arcadia
questo più che un
capitolo è un' appendice del primo ... spero vi siate divertite
con il primo... io attendo commenti grazie.
- bene ma ora dormiamo, sarai stanca … anche se hai dormito fino
ad ora… Ma ho una brutta notizia da darti … -
Jeanne lo scrutò attentamente temendo il peggio.
Impaziente fissava le sue
labbra attendendo un loro movimento. Poi si mossero e pronunciarono -
mi dispiace ma in questo hotel ho prenotato solo questa stanza con un
solo letto: dovremo dormire insieme.- Cristopher finse dispiacere.
-nooooooooooooo- la ragazza
lanciò un urlo seguito da circa 300 bestemmie dette in 6 lingue
diverse il tutto concluso con una domanda al cielo: - perché
proprio a me!-
Poi rivolse lo sguardo verso il
ragazzo che stava iniziando a spogliarsi per indossare un ipotetico
pigiama (lei sperava che avesse un pigiama), stava per urlare qualcosa
di inaspettatamente offensivo quando si soffermò ad osservarne
il fisico: scolpito, perfetto, degno di un ladro allenato,a quel punto
il ragazzo, semplicemente in boxer, si stava avvicinando al letto
- non tentare di avvicinarti
sporco bastardo pervertito! Non penserai davvero che dormirai con me!!
Assolutamente no e poi vuoi darmi qualcosa da mettere addosso!-
-giusto!- la ragazza era ancora
in intimo, quindi prese la maglietta che aveva appena tolto e gliela
lanciò- questo è tutto quello che posso darti-
-ma … è la tua maglietta!!- fece con una faccia schifata.
- ehi! Non ho mica le pulci o
qualcosa del genere . Mettitela! O se preferisci restare così io
non ho niente in contrario … -
Jeanne non potè
fare altro che mettere quella maglia che gli andava un po’
grandina e dormire accanto a Cristopher, decisione voluta da una
pistola puntatale contro la testa.
Dopo 5 minuti il ragazzo dormiva beatamente.
Un raggiò di sole timido
attraversò le tende di quella stanza. Era giorno. Jeanne
aprì gli occhi: Cristopher dormiva beatamente a pancia in
giù mentre con un braccio cingeva involontariamente Jeanne.
(gesto probabilmente causato da rimembranze fanciullesche di un
orsacchiotto)
Jeanne si liberò del
peso e si alzò dal letto. Si voltò per assicurarsi che il
biondino dormisse ancora. Come un angelo, perfetto.
Tentò di aprire la
porta, fece pressione sulla maniglia , la porta si aprì. Strano:
la sera precedente la porta era chiusa a chiave.
Uscì dalla stanza in
punta di piedi. Si voltò verso il corridoi. Si aspettava un
corridoio tipico di un albergo, con una moquette rossa, e fu quello che
trovò; procedette,trovò delle scale che scendevano. Al di
là del corridoio Jeanne si aspettava di trovare una hall ma non
fu così: davanti a lei c’era una semplice sala da pranzo
con annessa cucina. Qui c’era qualcosa che non quadrava, i conti
non tornavano …
Più che un hotel quell’edificio sembrava una grande casa … vuoi vedere che quel bastard- ?
Jeanne non potè
terminare di formulare il suo pensiero poiché qualcuno
l’aveva attaccata alle spalle, stringendola a sé.
Si voltò: era Cristopher che tutto sorridente fece:- ti piace? Questa è casa mia! - sembrava fiero.
Jeanne non aspettò molto prima di lasciarsi sfuggire un pugno sul suo volto e di aggiungere
-brutto bastardo!! Allora
tutta la storia del letto era una cazzata!! Io ho dovuto dormire con te
solo perché ti andava?! Sei un maniaco!!- detto ciò
ricominciò a picchiarlo.
Un bel modo di iniziare la giornata! Decisamente!
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