveva amiche con cui uscire ma solo compagne con cui parlare in classe, quella che
però incantava tutti con i suoi occhioni verdi. Ringraziava il cielo per averle donato quelle pietre color smeraldo che cangiavano
dal verde acqua all'azzurrino-grigio. Odiava essere sé stessa ma allo stesso tempo si piaceva. Pensava fosse il mondo ad essere sbagliato
ma invece era lei che era troppo presuntuosa e troppo intelligente, come piaceva definirsi, ad essere sbagliata. Pensava che il mondo
girasse intorno alla stupidità e che solo poche persone si fossero salvati. Troppo ingenua per essere presa in giro dal mondo, non sapeva
difendersi da esso, voleva solo scappare era rimasta indietro coi tempi, tutti erano nel 2014 e lei era negli anni '80-'90, quando i
bambini di 9 anni giocavano con le macchinine a casa e uscivano solo con i genitori, mentre le bambine giocavano a fare la mamma,
a cucinare o con le Barbie, un modello di ragazza imposta dalla società che insegnava alle bambine a seguire quello schema per
poter diventare popolari e ben accettate. Quando i ragazzini di 13 anni circa uscivano solo sotto casa a giocare a pallone e non andavano
fuori a divertirsi fumando e bevendo come fanno oggi i ragazzi maggiorenni. Quando le ragazze di 15 anni uscivano a malapena in centro
o invitavano a casa le amiche per parlare del ragazzo di cui erano follemente innamorate e non andavano in giro a zoccoleggiare come ora.
Quando l'unica ribellione che si poteva fare era comprarsi le scarpe che si volevano, non drogarsi. Quando l'eccesso di trucco era l'eyeliner
con l'aletta, non il trucco alla Moira Orfei. Contemporaneamente però voleva crescere e aveva un animo ribelle nonostante la madre la
obbligasse a seguire le sue orme. Avvocato di professione e severa di natura ma dolce e comprensiva. "Visino dolce fuori e cuore di ghiaccio
dentro" così la descrivevano. Stronza come nessuno prima d'ora, aveva più palle di un camionista veterano, più dura e meschina di
un sasso e una volpe. Dentro lei c'era l'inferno, il fuoco, la cattiveria ma ciò usciva allo scoperto solo a volte. In realtà era debole e
sensibile e nonostante avesse tanta cattiveria da tirar fuori, crollava subito, si definiva noiosa e triste. Non vi aspettate però una
ragazza che non sa il fatto suo, una che si fa sottomettere, una che ascolta la musica classica, una secchiona, una timidella stra debole,
in realtà lei è un diavolo, satana in persona. Basta solo un po' per conoscerla, adorava il metal, il punk e voleva essere anarchica,
menefreghista a livelli massimi, ed è ciò che la rendeva incoerente e presa di mira, voleva correre ma criticava chi correva.
Una ragazza sociopatica, fuori da ogni vita sociale, apatica e senza cuore. Lei è la protagonista e finalmente sapremo tutto di lei.  
Ah, dimenticavo: lei sono io e vi racconterò di quel che ho passato, di quel che sto passando e di quel che passerò.




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