Il cercatore di leggende

di AzuAzuThom
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Era una giornata di inizio primavera, una brezza calda e piacevole soffiava su Fiorlisopoli, una città tropicale a sud-ovest di Johto .I primi turisti cominciavano ad arrivare da tutte le regioni per andare in spiaggia e, per gli avventurieri c'erano le isole vorticose. Su una piccola collina sorgeva una casa in legno abitata da un giovane ragazzo, sua madre e i suoi fratelli e sorelle .Il ragazzo in questione : Thomas, è un giovane quattordicenne caratterizzato dai suoi insoliti capelli di un colore blu scuro e da i suoi occhi che, contrariamente ai capelli erano di un colore blu identico a quello del mare che si poteva scorgere dalla casa. Era un giovane curioso e intelligente che in città era considerato come strano perché terribilmente appassionato di Pokémon leggendari e, da piccolo si avventurava sempre a nuoto nelle caverne delle isole vorticose ma ostinato smise di andarci ma non di credere che il leggendario Lugia ci abitasse.

Quella non era una mattina normale per lui, infatti oggi avrebbe ricevuto il suo pokédex e il suo primo pokémon ed è per questo che si svegliò presto, si preparò e partì in anticipo di ben due ore per poter andare prima nel suo posto preferito da lui chiamato la spiaggia segreta. Era una spiaggia che si trovava in una grotta nascosta raggiungibile solo da sott'acqua per questo Thomas indossava il suo costume da bagno. Due non erano molte visto che non era vicinissimo quindi il ragazzo dovette sbrigarsi. Arrivo là dove si immergeva per raggiungere la grotta, mise i suoi vestiti in uno zaino impermeabile e si immerse. La mattina presto le acque erano piene di Chinchou e di Lanturn che gentilmente illuminavano le acque profonde, Thomas sapeva resistere in apnea per molto tempo e quindi ormai arrivare alla spiaggia segreta era semplice. Arrivò e tutto era come sempre quindi prese dei libri e cominciò a studiare ma qualcosa lo distrasse, era come un'aura dei colori dell'arcobaleno, si avvicinò lentamente e provò a toccarla ma questa lo colpì e gli fece perdere i sensi . Sognò una sagoma nera che gli parlava, all'inizio non capiva bene di cosa parlasse ma poi avvicinandosi riusci a capire tutto.

« Vieni qui... salvami... » Disse la sagoma.

« Chi-chi sei ? Dove è qui ? » Rispose il ragazzo scioccato e stranito da cio che stava succedendo

« Ka-kanto... Celestopoli... » La sagoma pareva stanca, sfinita. Si accasciò per terra e si transformò in quell'aura arcobaleno e Thomas si svegliò.

Per terra adesso c'era una mappa di Kanto aperta con una macchia rossa su Celestopoli, il ragazzo non credeva a ciò che gli era appena successo, apparte la mappa per terra la grotta era rimasta la stessa, si stiracchiò e guardò l'ora sul suo polso. Un espressione di malinconia era stampata sulla sua faccia, mancavano poco più di cinque minuti all'appuntamento.

Prese la mappa e lo zaino in tutta fretta, lasciò i libri e tutto il resto lì e si tuffò. Nuotò il più veloce possibile e in tre minuti circa fu a galla, ora doveva raggiungere la palestra, era lì che avrebbe ricevuto il suo pokédex e il suo primo pokémon.

Non si rivestì e corse verso la palestra come uno scemo e vide in lontananza un professore che dava un pokémon a un ragazzo, un ragazzo che Thomas conosceva bene.

«Tu devi essere Thomas, beh non disperare sei in ritardo di appena un minuto»

Il ragazzo guardò il professore e si sentì come libero da un peso, aveva sentito parlare del professor Elm come una persona gentile e maldestra, cosa che si capì subito visto che fece cadere le due poké ball che aveva in mano.

«Ciao Thomas .» L'altro ragazzo salutò con un tono detestabile e una faccia da schiaffi.

«Ciao Bryan .» Rispose con un tono ancor più detestabile e una faccia ancor più da schiaffi.

L'aria era fritta e fulmini cadevano tra cuei due grandi nemici.

«Ragazzi, tutto bene ? Li volete questi pokémon ? » Disse il professore un po' stranito.

«Certo professore !» I due si girarono e fecero finta di essere grandi amici scambiandosi delle volte degli sguardi malefici.

«Per voi non ho dei normali starter perché sarebbero troppo banali, ho dei pokémon non originari di questa regione ma che si evolvono in un pokémon scoperto qui à Johto, su prendete una poké ball ciascuno !» .

I due giovani si avvicinarono e presero una poké ball ciascuno : Quella di Bryan conteneva un Oddish e quella di Thomas un Azurill.

«Questi sono i vostri pokémon ed ecco i vostri pokédex » Il professore porse due pokédex di ultima generazione uno blu per Thomas ed uno verde per Bryan.

« Grazie tante professore le sono veramente grato per questo fantastico piccolino e per il pokédex » Disse Thomas felicissimo mentre Bryan se ne era andato senza neanche ringraziare. Il professore non chiese neanche di completare il pokédex a Thomas perché da anni nessuno lo faceva più.

I due si salutarono e Thomas tornò a casa con il suo Azurill sulla spalla pensando che doveva assolutamente trovare un modo di recarsi a Kanto il più velocemente possibile.  





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